Rimuovere il preservativo senza consenso è reato in California

Lo stabilisce la nuova legge appena approvata: il fenomeno si chiama “stealthing” e la California è il primo Stato americano a riconoscerlo come reato sessuale

Hai mai sentito parlare dello “stealthing”? Il termine inglese si riferisce allo sfilamento del preservativo durante un rapporto senza il consenso del partner e ora è un reato perseguibile per legge in California. Il governatore Gavin Newsom ha infatti sottoscritto la proposta di legge 453 elaborata dalla deputata democratica Cristina Garcia, rendendo così la California il primo Stato americano a considerare questo fenomeno un reato sessuale.

Il disegno di legge modifica infatti la definizione di molestie sessuali in sede civile, aggiungendo questa pratica tra i reati per cui gli aggressori possono essere citati in giudizio. Soprattutto, però, elabora, allargandolo, il concetto di consenso, mettendo in evidenza come spesso le violenze avvengano all’interno di rapporti consolidati. Leggi simili sullo stealthing sono state introdotte sia a New York che nel Wisconsin, ma nessuna delle due è stata approvata.

Come riporta il New York Times, la deputata Garcia ha spiegato che la misura darebbe alle vittime un’altra risorsa per denunciare i crimini sessuali: «Sono orgogliosa che la California sia il primo Stato nel Paese a fare questo passo. Ma c’è urgenza che altri legislatori statali approvino leggi simili, così da rendere chiaro che questa pratica non è solo immorale ma anche illegale».

Garcia ha anche detto di aver iniziato a lavorare a una legge su quest’argomento nel 2017, dopo aver letto uno studio dell’Università di Yale redatto dall’avvocatessa Alexandra Brodsky che attirava l’attenzione sul fenomeno. In un’altra ricerca, pubblicato sulla National Library of Medicine nel 2019, il 12% delle donne affermava di essere stata vittima di questo tipo di comportamento da parte del proprio partner, mentre secondo un sondaggio condotto dai ricercatori della Monash University, in Australia, 1 donna su 3 e 1 uomo omosessuale su 5 hanno detto di essere stati vittime della pratica almeno una volta nella vita. Un altro studio, sempre del 2019, rilevava poi che il 10% degli uomini ha ammesso di rimuovere il preservativo durante il rapporto senza il consenso del partner. 

Garcia ha detto che spera che la nuova legge aiuti a prevenire l’odiosa pratica ma anche ad ampliare la conversazione sul consenso: «Questo disegno di legge ci consente di discutere del consenso nelle nostre case, nelle nostre scuole e nelle nostre relazioni», ha spiegato. Lo scorso giovedì, sempre in California, è stato approvato anche un altro disegno di legge che rimuove l’esenzione del coniuge alle leggi dello Stato sullo stupro. La normativa aiuta infatti a sgombrare quelle delle zone d’ombra tra vittima e carnefice nel caso siano sposati: «Uno stupro è uno stupro, e il certificato matrimoniale non è una scusa per commettere uno dei crimini più violenti», ha concluso Garcia.

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