

Il click day è arrivato e da oggi si può chiedere il bonus trasporti, che serve a coprire parte delle spese per i mezzi pubblici di trasporto, come bus, tram e metro, ma anche treni. Il voucher è da 60 euro mensili ed è erogato a chi ha un reddito, riferito al 2022, entro i 20mila euro all’anno. Cambiano, dunque, le regole rispetto allo scorso anno.
Attiva la piattaforma: come chiedere il voucher
Come prevedibile, le richieste per il Bonus trasporti sono state molte fin dalle prime ore del giorno, quando è stata attivata la piattaforma del Governo per farne richiesta (bonustrasporti.lavoro.gov.it). La domanda serve per ottenere il contributo che serve per l'acquisto di un abbonamento: questo deve essere effettuato entro il mese solare di emissione, anche se riferito a un periodo successivo. Si può quindi comprare ora un carnet valido a partire, ad esempio, da maggio o giugno.
Collegandosi alla piattaforma si viene inseriti in un sistema automatico di coda automatico, come quello del Bonus bici che era stato attivato tempo fa. Si presentare una sola domanda per ogni connessione, sia per se stessi, sia che la richiesta sia riferita a un parente minore, come un figlio. Per una seconda o ulteriore richiesta occorre un nuovo accesso. Tra i dati richiesti occorre conoscere il nome del gestore dei trasporti che eroga il servizio (come per esempio ATM per Milano).
Bonus Trasporti: cos’è
Dopo tanta attesa, arriva il bonus trasporti che, come spiegato dal Governo, aiuterà famiglie, studenti e lavoratori ad affrontare le spese per biglietti e abbonamenti ai mezzi pubblici, dopo i recenti rincari scattati in città come Milano. Il via libera, che prevede uno stanziamento complessivo di 100 milioni di euro, è arrivato dai ministri dei Trasporti, dell’Economia e del Lavoro.
Si tratta di 60 euro al mese per ciascun utente di metro, bus e tram, ma anche treni della rete nazionale, che potranno essere spesi per l’acquisto di abbonamenti.
I requisiti per avere il bonus trasporti
Per poter chiedere il bonus trasporti occorre avere un reddito entro i 20mila euro all’anno (non più entro i 35mila euro come invece previsto dalla precedente “edizione” del bonus, introdotta a maggio 2022 dal Decreto Aiuti e in vigore fino alla fine dello scorso anno. Ciascun beneficiario ha diritto a un solo “sconto” al mese fino a un massimo di 60 euro previsti. Ne possono beneficiare, infatti, coloro che hanno già attivo un abbonamento o lo sottoscrivono per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale, ma anche per i servizi di trasporto ferroviario nazionale.
Dove non si può usare
Esistono, però, anche alcune categorie di abbonamenti che rimangono escluse dal voucher. Si tratta dei servizi di prima classe, executive, business, club executive, salotto, premium, working area e business salottino. Si attende, tuttavia, una circolare sui dettagli specifici da parte del ministero dei Trasporti.
Come e dove fare domanda
La domanda per il bonus va presentata tramite l’apposito portale, creato dall’esecutivo (bonustraporti.lavoro.gov.it). L’accesso avviene tramite identità digitale Spid o Carta d’Identità elettronica (Cie), indicando il proprio codice fiscale o quello del beneficiario (come nel caso dei figli minorenni).
I tempi
Le domande possono essere presentate in qualsiasi momento fino al 31 dicembre 2023 e fino a esaurimento risorse. Chiunque in possesso dei requisiti può farne richiesta per se stesso o per i minorenni a suo carico.
I beneficiari dell’incentivo
Secondo Assoutenti i beneficiare dell’incentivo sono in molti. Ogni giorno, infatti, “1,2 milioni di italiani usano il treno, 1,9 milioni tram e bus, 807mila la metro e 1,5 milioni pullman o corriere. La regione dove si ricorre di più al trasporto pubblico per raggiungere scuola o il luogo di lavoro è la Lombardia, 1.025.000 persone al giorno, seguita dal Lazio, con 773mila spostamenti", spiegano dall’associazione che, "pur essendo un incentivo di piccolo importo e riservato ai cittadini con Isee inferiore ai 20mila euro”, ritiene che possa “un aiuto per le fasce meno abbienti o i nuclei numerosi", come spiegato dal Presidente, Furio Truzzi.
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