Smart working manuale per organizzarsi

Sopravvivere allo smart working: l’ABC del lavoro da casa intelligente

C'è chi lo fa da sempre e chi lo sta scoprendo solo in queste settimane (per necessità), lo smart working si può svolgere comodamente tra le mura domestiche ma non tutto è così "agile" come a prima vista appare... Organizzare tempi e spazi è fontamentale per lavorare da casa senza impazzire, ecco allora un manuale di "sopravvivenza" con le regole base.

La teoria del lavoro agile nasce perchè molte professioni odierne sono gestibili, attraverso l’uso di mezzi tecnologici, anche da remoto. Attraverso il concetto di smart working oggigiorno si sono create molte posizioni per freelance e liberi professionisti che riescono a prendersi carico del proprio lavoro comodamente a casa, in uno spazio organizzato. In realtà tutte le “professioni del nuovo millennio” anche e soprattutto dipendenti possono avvalersi del set di strumenti che fa dello smart working la migliore delle opzioni disponibili attualmente.

Con il lavoro agile le persone possono organizzare le ore di lavoro senza uscire di casa e perdere tempo prezioso negli spostamenti, possono anche permettersi di non dover contare i minuti che mancano alla chiusura del proprio ufficio e conciliare il tempo dedicato agli impegni lavorativi con il tempo da dedicare agli impegni personali e familiari. Vediamoinsieme come funziona lo smart working.

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Come organizzare il tempo per lo smart working

Lavorando da casa non ci sono veri orari di inizio e fine lavoro. C’è chi si alza presto per finire prima, chi si concentra meglio nel pomeriggio, o chi preferisce fare le ore piccole davanti al pc. Il bello (e il brutto) dello smart working è che non c’è un vero momento di stacco tra il luogo del risveglio e quello del lavoro, bastano pochi passi per arrivare alla propria scrivania.

Parola d’ordine: concentrazione! Sì, è difficilissimo, non per tutti in uguale misura, cedere all’irresitibile arte del procastinare. A casa le distrazioni viaggiano veloci. Vivere lo smartworking significa scendere a patti con il proprio intelletto e decidere che, anche nel proprio ambiente più intimo, è necessario trovare una dimensione contenuta dove i pensieri si focalizzano sul lavoro intelligente: quello fatto bene, con cura e concentrazione. Così finisci prima e puoi fare quello che ti piace!

Lo smartworker sostanzialmente lavora per obiettivi deve dunque rispettare consegne e deadline anche più di chi passa la giornata in ufficio. Quello che gli serve è una grande autodisciplina e la capacità di essere fedele a una routine che sia funzionale tanto alla chiusura di scadenze lavorative (giornaliere, settimanali e mensili) tanto alla necessità di poter/dover “staccare” per occuparsi delle esigenze personali e familiari extra lavorative. Il rischio, altrimenti, è di ritrovarsi a lavorare molte ore di più del dovuto.

Come organizzare lo spazio per lo smart working

Trovare e ordinare un proprio spazio per sedersi comodamente con un laptop, appunti, fogli, scartoffie, post-it etc è molto importante nello smart working. È utile in particolare separare gli oggetti da lavoro e quelli della vita domestica.

Nell’ottica dello spazio agile è bene che il proprio “ufficio domestico” sia comodo e garantisca la nostra salute: meglio procurarsi dunque una sedia ergonomica con uno schienale adatto a mantenere la corretta postura e un tavolo della giusta altezza o un supporto per laptop. È bene poi assicurarsi di lavorare con una illuminazione adeguata e avere lo spazio necessario per scrivere senza costrizioni.

Insomma, per ottimizzare lo spazio è necessario che l’ambiente di lavoro casalingo sia ben strutturato, magari anche piccolo ma confortevole. Un consiglio? Sappiamo che è un vizio irresistibile, ma non si deve mai lavorare sul divano o sul letto: fa male alla schiena!

Un’alternativa se stare stare seduta troppo tempo ti risulta fastidioso è testare lo standing desk, vale a dire alternare momenti di lavoro seduta e in piedi.

Un’altra idea per migliorare l’ambiente in cui lavori è sicuramente scegliere delle piante che purificano l’aria e abbelliscono e armonizzano l’ambiente.

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I benefici dello smartworking

Il lavoro agile è una chiave di volta fra il lavoro tradizionale e le nuove tecnologie! Vivendo lo spazio e il tempo in modo organizzato lo smartworking crea valore aggiunto al proprio operato. Lavorare da casa può essere molto piacevole e assecondare i propri ritmi in modo indipendente può dare un grande senso di autonomia e di benessere. 

Il lavoro agile da casa si rivela spesso anche un bel risparmio nel bilancio di chi, tutti i giorni, deve spostarsi per andare in ufficio. Un beneficio economico per il nostro portafoglio secondo solo al beneficio ecologico che il nostro pianeta ne potrebbe trarre. Come si può vedere in questi giorni di quarantena, se tutti potessimo lavorare da casa l’inquinamento sarebbe notevolmente ridotto.

I rischi dello smartworking

Come già accennato, i rischi più grandi in cui è possibile inciampare facendo smart working per periodi prolungati sono due. Il primo è quello di distrarsi, di lasciare che il tempo passi procrastinando le scadenze all’ultimo come nella famosa sindrome dello studente, il secondo, al contrario, è quello di dedicare una parte troppo grande delle ore della giornata al lavoro con la paura di non riuscire a fare mai abbastanza.

Ma hold on! Il lavoro da casa, anche se coatto, rimane sempre e comunque un privilegio. Non solo rende pià autonomi, ma amplifica le possibilità di lavorare in armonia con le altre attività di cui ci dobbiamo occupare nella giornata!

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