Antibiotici a rischio: quali sono

L'Agenzia europea del farmaco ha ritirato due categorie di antibotici. Ecco quali sono e perché

Il comitato dell’Agenzia europea del farmaco, che si occupa della valutazione dei rischi, ha rivisto gli effetti collaterali di alcuni antibiotici contenenti fluorochinoloni. In pratica si è scoperto che, in alcuni rari casi, possono provocare danni ai muscoli e al sistema nervoso. Ecco perché l’Aifa e altre agenzie europee hanno inviato ai medici una nota informativa. «Questi antibiotici potranno essere prescritti solo per i casi gravi o che non rispondono ad altre terapie» spiega il farmacologo Silvio Garattini. Chi sta assumendo questi farmaci, deve rivolgersi al proprio medico per interrompere il trattamento e concordare un’eventuale terapia alternativa.

Un’altra categoria di antibiotici ritenuta a rischio è quella dei chinoloni, cioè i farmaci che contengono cinoxacina, flumechina, acido nalidixico e acido pipemidico, ma in Italia sono già stati ritirati a scopo precauzionale dopo che l’Ema, l’autorità europea di vigilanza sui farmaci ha dichiarato che sono stati segnalati solo pochissimi casi di reazioni avverse.

Per informazioni si può chiamare il Centro informazione indipendente sul farmaco dell’Aifa all’800571661 (disponibile dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13) o scrivere a [email protected].

Per segnalare una reazione indesiderata a un farmaco ci si può rivolgere al proprio medico di base oppure si può compilare il modulo disponibile sul sito www.vigifarmaco.it, il portale della rete di Farmacovigilanza dell’Aifa.

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