donna triste

Perché non riesco a farmi una famiglia?

Non avere un fidanzato o compagno è un problema? Solo se lo vivi così. L'esperta risponde a una lettrice, che confida il suo sentirsi "sfortunata" e diversa dalle amiche

Ciao Daniela, mi chiamo Federica e ho 43 anni. Sono single e senza figli. Mi sono ritrovata senza amiche (alcune si sono sposate, con altre ci siamo allontanate per incomprensioni). Comunque quelle con cui mi trovavo meglio (carattere, empatia ecc.) hanno un marito e dei figli o convivono. Ed io quindi mi ritrovo sola. Non ho un fidanzato/compagno e la sera ma soprattutto il fine settimana finisco per non sapere cosa fare. Ho cercato un po’ su Internet per farmi nuove amicizie. Ma è difficile, non vivo a Milano, Roma, Napoli ma vicino a una piccola città di provincia. Le persone adulte di qui che mi conoscono, mi vedono un po’ così, “sfortunata”, e io mi sento inferiore agli altri. Prendo anche delle pillole per stare più tranquilla. Mi chiedo, come mai a 43 anni non sono riuscita a costruirmi una famiglia? Perché non me lo merito? Dove ho sbagliato? (Federica)

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Cara Federica, mi sembra di sentire nella tua lettera un tono svalutante, che sicuramente non corrisponde a come sei tu tutta intera.

La vita che abbiamo non è un merito

La nostra vita non è una questione di merito, avere un compagno o una famiglia dipende da molte variabili, dalla possibilità di fare incontri, dal destino, dal nostro copione di vita o dal fatto che (ci hai pensato?) forse fino ad ora hai avuto altre priorità.

Non bisogna fare paragoni con gli altri

Sempre più spesso incontro donne che hanno dedicato la loro esistenza al lavoro e poi “si ritrovano”, come dici tu, a desiderare una famiglia quando il tempo biologico per diventare madri è troppo avanzato. In generale non credo sia opportuno fare paragoni con la vita degli altri, perché ci impedisce di vederci come persone degne di valore.

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In ogni momento si può cambiare

Credo sia importante fermarsi, come stai facendo tu, a rivalutare la tua vita considerando che sei adulta e capace, e che è sempre possibile ridecidere il proprio copione. Forse può valere la pena fare un piccolo percorso per capire dove si colloca l’eventuale blocco psicologico, sapendo che il cambiamento dipende soprattutto da noi. Non sei “sfortunata” Federica, sei Federica e nel tuo nome è scritto un significato magnifico: “potente nell’assicurare la pace”. Pensa a quante risorse hai e quanto è importante che tu porti la pace anzitutto dentro di te.

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(testo raccolto da Anna Scarano)

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