L’Op Art torna a stregare la moda tra geometrie e suggestioni anni ’60, ed è subito optical mania! Direttamente dalle passerelle i trend più cool per la prossima primavera estate

Geometrie pulite dagli effetti 3D, contrasti sorprendenti e tantissimo bianco e nero: l’intramontabile fascino dell’Optical Art torna sulle passerelle più prestigiose, pronto alla conquista dei guardaroba più chic!
Ebbene sì, lo stile più visionario di tutti i tempi – simbolo di uno dei decenni più esplosivi e creativi di sempre – si posa di nuovo sui capi più cool e contagia le collezioni della primavera estate 2018. Ma attenzione, perché lo fa con chiavi interpretative e proposte davvero uniche. Gli intrecci di linee e i giochi visionari di forme si ripresentano quindi puntuali, specialmente nella loro veste cromatica più tipica: il black and white. Eppure le novità che hanno rivisitato l’Op Style sono davvero tante e ci restituiscono una “visione nella visione”, rispettosa dei riferimenti storico-artistici ma più leggera e contemporanea.

L’Optical Art nella storia della moda

Era il principio degli anni ’60, gli anni del fermento e del cambiamento, quando giovani e talentuosi artisti iniziavano a sperimentare nuovi approcci alla realtà circostante. Una realtà – la loro – che cominciava a essere decisamente “stretta” perché troppo conformista e formale, programmatica e moralista. Ci si interrogava dunque sul futuro e, soprattutto, sull’elemento “visione”, individuando nell’occhio stesso lo strumento primo per guardare all’arte e alla vita in generale in modo nuovo. E proprio lì, nel mezzo di tutte quelle riflessioni innovative e illuminate, l’Op Art prendeva piano piano vita, restituendo al mondo composizioni ottico-cinetiche sempre diverse e personali. Ma si sa: non di sola arte vive l’uomo. Proprio per questo l’arte Optical si propose da subito un obiettivo ben più pratico e ambizioso: estendersi al quotidiano, contaminando anche campi come il design, l’arredo, l’urbanistica e… la moda! Il passo dall’arte alla moda fu davvero breve… OP, ci volle solo un piccolo salto per incrociare i due cammini.
Galeotto in questo senso fu infatti l’incontro tra Germana Marucelli (la sarta e figurinista toscana definita anche “pioniera della moda italiana” e nota per le sue collaborazioni in campo artistico) e Getulio Alviani (operatore visivo e progettista di Udine). Era il 1965 e i due dettero vita a “Optical”, una collezione moda davvero innovativa che concepiva i capi come autentiche opere d’arte. Ecco quindi che i disegni grafici di Alviani prendevano nuova vita sui tessuti, muovendosi e distorcendosi in effetti ottici 3D ad ogni passo. La collezione “Optical” stava facendo da apripista a qualcosa di unico dunque: la declinazione dell’Op Art in numerose proposte moda.
Inutile dire che la rivoluzione era ormai nell’aria e la Op mania si diffuse in un batter d’occhio, contagiando rapidamente anche Inghilterra, Francia e Stati Uniti. Capi e accessori dalle fantasie optical invasero così in brevissimo tempo le strade di tutto il mondo, accendendo i cuori delle fashioniste di quegli anni, ma anche quelle degli anni a venire. Nasceva così un trend immortale, che si ripresenta in modo ciclico e puntuale nelle collezioni di ogni decennio a stregare con il suo charme sempre rivoluzionario. Esattamente quello che accade anche oggi sulle passerelle dedicate alla stagione calda 2018, dove troviamo nuovamente l’Optical Art ad ammaliarci tra motivi geometrici e visioni tridimensionali.

