A tu per tu con l’influencer Eleonora Petrella: il guardaroba perfetto secondo lei. E l’ironia sui suoi difetti (la sua forza)

Prima di incontrarla in diretta sul nostro profilo Instagram di DMNow, abbiamo chiacchierato con lei in "privato" per farci raccontare di lei, del suo libro e degli abiti che ci fanno stare bene

Solare, spontanea, ironica. E dalla personalità spiccatamente genuina che ha contribuito ad allargare la rosa di consensi che si è costruita negli anni sul web. Ma lei, che è bella dentro e fuori in modo assurdo e che parla ai suoi followers in modo semplice e diretto, trovando sempre (e preventivamente) le risposte alle loro domande, non ne ha impiegati troppi di anni per raggiungere il successo in quello che fa.  Non è un caso se Eleonora Petrella, classe 1991, torinese d’origine e milanese d’adozione, è una delle più amate (nonché prime) influencer d’Italia. Appassionata di moda da sempre o come lei ama definirsi “appassionata di comunicazione”, è l’emblema di chi con tenacia e coraggio ha fatto della sua passione una professione, senza arrendersi mai. Anzi, trovando il lato positivo in ogni circostanza e sapendo sfruttare al massimo le sue potenzialità in ogni quando e in ogni dove. 

Blogger dal 2012 e prima YouTuber a realizzare video di moda – era il 2016 – oggi vanta oltre un milione di followers sui suoi social di cui 700mila su Instagram, e da pochissimo è anche autrice di un libro. Non un libro di moda qualsiasi, il suo è un manuale di stile per imparare ad amarsi e per trovare la felicità in fondo al cassetto. Edito da Mondadori Electa e approdato nelle librerie il 16 marzo, il suo libro d’esordio che si è posizionato in testa alle classifiche dei best seller di Amazon già dal giorno di lancio, si intitola “Non ho niente da mettermi (tranne il sorriso)”. 

E il sorriso infatti a lei non manca mai, lo confermiamo perché lo abbiamo appurato con mano. E con i nostri occhi, ancora prima della nostra diretta su DMNow, quando l’abbiamo incontrata virtualmente per fare due chiacchiere. 

È l’orario dell’aperitivo di una giornata in una zona appena diventata gialla, a Milano il cielo è grigio, ma noi siamo al chiuso, a distanza, siamo io alla mia scrivania in ufficio, lei sul suo set. E tra la registrazione di un reel e un altro, come in una conversazione tra amiche iniziamo a parlare proprio di colori, sì degli abiti ma anche quelli della sua vita, così pieni di positività da annullare l’oscurità che traspare dalle finestre.

Ebbene sì. ElePetrella – così conosciamo Eleonora Petrella su IG – brilla di luce propria e sfoggia un entusiasmo splendente quando parla del suo mondo, è raggiante quando ci racconta con sguardo follemente innamorato, oltre che della sua famiglia, dei suoi due grandi amori, quelli che si è scelta – il suo lavoro e suo marito. E si avvolge in aurea di ottimismo quando ci svela i segreti di un guardaroba perfetto, che è “perfetto” a modo suo: non ha nulla a che vedere con il lusso. E poi è decisa, lo è quando parla di sé e delle sue insicurezze, senza filtri, senza complessi, lo è quando con determinazione ammette di piacersi così com’è e di volersi piacere sempre di più. Per poi diventare contagiosa e divertente, con l’ironia che fa dei suoi difetti, e questo è per noi sicuramente uno dei suoi più grandi pregi.

Ma andiamo per gradi.

La carriera agli albori: tutto inizia così

La sua carriera nasce quando per amore a 20 anni si trasferisce da Torino, la sua città, in un piccolo paesino dell’Abruzzo. “Appena arrivata – si apre – mi sentivo un po’ persa:  ero abituata alla città e ai suoi ritmi, ad avere i miei amici e la mia famiglia sempre al mio fianco, insomma alla mia vita. E lì invece era tutto diverso, avevo sicuramente un vuoto da colmare e lo colmavo condividendo la mia quotidianità su FB”.

Fin quando non arriva la proposta che le cambierà la vita. Quella di suo marito (lo so, state pensando alla proposta di matrimonio, ma non è di quella che parliamo, quella è arrivata un po’ dopo) che le è sempre stato accanto nella vita come nel lavoro, appoggiandola ma soprattutto sostenendola nel concreto: “Marco, mio marito che è un programmatore informatico – mi ha spronata ad aprire dapprima un blog che rispondeva esattamente alla mia idea di comunicare – mi sentivo Carrie Bradshaw di Sex and The City ma in realtà, scherzi e pretese a parte, stavo semplicemente rendendo pubblico e condividendo il mio diario “segreto” – e successivamente il mio canale YouTube in cui ho iniziato a realizzare video moda con l’idea di rispondere alle domande delle utenti: il mio primo video è stato “come vestirsi bene al primo appuntamento“. Ed è lì che poco a poco sono stata scoperta ed è lì che è nata ufficialmente la nostra professione, mia e di Marco che lavoriamo braccio a braccio, con l’obiettivo di facilitare la vita delle persone che mi seguono e di regalare loro un sorriso”.

