Cose da non fare su LinkedIn

Quali sono le cose che è meglio non fare su LinkedIn?

Ti sarà capitato di commettere qualche errore su LinkedIn. Non temere. La piattaforma social tutta dedicata al lavoro segue regole particolari ed è per questo che devi conoscerne tutti i trucchi per poterla usare al meglio. Scopriamo insieme cosa non dovresti fare

Le cose da non fare su LinkedIn sono tante. Ti sarà sicuramente capitato di commettere degli errori grossolani, magari fatti senza pensare. Non devi abbatterti. È capitato a tutte di dimenticare la foto del profilo o di postare uno scatto delle vacanze al posto dei contenuti che sarebbero richiesti per un corretto utilizzo della piattaforma, ma a tutto c’è un rimedio.

A differenza degli altri social network, LinkedIn segue le sue logiche tutte particolari. Per imparare a usarlo correttamente (e trarne il maggior vantaggio possibile) devi liberarti delle dinamiche che ti legano alle altre piattaforme e iniziare a pensare in maniera diversa. Questo social network, infatti, ha uno scopo ben preciso e abbastanza rigido. Vediamo insieme quello che non dovresti fare per usarlo al meglio e non commettere errori.

Avere più account

Potrebbe sembrarti banale, eppure avere un numero imprecisato di account su LinkedIn (anche semplicemente doppio) è una mossa sbagliata. Non puoi avere più profili associati alla stessa persona e, per giunta, aperti in momenti diversi. Di uno di questi potresti anche dimenticarti o – peggio ancora – stai pensando che sia giusto avere un profilo professionale e uno privato.

Devi ricordare che il profilo su LinkedIn è sempre e solo personale. Inoltre, dev’essere unico per non creare confusione. Sono, quindi, vietati tutti i profili che non sono legati a un ambito professionale o aziendale. Il sistema di condivisione di questo social è completamente diverso da quello di tutti gli altri.

Non avere la foto del profilo

La piattaforma social messa a disposizione su LinkedIn è costruita per favorire relazioni. Non puoi identificarti senza una foto o con un logo aziendale. La foto mostra chi sei e deve dare informazioni su di te. Non averla potrebbe essere penalizzante, poiché chi ti cerca rimane spaesato da questa mancanza di riconoscibilità.

Ricorda anche che l’immagine del profilo va scelta bene e, possibilmente, deve mostrare solo il viso. Non caricare foto con gli occhiali da sole o scatti delle vacanze: la tua immagine dev’essere associata a un profilo professionale e non puoi permetterti alcun tipo di sbavatura.

Non inserire l’immagine di copertina

Altro errore largamento commesso è quello di non aggiornare l’immagine di copertina e lasciare quella già caricata sul sistema. Devi infatti sostituirla con uno sfondo personalizzato che possa raccontare qualcosa di te o dell’azienda per la quale lavori.

A differenza della foto del profilo, che deve necessariamente contenere il tuo volto, quella di copertina può anche recare un logo aziendale che richiami il tuo ruolo e che identifichi la realtà nella quale operi.

Indicare solo il ruolo aziendale

Il sommario ti aiuta a dire qualcosa in più su di te e ti mette a disposizione 120 caratteri. Non lasciarti prendere dalla fretta indicando, qui, solo il tuo ruolo aziendale. Devi invece elaborare un testo sintetico nel quale racconti quello che fai, con il più elevato numero di dettagli che ti è possibile.

Devi tenere presente che questo è il primo testo che viene letto e deve dare, a colpo d’occhio, una prima impressione di te e di quello che fai. Queste poche parole potrebbero convincere chi cerca nuove risorse a contattarti o a inserirti nella sua rete.

Se il sommario è fondamentale, lo è anche il riepilogo e il modo in cui viene elaborato. Questo è il tuo biglietto da visita e una grande opportunità per sfruttare una vetrina di presentazione gratuita per clienti o aziende. Devi quindi curarlo nella forma e nella sostanza.

Devi anche scriverlo correttamente e devi evitare le frasi scontate. Usa parole chiave che identifichino le tue competenze, usa elenchi puntati e spaziature che rendano scorrevole la lettura. Dividi in paragrafi e concludi con una call to action efficace.

Non valorizzare le proprie esperienze lavorative

Non limitarti a un freddo elenco delle tue esperienze lavorative, ma – a ognuna – aggiungi qualcosa di personale. Spiega bene lo scopo del tuo lavoro, con quali clienti hai avuto a che fare e quali obiettivi sono stati raggiunti nel corso del tuo percorso professionale.

Organizza le informazioni in maniera chiara e intuitiva ma senza dilungarti troppo. Sii sintetica e incisiva, aggiungendo anche qualche link pertinente alla tua attività o ai siti ufficiali delle aziende per le quali hai lavorato.

Non ampliare la cerchia di contatti

LinkedIn è una piattaforma di interazione strutturata per favorire le relazioni e i contatti. Avere, quindi, una cerchia troppo ristretta e composta da soli amici e conoscenti non è la scelta giusta per gestirlo al meglio.

Non estendere il collegamento a chiunque ma valuta bene gli utenti che possono entrare a far parte della tua cerchia, considerando il target corretto e gli obiettivi da perseguire. Ogni contatto dev’essere utile per far crescere il tuo profilo. Ricorda che chi chiede di far parte della tua cerchia potrebbe essere un potenziale cliente o datore di lavoro: non precluderti la possibilità di ampliare la tua rete.

Come avrai capito, LinkedIn non è un social network come tutti gli altri. Le sue regole sono precise e devono essere seguite per un corretto uso della piattaforma e per trarne tutti i vantaggi che può riservarti se saprai sfruttarla al meglio.

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