Sembra tutto perfetto, ma poi succede qualcosa che ci blocca. E allora bye bye orgasmo!

"Sono i nostri stereotipi e le nostre insicurezze che entrano in scena attraverso pensieri e sensazioni negative, e inibiscono l'eccitazione",  spiega la sessuologa e psicoterapeuta Sara Padovano. "Spesso nascono da una mancanza di autostima e dalle aspettative, che generano la paura di non essere capaci, o adeguate."

"Ma la sessualità felice non é sinonimo né di  corpo perfetto, né di tecniche miracolose: piuttosto è il risultato di quella che io chiamo foruma A+3c. Armonia tra corpo, cuore e cervello".

La mente, quindi, conta eccome, anche quando si tratta di perdere la testa perché "l'orgasmo è una reazione cerebrale, ma per raggiungerlo dobbiamo spegnere la zona neocorticale, sede del pensiero razionale e del controllo, e attivare il sistema limbico, la nostra parte emozionale, che stimola la produzione di dopamina. L’impulso sessuale poi nasce da un’altra zona ancora, quella rettiliana, più profonda e ancestrale."

"In generale, bisogna sgombrare la testa e sintonizzarsi su altre frequenze, in ascolto del corpo". E poi, ci sono alcuni consigli per neutralizzare i pensieri nemici dell'orgasmo...

Pensieri amici e nemici dell’orgasmo

Non c'è nulla che non vada, eppure a volte non riesci a raggiungere l'orgasmo, perché arriva un qualcosa che ti distrae, o una sensazione che ti blocca... Ecco i consigli dell'esperta per neutralizzare i pensieri che inibiscono il piacere

Se pensi… e se non gli piaccio? Se nota i miei difetti?

“Questo genere di paure è legato al fatto che ci si focalizza su quelli che vengono percepiti come difetti, che vengono poi esasperati nella nostra mente, ingigantendosi fino a condizionare tutta la nostra autostima erotica… e a inibire il piacere.”

Il pensiero amico

“Per prima cosa, è utile sapere che gli uomini vedono il corpo femminile con occhi diversi dai nostri: molto meno intransigenti, e molto più affascinati dalle rotondità, perché richiamano l’idea della donna fertile, e quindi sessualmente attraente. Se poi ti assale l’insicurezza e ti blocchi, concentrati sulle sensazioni che il tuo corpo ti sta dando: a un certo punto lo percepirai come un unico strumento di piacere.”

Se pensi Devo raggiungere l’orgasmo… e se non ce la faccio?

“Non esiste pensiero più tossico, per il piacere, anche a livello chimico: nel momento in cui ci sentiamo in dovere e sotto pressione, infatti si innesca il cosidetto ciclo d’allarme, antagonista del ciclo del piacere: produce adrenalina, che è in contrasto con la dopamina, il neurotrasmettitore del piacere. Ecco perché l’ansia inibisce l’orgasmo”.

Il pensiero positivo

“Per uscire dal circolo vizioso dell’ansia, ascolta il tuo corpo, concentrati sulle sensazioni… e esagerale, usando il corpo e la voce. Comportarsi come se l’orgasmo stesse già arrivando, infatti, ha un potere erotizzante. Il sesso è un gioco in cui l’importante è partecipare: ovvero lasciarsi coinvolgere da sensazioni ed emozioni”.

Se pensi… sarò abbastanza brava? Gli piace quello che faccio?

“Nel sentirsi a disagio nel ruolo della donna che si lascia andare, che ha fantasie erotiche e prova piacere c’è ancora un po’ di quel retaggio che vede la sessualità come dominio maschile. Spesso poi alla paura di non essere capaci o adeguate si aggiungono le aspettative – spesso falsate – su come dovrebbe essere, e una certa severità nel giudicarsi”.

Il pensiero amico

“Forse non lo sai, ma per alcuni uomini le donne un po’ timide e impacciate hanno un certo fascino… e in generale sentirsi sentirsi chiedere come posso darti piacere? può essere un gioco molto eccitante, che crea dialogo e fiducia tra i partner, e spesso porta a fare eccitanti scoperte”.

Se pensi… i miei desideri sono indecenti! Sto facendo delle cose scandalose (e mi piacciono anche!)

