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Ripartire a 50 anni: come impostare il futuro

  • 06 12 2022
Valutare le proprie competenze, fare un bilancio della coppia e dei soldi, pensare alla pensione: così si riparte a 50 anni, quando c'è ancora molta vita davanti e tante risorse fisiche e mentali

Inutile negarlo: intorno ai 50 anni cambia la percezione che la società ha delle donne (e che le donne hanno di sé) anche sul lavoro. E proprio quella è l’età in cui è bene impostare il futuro professionale.

1) Essere consapevoli del proprio valore

A prescindere dall’attività svolta, dopo i 50 anni si sono accumulate esperienze e acquisite soft skills che spesso sottovalutiamo, tanto che molte di noi tendono ad autosabotarsi, pensando di non essere più “funzionali” in questo mercato del lavoro così mutevole e competitivo.

2) Rinsaldare e accrescere le proprie competenze

Chiediamoci cosa sappiamo fare e, una volta stilato l’elenco, individuiamo quali competenze ci sono riconosciute e quali no. Se, per esempio, ce la caviamo bene con l’inglese ma non c’è nulla a dimostrarlo, con un po’ di sforzo si può ottenere un certificato che lo dimostri. Rimettersi a studiare, anche materie nuove, aumenta l’autostima e la possibilità di candidarsi per una posizione diversa.

3) Analizzare la situazione familiare

Se si è in coppia bisogna valutare se il legame è solido e si può fare affidamento sul partner anche economicamente o si sta attraversando una crisi e si rischia di trovarsi da sole. In questo caso è bene capire se ci sarà sufficiente il reddito da lavoro e come si può immaginare l'evoluzione della propria carriera/attività. Questa è l’età in cui spesso i genitori anziani iniziano ad avere bisogno di maggiore assistenza e di solito sono le donne che se ne fanno carico. Riuscire a prevedere queste difficoltà e il loro costo finanziario e fisico che portano con sé non le elimina, ma aiuta a organizzarsi.

4) Pianificare la pensione

Vanno valutate le prospettive concrete cercando di capire quando si potrebbe andare in pensione, con che tipo di assegno, se questo deve essere integrato in qualche modo (pensando anche a qualche copertura assicurativa). A 50-55 anni si hanno in media davanti 30-35 anni di vita e in alcuni casi dopo il pensionamento si possono svolgere attività che aumentano reddito e serenità

di Emanuela Notari, cofondatrice dell’Active Longevity Institute (testo raccolto da Myriam Defilippi)

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