Questioni di metabolismo

Finora si pensava che passata la fatidica soglia dei 40 fossimo destinate ad un ineluttabile declino e per di più con rotoletti di grasso in eccesso a cingerci fianchi, braccia e cosce. Il motivo è che ci hanno sempre detto che abbandonati i 30 inizia quel rallentamento del metabolismo che porta con sè l’inevitabile ingrassamento. Sfatiamo questo mito. Le ricerche più recenti rivelano infatti che il metabolismo inizia a cedere superati (abbondantemente) i 60, e ciò dipende principalmente dalla riduzione dei muscoli (i maggiori consumatori di calorie) che viene con l’età.

E qui arriva la seconda buona notizia: uno studio pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition rivela che le donne di 40, 50 e 60 anni consumano in media 2.300 calorie al giorno – molto più di quanto si immagini e molto più rispetto al tetto massimo giornaliero di 1.200-1.500 calorie stabilito dalle diete più note – per cui rimanere in linea non equivale a. ad andare a dieta e b. a soffrire.

Non avere più trenta anni non vuol dire dramma sul fronte metabolico. È comunque suggeribile fare attenzione per mantenere il proprio peso e la regola base più importante è fare esercizio fisico per conservare i muscoli, che come abbiamo visto sono la prima fonte di consumo calorico. Se si vede che il peso rimane stabile, continuare serenamente con lo stile di vita abituale, se invece se nota che aumenta, intervenire con qualche aggiustamento.

Zuccheri: pochi molto pochi

Il nemico numero uno di ogni sana alimentazioni sono gli zuccheri, e fondamentalmente perchè scatenano voglia di mangiarne ancora e ancora e ancora….
Chi vuole tenere il proprio peso sotto controllo deve quindi limitarne il consumo il più possibile. Totalmente out caramelle, cioccolatini e similari, è poi buona pratica sostituire lo zucchero nel caffè/the con un cucchiaino di miele, sostituire le bevande gassate zuccherate e i succhi di frutta preconfezionati, con the o spremute di frutta e sostituire il dolce dopo cena con alimenti magari sempre dolci ma naturalmente tali e quindi privilegiare lei, la signora frutta.

Uvetta: alleata del peso forma

Un’ottima e inaspettato alleata nell’impegno per mantenere la propria linea è l’uvetta. Pur essendo molto ricca in zuccheri (principalmente fruttosio e glucosio) contiene una buona percentuale di proteine e fibre, è ricca di antiossidanti, ha livelli molto bassi di sodio e grassi saturi e non contiene colesterolo.
Alcune ricerce recenti inoltre hanno svelato che consumare uvetta almeno tre volte al giorno aiuta chi soffre non gravemente di pressione alta.

Nocciole, consentite senza dessert

Per finire in bellezza una cena equilibrata in cui si è riusciti a tenersi lontani dal dessert ipercalorico, all’uvetta di cui abbiamo parlato prima, si può unire una manciata di nocciole.
Ricchissime di grassi “buoni”, eccezionalmente di omega-3 (che si trova anche nel pesce e nelle alghe marine) e omega-6, di vitamina E – considerata l’antiossidante per eccellenza, di flavonoidi – dalle grandi proprietà anti-infiammatorie – e di selenio, sono ottime (basta non abbondare perchè sono molto caloriche) per soddisfare il desiderio di una ultima squisitezza pre-pisolo.