Valpolicella vista da San Giorgio
Il panorama della Valpolicella da San Giorgio. La vista si perde sui filari più antichi della zona e arriva a sfiorare le acque blu del lago di Garda.

Alla scoperta dei vigneti del Veneto: itinerari in Valpolicella

Dai mal di testa curati con il vino agli errori da cui sono nate etichette di pregio. I vigneti del Veneto hanno storie da raccontare. Scoprile tra le colline della Valpolicella. E poi visita pievi antiche, pedala lungo il lago di Garda ed emozionati con l’opera all’Arena

Invitata a casa di amici dopo mesi difficili in cui non abbiamo potuto incontrarci, mi è bastato vederli stappare un vino speciale come l’Amarone (e assaggiarne un bicchiere) per far nascere in me la curiosità di scoprire le terre in cui nasce questo vino importante. Ho subito capito che le colline della Valpolicella, dove viene coltivata la vite a due passi da Verona e dal Garda, non sono una meta solo per gli enologi o per quelli che da un viaggio tornano sempre con una bottiglia, come me. Qui puoi pedalare fra i vigneti e visitare le cantine, ma anche fare una gita al lago e assistere a uno spettacolo all’Arena di Verona (veneto.eu).

Tra le vigne per gustare lAmarone e il Recioto

Il modo migliore per conoscere i grandi rossi della Valpolicella è pedalare tra i filari. Siamo sulle colline di Verona, racchiuse tra il fiume Adige, il lago di Garda e i monti Lessini. La zona vinicola più antica e pregiata si chiama Classica e comprende i comuni di Sant’Ambrogio e San Pietro in Cariano, oltre alle tre vallate di Fumano, Manarano e Negrar. Solo le uve più pregiate, quelle che crescono in alto, diventeranno Amarone, il vino veneto che contende ai grandi toscani e piemontesi il primato dell’eccellenza italiana nel mondo. Gli altri vini della zona sono il Valpolicella Classico e Superiore, il Recioto e il Ripasso. «Mia nonna era convinta che il Recioto curasse tutto, perfino il mal di testa e le nausee della gravidanza» mi racconta Gian Maria Salzani, guida di Valpolicella Adventure, mentre pedaliamo su e giù per le colline senza fatica grazie alle ebike a noleggio.

Sant'Ambrogio di Valpolicella chiesa medievale
A Sant’Ambrogio c’è una pieve romanica con un bel chiostro con arcate a tutto sesto sostenute da piccole colonne.

Molte grandi cantine organizzano degustazioni guidate e visite ai vigneti, in bici o con i quad (stradadelvinovalpolicella.it). Io ho scelto il tour proposto dalla famiglia Tommasi, viticoltori da quattro generazioni con la più grande estensione di vigneti in questa zona (115 ettari). Partiamo dalla cantina e varchiamo un cancello in stile tenuta californiana attraversando in sella vigneti e campi di papaveri per salire fino alla piazza di San Giorgio di Valpolicella. A 175 metri il mio sguardo arriva a sfiorare le acque blu del Garda. La romantica pieve, prezioso esempio di architettura romanica, mi conquista.

Ci fermiamo in un altro punto panoramico al Santuario di Santa Maria Valverde a Marano e poi decidiamo di riscendere in cantina per gli assaggi. Qui, mi spiegano, l’Amarone è nato per errore. La leggenda dice che nel 1936 il responsabile della Cantina Sociale, spillando un fusto di Recioto e non trovandolo dolce come doveva essere, esclamò: “Non è soltanto amaro, è amarone!”. La storia, dunque, iniziò con i tentativi di rimediare agli sbagli di fermentazione del dolce Recioto. Si cominciò così a produrre un rosso passito e secco, che rimase a lungo invenduto perché non piaceva a nessuno, dandogli il tempo che gli occorreva per diventare straordinario.

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In bici da una sponda all’altra del Benaco

Se la Valpolicella è terra di rossi, sulla costa veneta del Garda per l’aperitivo si beve un bianco fresco come il Lugana o il chiaretto di Bardolino. Dalle colline dell’Amarone per raggiungere il lungolago con la bici elettrica basta meno di un’ora, ma io ho preferito affidarmi a una guida per non perdermi su qualche statale e mantenermi su piacevoli strade di campagna. Si pedala su una ciclopedonale che sfiora l’acqua e da Lazise arriva fino a Torri del Benaco, purtroppo interrompendosi a tratti ma costeggiando marine sorvegliate da casette colorate. Questo è anche il punto più stretto del lago, dove il battello in mezz’ora mi porta a Toscolano Maderno sulla sponda lombarda. Io ho imbarcato anche la bici e pedalando per una decina di minuti ho raggiunto Gardone Riviera per visitare il Vittoriale degli Italiani, che quest’anno festeggia il centenario.