Il libro d’esordio: “Non ho niente da mettermi (tranne il sorriso)”

Quel sorriso Eleonora lo mette anche nero su bianco: è citato nel titolo del suo libro “Non ho niente da mettermi (tranne il sorriso)” edito da Mondadori Electa, in cui lei invita a conoscersi e ad amarsi sottolineando più volte che “l’abito giusto non è quello che ci sta bene, ma quello che ci fa stare bene”.

“Scrivere il libro – sottolinea – era un mio sogno nel cassetto e sono molto felice di averlo realizzato, oltre che grata a Mondadori per avermelo proposto. Come avrai constatato mi piace parlare, lo farei per ore, ma amo ancora di più scrivere, e questo dice tutto. Un libro, in generale, è un accessorio che possiamo avere sempre con noi sul comodino o in borsa, e aprire in ogni momento per attingere alle sue perle, è una cosa più intima di un video, un momento molto privato tutto per sé. Noi possiamo decidere di aprirlo quando vogliamo, cercare le informazioni che cerchiamo e richiuderlo. È una sicurezza e io volevo dare proprio questa sicurezza alle mie followers, e oggi posso dirlo, anche mie lettrici. Scrivere il libro per me è stato un modo per essere ancora più a fianco delle persone che mi seguono”. 

La verità sul guardaroba perfetto

Quando le domandiamo cosa sia la perfezione, Eleonora ci sottolinea più volte che essere perfetti significa essere reali, che non esiste fisico sbagliato ma solo il look sbagliato, e cioè quello che quando ci guardiamo allo specchio non ci fa sorridere. E allora cos’è il guardaroba perfetto? “Il guardaroba perfetto – ci spiega – non è quello che contiene i capi più lussuosi né più eleganti e cool. E non è nemmeno quello che ci rende più alte o più magre. Il guardaroba perfetto è quello fatto su misura per se stesse, quello che ci facilita la vita. E soprattutto è quel guardaroba che contiene gli abiti che ci facciano stare bene. Solo conoscerci a fondo, ci permetterà di trovare la felicità in fondo al cassetto. Gli abiti giusti sono lo strumento che ci consente di esprimere quello che abbiamo dentro, sono una carta regalo della nostra personalità e l’espressione di quello che abbiamo più in profondità. Sono quegli abiti che ci danno sicurezza, fiducia, che ci fanno sentire più belle, ma solo se è quello che vogliamo esprimere. Se la scelta del look diventa una costrizione o un obbligo pesa, se lo interpreti come un metodo di creazione e di sperimentazione ti diverti. E io la vivo così, io sperimento, mi metto in gioco e mi diverto, è per questo che mi piace la moda, trovo sia una forma di espressione e di amore per la nostra persona (e – fa una battuta – dato che convivremo con lei per tutta la vita, tanto vale instaurare una buona relazione)”.  

Le insicurezze e i difetti

Ma queste certezze Eleonora non le ha da sempre, queste certezze le ha costruite poco alla volta lavorandoci e trasformando le sue insicurezze, guardandole con occhi diversi. “Perdiamo troppo tempo della nostra vita a guardare i nostri difetti, dimenticandoci di quello che di bello abbiamo e quindi sminuendoci. Le mie insicurezze le ho superate con il tempo e con la maturità, crescendo ho imparato a individuare e a valorizzare i miei punti di forza. I miei punti di debolezza sono oggi gli stessi di quando avevo 16 anni, ero bassina e lo sono ancora, avevo l’acne allora e me la ritrovo a 30 anni, la mia fronte è sempre alta, la mia voce sempre particolare. Soffrivo anche io delle mie insicurezze ma da quando ho scoperto il mio vero valore ho completamente cambiato atteggiamento. E da arma di difesa il mio modo di vestirmi è diventato un’arma d’attacco. Certo, i miei punti di debolezza ci sono e ci saranno sempre, non dirò mai di essere la persona più sicura del mondo, probabilmente non lo sarò mai ma con il tempo ho capito che sì la mia altezza non è vertiginosa ma ho delle belle gambe, sì ok ho la fronte alta ma ho dei bei capelli, e sì, ho la voce riconoscibile ma ho un bellissimo sorriso. Nel momento in cui impari a guardarti da un’altra prospettiva, anche le persone che ti amano ti guardano così. Io soffro di acne sulla schiena e lo condivido sui social per ricordare alle mie followers che non sono sole, io non sono contenta di questo mio difetto, non posso dire che l’acne è bella, ma ce l’ho, fa parte di me, cerco di risolverla per stare meglio, non ne faccio un dramma. Un problema è un problema solo se lo è per noi“. 

Ed ora è arrivato il momento di salutarci e io lo faccio augurandovi – come direbbe la nostra Eleonora Petrella – di trovare l’outfit perfetto: quello che si abbina al vostro sorriso!

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