Fare i compiti a casa: una guida per mamma e papà

  • 30 01 2009

Non c'è scusa che tenga: per imparare occorre fare esercizio, anche a casa. Ma quali sono le regole base per aiutare i bambini senza fare i compiti al loro posto?

La maggior parte delle conoscenze si consolida con l’esercizio: sono davvero poche le cose che si imparano subito e che si fissano nella mente una volta per tutte. Quindi è importante riprendere a distanza di qualche ora o di qualche giorno gli argomenti affrontati in classe.

Deve fare tutto da solo?

I bambini possono memorizzare autonomamente quello che hanno imparato a scuola e possono farlo con i propri ritmi. Meglio non intervenire subito, altrimenti il bambino si abituerà a dipendere sempre da un adulto che pensa, pianifica e organizza per lui.

Come posso aiutarlo?

Fare i compiti al posto dei bambini non ha senso, ma insegnare ad organizzarsi, a fare ricerche, a capire un passaggio difficile è molto importante. Sin dall’inizio i genitori possono seguire il bambino perché impari:

ad affrontare il nuovo impegno di organizzare il proprio tempo (che significa imparare a gestire le ore di un pomeriggio o di una serata)

a capire che esiste una logica per affrontare un qualsiasi compito (un tema richiede di pensare prima a ciò che si vuole scrivere, tracciare una “scaletta” ecc)

a trovare le informazioni sui libri di scuola, sull’enciclopedia, su Internet

a concentrarsi sul compito da fare dandosi dei tempi per realizzarlo (spesso l’attenzione è limitata e le distrazioni tante, esercitiamoci a “resistere” agli stimoli esterni, ad esempio la Tv)

a programmare brevi pause, piccoli break che aiutano a ritrovare la concentrazione

 

Dove è meglio fare i compiti?

Bastano piccoli accorgimenti per favorire la concentrazione. È importante predisporre un ambiente favorevole allo studio:

preparare una scrivania o un tavolo sgombri, un luogo ordinato e tranquillo (lontano da televisori, videogiochi o altre fonti di distrazione)

creare una routine individuando un orario fisso per i compiti (sempre prima di cena e possibilmente dopo una meritata pausa di gioco)

essere presenti nello spazio fisico del bambino, ma mostrarsi intenti alle proprie attività (disponibili a rispondere a una richiesta di aiuto, ma sempre entro certi limiti)

invogliare il bambino a condividere il lavoro ciò che sta facendo, magari leggendo a voce alta o raccontando quale soluzione ha trovato

Le regole di mamma e papà

Essere presenti per guidare, sostenere, aiutare… tenendo una distanza sempre maggiore.

 

 

 

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