In bici sul lago di Garda
Intorno al lago di Garda ci sono vari tratti belli da percorrere in bicicletta o con una ebike. La ciclopedonale da Lazise a Torri del Benaco sfiora l’acqua e regala scorci unici.

La casa museo di D’Annunzio è un luogo fuori dal comune, proprio come lo è stato il suo proprietario, recentemente interpretato da Sergio Castellitto nel film Il cattivo poeta girato qui. Tutto sembra pensato per stupire: dall’elegante atmosfera della dimora La Prioria al parco con i cimeli di guerra. Sotto la presidenza dello storico Giordano Bruno Guerri il Vittoriale continua a rinnovarsi e a ospitare importanti eventi nell’anfiteatro, dove alcuni posti sono riservati ai quattro zampe, in memoria dell’amore che D’Annunzio aveva per i cani.

A Verona per vedere i capolavori della lirica

Quando qualche anno fa Brad Pitt arrivò a sorpresa in Valpolicella per acquistare i marmi per la sua tenuta in Francia, pare che nessuno lo abbia riconosciuto. Forse aveva scoperto la bellezza del marmo rosso di Verona proprio assistendo a uno spettacolo dell’Arena, l’anfiteatro realizzato nel I secolo d.C. con i marmi delle antiche cave ancora in funzione vicino ai vigneti.

Arena di Verona opera Aida
Un allestimento per l’Aida nella splendida cornice dell’Arena di Verona.

Anche senza Brad è stato emozionante sedermi una sera d’estate con altri 6 mila fortunati spettatori (anziché i consueti 20 mila per le misure volute dalla pandemia) nella famosa platea. Sul palcoscenico della 98esima edizione dell’Opera Festival, che ha chiuso il 4 settembre scorso con l’Aida, ho visto un fondale a led ultratecnologico dove compaiono le meraviglie d’Italia, a dialogare con le opere più famose (arena.it). Dai tesori del Museo Egizio di Torino per l’Aida, alla collezione di figure femminili degli Uffizi ad accompagnare la Traviata. Un vero spettacolo.

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Come organizzare un viaggio in Valpolicella

Dove dormire

→ Villa Quaranta è in posizione strategica per visitare i vigneti, Verona e il Garda. Oltre alla piscina termale scoperta, qui provi i trattamenti al vino e all’olio d’oliva delle terme della Valpolicella e il risotto all’Amarone del ristorante Borgo Antico (aperti ai clienti esterni, doppia da 120 euro, villaquaranta.com).

Dove mangiare

→ Le tagliatelle enbogonè con fagioli borlotti sono la specialità della
trattoria Dalla Rosa Alda, nel borgo di San Giorgio (dallarosalda.it).
→ A Verona non perdere lo storico Caffè Dante Bistrot, con una fornita cantina e menu attento alle eccellenze locali (piazza dei Signori, caffedante.it).
→ La Casa degli Spiriti a Costermano sul Garda ha uno dei panorami più belli sul lago. La dimora ospita il ristorante La Veranda, il bistrot La Terrazza e la cantina per degustazioni (casadeglispiriti.it).

Shopping e degustazioni

→ Al Tommasi Wineshop compri i vini del territorio e partecipi a degustazioni nella cantina dove si trova Magnifica, la botte più grande del mondo. Il tour delle vigne in ebike e la degustazione costano 65 euro (tommasi.com).
→ Da Sapori della Valpolicella puoi assaggiare e comprare un’ottima selezione di prodotti locali e dei vicini monti Lessini (via Progni 1, Fumane).

Organizzati così

→ Il noleggio di una ebike per mezza giornata costa da 35 euro. Luxholiday organizza anche tour guidati a tema, come quello dedicato ai luoghi di Dante a Verona (luxholiday.it).
→ Valpolicella Adventure organizza anche trekking ed escursioni sulla ciclabile dell’Adige, con andata in bici, ritorno in canoa e grigliata (valpolicellaadventure.it).

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