“In questo caso entrano in scena giudizio, vergogna, senso di colpa, che sono dei veri deterrenti per l’orgasmo: la visione del sesso come impuro e sbagliato, gli stereotipi culturali, sociali, familiari, educativi che abbiamo fatto nostri, innescano un meccanismo di punizione che consiste proprio nel negarsi il piacere.”

Il pensiero amico

“Avere desideri e fantasie sessuali è naturale, e il ruolo dell’immaginazione è fondamentale, perché ci permette di esplorare nell’ambiente protetto della mente quelle situazioni eccitanti che percepiamo come rischiose. Avere consapevolezza delle proprie fantasie erotiche, e del fatto che non siamo obbligati ad agirle, quindi, serve ad affrontare i tabù e a liberarci dalle loro costrizioni”.

“Se invece si vuole passare dalla teoria alla pratica, è bene farlo con la leggerezza del gioco: giocare una parte, essere nel ruolo di qualcun altro, aiuta a uscire dai propri stereotipi culturali ed educativi”.

E come diceva Woody Allen: “il sesso è una cosa sporca solo se è fatto bene”.

Se pensi… non a un altro, ma ad altro, ad esempio la lista della spesa

“Se capita di pensare alle cose da fare durante il sesso, per prima cosa non bisogna colpevolizzarsi: sarebbe solo peggio. I pensieri distraenti semplicemente affiorano, anche contro la nostra volontà, quando non si riesce a staccare e a svuotare la mente perché si è sotto stress e ci si sente carichi di responsabilità.

Il pensiero positivo

“Immagina il sesso come un rituale, e concentrati sulla sua preparazione: predisporre l’ambiente per l’intimità, preparare il corpo a provare sensazioni piacevoli, ad esempio concedendosi un bagno caldo, o iniziando l’incontro con un massaggio sensuale aiutano ad abbandonare la dimensione caotica della quotidianità, per immergersi in quella dell’eros.”

Se pensi… voglio lasciarmi andare ma non ci riesco, mi sento bloccata

“A volte più vogliamo qualcosa, meno riusciamo ad ottenerla: è il caso dell’ipercontrollo, in cui la nostra parte razionale – quella neocorticale – diventa così ingombrante da annullare qualsiasi le sensazioni, e rinchiudendoci in un circolo vizioso che ci blocca sempre di più.”

Il pensiero amico

“Se sai di essere preda di questo meccanismo, puoi usare diverse strategie e pensieri per sbloccarti. 1) Immagina il piacere come un vaso da modellare insieme al partner (hai presente il film Ghost?), focalizzandoti sulle sensazioni di contatto, magari sfruttando anche il potere della musica. 2) Segui il piacere come se stessi facendo un’indagine dentro il tuo corpo, per scoprire dove ti porterà e 3) visualizza il tuo blocco, muoviti e usa la voce come se volessi scioglierlo e farlo scorrere via, lasciando spazio per le emozioni”.

Se pensi… ma perché non fa come voglio io?

“Questo borbottio interiore potrebbe essere un segnale che indica la mancanza di comunicazione e l’incapacità di esprimere i nostri desideri e bisogni. Per paura di ferire il partner, o pensando che tanto è bello anche così, però, ci stiamo negando la possibilità di provare piacere, senza prendercene la responsabilità.”

Il pensiero amico

“Applica il principio show, don’t tell: che significa mostrargli cosa fare e come, guidandolo con dolcezza, invece di dare indicazioni come un navigatore. E ricorda anche che oltre tuo modo per raggiungere l’orgasmo, ce ne sono infiniti altri: se ti lasci andare e ti fidi di lui, potrebbe portarti a scoprire nuove ed eccitanti rotte verso il piacere…”

Se pensi ho paura di restare incinta o sarà sicuro?

La passione a volte ci fa perdere la testa… Se non si fa sesso sicuro, però, la preoccupazione e il dubbio, restano, e inquinano anche i momenti più intensi dell’intimità. Bloccano il piacere, perché ci inducono a uno stato di vigilanza, che non ci permette di lasciarci andare al 100%.

“Questo pensiero, è  l’unico per cui vale la pena di fermarsi un attimo a riflettere,  sia per la salute e la possibilità di contrarre malattie sessualmente trasmissibili, sia per la contraccezione.

La soluzione è una sola e molto pratica: “se non stai cercando di avere un figlio, o fai sesso occasionale, usa le dovute precauzioni”. E se lui non vuole usare il preservativo… ecco le risposte giuste!

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