Stretching in acqua

Vuoi moltiplicare il piacere di un bagno alle terme o in una Spa? Mentre ti godi il tepore, non limitarti a galleggiare. Prova gli esercizi che ti proponiamo qui: le articolazioni si scioglieranno e lo stress lentamente sparirà

Fra terme, hammam e city-Spa, è boom delle piscine d’acqua calda. Niente di meglio per il relax ma, una volta fatto il giro degli idromassaggi, rischiate di annoiarvi. È a quel punto che può entrare in gioco una miniroutine di esercizi su misura per un ambiente così. Che, come potete immaginare, ha le sue regole. «La temperatura dell’acqua, intorno ai 32-34 gradi e vicina a quella di 37 gradi del corpo, non permette la completa dispersione del calore accumulato con l’esercizio fisico. Ciò significa che l’attività dev’essere moderata e contenuta nell’arco di 30 minuti al massimo» spiega Arsenio Veicsteinas, professore di Fisiologia e preside della Facoltà di scienze motorie dell’Università di Milano.

«L’ideale sono gli esercizi lenti di stretching e quelli per sciogliere le articolazioni: il calore, infatti, favorendo la vasodilatazione, fa sì che il sangue e l’ossigeno si spingano verso i tessuti sottocutanei, i tendini e le articolazioni, appunto, che così diventano più elastici. Per questo in acqua calda fare stretching è più facile. Al contrario, è meglio evitare la tonificazione: se il sangue è impegnato a raggiungere la periferia del corpo, “abbandona” in parte i muscoli, che così si stancano più rapidamente. Quindi è controproducente stimolarli troppo». Se siete in forma e non avete particolari problemi di salute, muovervi dolcemente nella piscina calda vi farà solo bene. Wellness ha selezionato per voi quattro esercizi. Da tenere presenti la prossima volta in cui andrete alla Spa.

Concludete la vostra routine con questo semplice esercizio di corsa in acqua. «È uno stretching completo, efficace e molto rilassante, perché tutte le articolazioni lavorano in scarico» spiega Anna Miotto. «In piedi, iniziate a spostarvi in avanti estendendo bene braccio e gamba opposti: fate presa nell’acqua in modo da procedere abbastanza velocemente. Toccate appena il fondo della piscina o addirittura correte in galleggiamento, aiutandovi magari con il tubo. Quando siete stanche fermatevi e continuate galleggiando, con le gambe a bicicletta».

Stare troppo tempo nell’acqua molto calda può dare fastidio a chi soffre di cali di pressione. «Senso di soffocamento, giramenti di testa o nausea sono i segnali dello stress termico» precisa il professor Arsenio Veicsteinas. «La soluzione è semplice: basta uscire subito dalla piscina e bagnare viso e polsi sotto l’acqua fredda». L’idromassaggio e i getti, invece, sono adatti a tutte (tranne che in gravidanza o se avete i capillari fragili): stateci quanto volete. «Le cascate e gli idrogetti agiscono come un massaggio. Il calore dell’acqua e la pressione smuovono i tessuti sottocutanei e questo, oltre ad avere un effetto rilassante, è anche defaticante perché facilita lo smaltimento dei liquidi che si accumulano dopo l’attività fisica» conclude il professore. «L’ideale, quindi, è farli una volta eseguiti gli esercizi».

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