Allergie ai pollini? Sì ai weekend fuori porta e all’aria condizionata, mentre bollino rosso sugli sport all’aperto.
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![Sport, meglio farlo al chiuso](https://www.donnamoderna.com/content/uploads/2016/01/4300397-sport-meglio-al-chiuso-725x545.jpg)
Per l’allergico ai pollini che ama muoversi all’aperto i mesi che vanno da marzo a giugno potrebbero essere deleteri: «lo sforzo fisico aumenta l’assorbimento degli allergeni per via inalatoria, per cui la persona che pratica sport è esposta a un maggior rischio di crisi asmatiche» spiega l’allergologo.
Meglio dunque prediligere un ambiente più protetto per svolgere l’allenamento, «come una palestra con l’aria filtrata» sottolinea l’esperto.
![Week end fuori porta, ottimi non solo per l'umore](https://www.donnamoderna.com/content/uploads/2016/01/4300392-week-end-fuori-porta-725x545.jpg)
Cambiare aria fa bene, soprattutto se è di mare, parola dell’esperto.
«Se una persona che abita a Milano è allergica ai pollini di graminacea e ambrosia e nel weekend se ne va in Liguria, dove la concentrazione di queste piante è molto esigua se non proprio assente, sicuramente starà molto meglio. Inoltre, in generale, l’aria spira soprattutto dal mare verso l’entroterra e l’esposizione è molto più bassa» spiega il dottor Asero.
Ovviamente in base alle diverse regioni e allergie cambiano gli scenari, una meta che rappresenta sempre un ottimo rifugio per gli allergici è la montagna: infatti, sopra i 1500 metri, tendenzialmente pollini non se ne trovano.
![In casa meglio l'aria condizionata](https://www.donnamoderna.com/content/uploads/2016/01/4300396-aria-condizionata-725x545.jpg)
A molti, come idea, potrebbe non andare a genio, ma durante la stagione dei pollini in casa è meglio tenere le finestre chiuse.
I pollini arrivano dall’esterno, quindi «se in casa c’è l’aria condizionata e si possono tenere le finestre chiuse, sicuramente le esposizioni polliniche risulteranno inferiori» sottolinea Asero. Ancora meglio se l’aria condizionata è dotata di un apposito filtro HEPA: «la pulizia della casa è importante per chi è allergico agli acari più che ai pollini, per questi ultimi la cosa migliore è proprio cercare di non farli entrare».
![Mascherina in bici e dopo la pioggia](https://www.donnamoderna.com/content/uploads/2016/01/4300393-in-bicicletta-725x545.jpg)
In generale, «è fondamentale adoperarsi per evitare le massicce esposizioni – spiega l’esperto – L’utilizzo di una mascherina quando ci si muove in bicicletta, per esempio, aiuta a limitare il contatto e l’inspirazione di pollini».
Un altro momento delicato è quello dopo la pioggia: la pioggia infatti rompe i granuli pollinici in frammenti più piccoli che raggiungono facilmente le vie aeree, in maggiore profondità, con la possibilità di scatenare crisi d’asma.
![Allergia, dottore e terapia](https://www.donnamoderna.com/content/uploads/2016/01/4300394-terapia-725x545.jpg)
Dopo un’accertata diagnosi è importante «seguire la terapia medica stagionale come prescritta dal dottore, che solitamente consiste nella somministrazione di farmaci antinfiammatori ad uso locale, tipo i cortisonici inalatori sia per via nasale che per via bronchiale (per gli asmatici), e di antistaminici, sia per via sistemica che locale. Per i pazienti allergici in generale poi, è sempre indicata l’immunoterapia, il vaccino» conclude l’esperto.