Le fantasie optical per la primavera estate 2018

Lo abbiamo detto e lo ripetiamo: le fantasie optical sono tornate, ma con qualche sorpresa in serbo per noi. Sulle passerelle più prestigiose hanno quindi fatto nuovamente capolino intrecci di linee, pois in chiave macro e micro, quadretti ipnotici e motivi 3D. Ed ecco ripetersi anche il leitmotiv del black and white, interrotto però da qualche lampo Optical Style in versione technicolor, con proposte più audaci declinate su verdi brillanti e bluette.
Ma anche il black and white riesce a stupire con effetti speciali. Quali? Troviamo innanzitutto gli intrecci dal sapore vagamente etnico e tribale, grazie alle lunghe frange che “muovono” e completano mini dress, altrimenti dalle linee essenziali e minimal. Ci sono poi i tagli di pantaloni morbidi e i turbanti avvolgenti dall’animo afro, che si fondono perfettamente con giochi di macro e micro pois a contrasto. Non possiamo sicuramente dimenticare anche il tributo alla cultura messicana e ai suoi colori, con motivi floreali che si appoggiano sul bianco e sul nero, quasi a interrompere un rigore ritmico e a invadere i “non colori” con tinte forti.
E se tutto questo non bastasse, ecco fare capolino le nuove righe optical: spessori differenti e intrecci ipnotici si fondono per creare effetti speciali, sia con l’utilizzo di frange e nastri sia attraverso giochi di trasparenze e sovrapposizioni su capi dal taglio deciso e dal sapore futuristico. Le fantasie optical per il 2018 fanno quindi salti culturali e temporali, rompono confini e – soprattutto – guardano al futuro senza dimenticare di strizzare l’occhio a un passato sempre illuminante e ricco di suggerimenti preziosi.

Abbinare le fantasie optical in modo tradizionale

Nonostante il rigore di colori e geometrie, spesso le fantasie optical appaiono spregiudicate e sbarazzine, il che le rende sempre fresche e contemporanee. Indossarle in modo convenzionale, scegliendo ad esempio un mini dress leggermente svasato, dona immediatamente un tocco frizzante e un’allure spiccatamente vintage. Unica regola: smorza l’effetto “anni ‘60”! Come? Osa con accessori ultra moderni, a contrasto per stile o per colore, e con capispalla dalla forte personalità. Tacchi slanciati, un giacchino in pelliccia, una clutch… et voilà, il tuo outfit glamour & optical è servito!

Abbinare le fantasie optical a stili diversi

Come indossare l’Op Style in modo più contemporaneo? Giocando abilmente con la difficile arte del mix and match! Il primo mix possibile è sicuramente quello tra stili. Fondi diversi mood, epoche e culture… il successo è assicurato! Come visto sulle passerelle infatti, una chiave interpretativa davvero accattivante è quella che vede il rigore optical, generalmente accostato al vintage, abbinato a qualcosa di sorprendente, come linee morbide ed etniche o capi dallo sprint ironico. Hai mai pensato ad esempio a una maxigonna a quadretti bianchi e neri abbinata ad accessori colorati o a una t-shirt con stampa cartoon, a contrasto con il resto della mise? Farai sicuramente centro!

Abbinare le fantasie optical tra loro

Quello stilistico non è l’unico mix (o remix!) vincente. Il tuo look deve rompere gli schemi… chi l’ha detto che motivi differenti non possano essere accostati? Non temere quindi e… osa! Studia intrecci di righe (ad esempio abbinamenti azzardati tra stripes verticali e orizzontali), sposa quadretti a pois o gioca con il contrasto di stampe tra abito e accessori. Otterrai un vero e proprio effetto ottico “visionario”, ma decisamente più contemporaneo.
I consigli per accostare motivi differenti senza sbagliare? Punta prevalentemente sul binomio bianco e nero: ti aiuterà a schivare autentici scivoloni di stile dovuti a troppa confusione nell’outfit. Dopodichè crea dei “blocchi” di patterns, ad esempio indossando una maglia dalle righe molto spesse e pantaloni dal rigato sottile. Infine non esagerare: una volta individuato il contrasto dominante resta neutra con accessori e altri elementi del look.

Pronta a divertirti anche tu con le stampe optical? Sfoglia la nostra gallery e prendi spunto dalle passerelle più cool della stagione!

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