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Riscaldamento sostenibile: 7 consigli per 7 giorni

Torna il freddo e si accendono i riscaldamenti: ma sei sicura che li stai usando al meglio? Ecco sette cose da fare per risparmiare e per aiutare l'ambiente

L’inverno è alle porte e per assicurare alle abitazioni il giusto tepore si iniziano ad accendere i riscaldamenti. Vi siete, però, mai fermati a pensare a quanto costi mantenere calde le vostre case?

Non parliamo solo di un calcolo economico, ma anche ambientale. E se spesso per il portafoglio si tratta di un vero salasso, le cose di certo non vanno meglio per l’ambiente. Il riscaldamento domestico risulta infatti tra i principali colpevoli dell’inquinamento atmosferico a causa delle emissioni inquinanti legate al funzionamento degli impianti (pensavate solo alle auto, vero?).

Per evitare quindi che tenere calde le vostre abitazioni si trasformi in una sgradita doccia fredda per il portafoglio e il pianeta, ecco sette consigli, uno al giorno, che vi permetteranno non solo di tagliare i consumi e quindi le bollette, ma anche di aiutare la Terra a respirare meglio.

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1° giorno: chi ben comincia…risparmia ancora di più

Prima di procedere all’accensione dell’impianto è necessario eseguire la sua manutenzione. Un impianto che funziona correttamente, infatti, vi garantirà consumi ridotti e un taglio delle emissioni inquinanti. A questi vantaggi si aggiunge quello non trascurabile, di evitare di incorre nella sanzione prevista in caso di mancata manutenzione: una multa che parte da 500 euro (DPR 74/2013).

Chiama il tecnico abilitato che farà tutto il necessario.

2° giorno: impostare la giusta temperatura

Vi manca l’estate? Non è un buon motivo per trasformare la vostra dimora in un a spiaggia delle Maldive. Se per legge la temperatura delle vostre case non può superare i 22 gradi, una temperatura di 19 gradi è già sufficiente a garantirvi il giusto comfort senza sprechi.

E se siete delle persone freddolose? Nessun problema, oltre al maglione, potreste prepararvi una calda tisana: un rimedio infallibile per scaldarvi nei periodi più freddi.

Riscaldamento e sostenibilità

3° giorno: attenzione alle ore di accensione

In Italia il tempo massimo di accensione giornaliero è fissato per legge a seconda delle sei zone climatiche in cui è suddiviso il territorio. Ogni comune del territorio italiano infatti è classificato in base al clima e alle temperature medie: in base ciò è stabilito un massimo di ore giornaliero in cui accendere i riscaldamenti, e in quali mesi dell’anno lo si può fare.

Quindi prima regola mai superare questo limite! In aggiunta a questa prescrizione possono essere adottati anche altri accorgimenti che vi garantiranno il giusto calore in assoluta serenità.

Di notte, ad esempio, tenete il riscaldamento spento e avvolgetevi nel tepore che vi doneranno le coperte. Quando invece non siete in casa, per evitare inutili consumi, è sufficiente impostare il timer per l’accensione della vostra caldaia in modo tale che questa inizi a funzionare poco prima del rientro nell’abitazione.

4°giorno: la via del risparmio è senza ostacoli

Fate in modo che davanti ai radiatori non vi siano ostacoli, come divani o tende, ed evitate di utilizzarli come asciuga biancheria. Si tratta, in entrambi i casi, di ingrombri che impediscono al calore di propagarsi adeguatamente per la stanza con la conseguenza che per riscaldarla terreste il vostro impianto accesso più tempo con maggiori consumi e minor rispetto per l’ambiente. Un suggerimento: se pensate che il termosifone sotto la mensola non funzioni perché non si scalda… sappiate che il problema è nel ripiano sopra. Toglietelo e scoprirete un nuovo clima in stanza…

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5°giorno: teniamo la casa al caldo

Se siete in procinto di andare a cena fuori oppure stanchi del lavoro siete pronti a farvi cullare tra le braccia di Morfeo ricordatevi che per mettere al sicuro la casa dal freddo è importante chiudere tapparelle, tende e persiane sia durante la notte sia quando non siete in casa.

Si tratta di un semplice gesto che vi consentirà di ridurre le dispersioni di calore verso l’esterno garantendovi il mantenimento di una adeguata temperatura casalinga senza costi aggiuntivi per voi e il pianeta.

6°giorno: attenzione alle finestre aperte

Arieggiare la casa è sicuramente importante, ma è sufficiente tenere aperte le finestre dieci minuti per avere l’adeguato ricambio d’aria, più tempo si tradurrebbe in un inutile spreco: si raffredderebbe troppo l’ambiente con conseguente impennata dei consumi per riscaldarlo nuovamente. meglio quindi spalancare per poco tempo che tenere una finestra socchiusa.

Buona abitudine è poi quella di aprire le finestre nelle ore centrali della giornata: potrete in questo modo godere di un prezioso alleato, ovvero il tepore dei raggi solari.

7°giorno: il fai da te amico del portafoglio e del pianeta

Un piccolo “trucco” per sfruttare al meglio il calore prodotto dai radiatori ed evitare dispersioni è quello di installare dei pannelli termoriflettenti tra muro e termosifone. In commercio sono presenti diversi kit di facile installazione, ma vi sveliamo un piccolo segreto: è sufficiente anche un foglio di carta stagnola posizionato tra parete e termosifone. Un modo semplice per sfruttare al meglio il calore prodotto, senza dover aumentare la potenza della caldaia.

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