Un figlio adolescente è una sorta di tornado, un uragano che comunque arriva sempre inaspettato e staziona un bel po' di anni nella stessa casa. Tanto vale, quindi, imparare a conviverci senza farsi travolgere da eccessi di ansia e stress.

I segnali tipici dell'adolescenza, oggi, hanno un esordio decisamente precoce. La preadolescenza, infatti, fa la sua timida comparsa già verso i 10 anni di età. Purtroppo, e per fortuna, non esiste un manuale del genitore perfetto ma esistono alcune strategie per mantenere la calma anche di fronte alle mille porte sbattute, alle urla, ai silenzi, alla ribellione e ai momenti di apatia dei teenager.

Una cosa è certa: i primi muri che un adolescente deve (ed è sano) abbattere, si trovano in famiglia.

Un figlio adolescente è una sorta di tornado, un uragano che comunque arriva sempre inaspettato e staziona un bel po' di anni nella stessa casa. Tanto vale, quindi, imparare a conviverci senza farsi travolgere da eccessi di ansia e stress.

I segnali tipici dell'adolescenza, oggi, hanno un esordio decisamente precoce. La preadolescenza, infatti, fa la sua timida comparsa già verso i 10 anni di età. Purtroppo, e per fortuna, non esiste un manuale del genitore perfetto ma esistono alcune strategie per mantenere la calma anche di fronte alle mille porte sbattute, alle urla, ai silenzi, alla ribellione e ai momenti di apatia dei teenager.

Una cosa è certa: i primi muri che un adolescente deve (ed è sano) abbattere, si trovano in famiglia.

Il dialogo che si costruisce nel tempo

Uno dei primi consigli riguardanti la genitorialità, tocca sempre l'argomento del dialogo. È importante instaurare un clima di fiducia reciproca e di dialogo sincero con i figli ma è anche vero che, a un certo punto, è inevitabile scontrarsi e abdicare al dialogo.

Questo punto cruciale può essere rappresentato proprio dall'adolescenza. Si tratta di un passaggio fisiologico, come sottolineano gli esperti, da non drammatizzare. Per dialogare con un adolescente, infatti, è necessario non cadere nella modalità "interrogatorio" anche se spesso è difficile resistere, di fronte ai preoccupanti silenzi dei teenager.

Per un figlio adolescente, è importante sapere di poter volare ma anche di avere un nido a cui tornare. Quindi, è giusto rendersi disponibili al dialogo facendo sentire ai figli che si è presenti, qualora avessero bisogno di aprirsi.

Il dialogo che si costruisce nel tempo

Uno dei primi consigli riguardanti la genitorialità, tocca sempre l'argomento del dialogo. È importante instaurare un clima di fiducia reciproca e di dialogo sincero con i figli ma è anche vero che, a un certo punto, è inevitabile scontrarsi e abdicare al dialogo.

Questo punto cruciale può essere rappresentato proprio dall'adolescenza. Si tratta di un passaggio fisiologico, come sottolineano gli esperti, da non drammatizzare. Per dialogare con un adolescente, infatti, è necessario non cadere nella modalità "interrogatorio" anche se spesso è difficile resistere, di fronte ai preoccupanti silenzi dei teenager.

Per un figlio adolescente, è importante sapere di poter volare ma anche di avere un nido a cui tornare. Quindi, è giusto rendersi disponibili al dialogo facendo sentire ai figli che si è presenti, qualora avessero bisogno di aprirsi.

La ribellione e le regole

Un tasto dolente dell'adolescenza è la ribellione alle regole. Perché l'adolescenza, salvo rari casi, è per antonomasia la fase della ribellione alle imposizioni e al pensiero dominante in famiglia. Capita, infatti, che genitori molto aperti e avanguardisti si ritrovino di fronte figli iper-tradizionalisti che sembrano detestarne la mancanza di aderenza ai dogmi sociali.

Così come, ed è un grande classico, genitori molto tradizionalisti hanno spesso a che fare con figli adolescenti ribelli sino all'estremo e apertamente provocatori. La psicologia insegna che tutti questi comportamenti possono rientrare tranquillamente nella vasta categoria della "norma".

Rimane, però, importante stabilire e far valere regole cruciali e valori fondamentali quali la cultura della non violenza, il rispetto dell'altro, la tolleranza nei confronti delle diversità, l'educazione, il senso di responsabilità, l'importanza del percorso scolastico. A volte sarà difficile, ma in quanto ai valori della convivenza civile e dell'empatia, è importante non transigere.

E se capita di scontrarsi, ben venga: la non violenza non significa certamente mancanza di litigi, anzi litigare fa crescere ed è bene che si impari a farlo bene già dall'infanzia e dall'adolescenza.

La questione privacy

In mezzo a cyberbullismo, body shaming e altri pericoli altrettanto gravi, è comprensibile che i genitori desiderino sapere il più possibile della vita dei propri figli. E, oggi, la vita di un adolescente passa soprattutto da smartphone e social network.

Tra chat infinite e segrete con gli amici e i compagni di classe, foto postate su Instagram già a 11-12 anni e un uso costante di Facebook, non è facile mantenere la calma e un buon livello di fiducia. Eppure, far sentire a un figlio adolescente che ci si fida è un passo cruciale per non chiudere i dialoghi e tenere aperta la porta alla confidenza.

Fidarsi ma sempre nel rispetto di alcune regole e, soprattutto, stabilendo limiti nell'uso di certi mezzi che, in età precoce, potrebbero davvero rivelarsi pericolosi persino per l'incolumità dei figli.

È, però, altrettanto importante non invadere la privacy dei teenager spiando di continuo chat, messaggi, mail o altro senza il loro benestare: per resistere a questa umana tentazione, è bene ricordarsi di quando si era adolescenti e si possedevano un diario o un'agenda colmi di segreti e rivelazioni. Assolutamente off limits per i genitori.

La questione privacy

In mezzo a cyberbullismo, body shaming e altri pericoli altrettanto gravi, è comprensibile che i genitori desiderino sapere il più possibile della vita dei propri figli. E, oggi, la vita di un adolescente passa soprattutto da smartphone e social network.

Tra chat infinite e segrete con gli amici e i compagni di classe, foto postate su Instagram già a 11-12 anni e un uso costante di Facebook, non è facile mantenere la calma e un buon livello di fiducia. Eppure, far sentire a un figlio adolescente che ci si fida è un passo cruciale per non chiudere i dialoghi e tenere aperta la porta alla confidenza.

Fidarsi ma sempre nel rispetto di alcune regole e, soprattutto, stabilendo limiti nell'uso di certi mezzi che, in età precoce, potrebbero davvero rivelarsi pericolosi persino per l'incolumità dei figli.

È, però, altrettanto importante non invadere la privacy dei teenager spiando di continuo chat, messaggi, mail o altro senza il loro benestare: per resistere a questa umana tentazione, è bene ricordarsi di quando si era adolescenti e si possedevano un diario o un'agenda colmi di segreti e rivelazioni. Assolutamente off limits per i genitori.

Essere in due

L'adolescenza dei figli è più gestibile se la coppia resta unita e complice nella genitorialità sia per quanto riguarda l'educazione, sia nel superamento degli inevitabili momenti di sconforto.

E ciò dovrebbe accadere anche nei casi in cui vi sia in corso una separazione o ad avvenuto divorzio. Se si smette di essere marito e moglie o compagni, non si smette però di essere genitori. Ed è importante scegliere una linea d'azione comune riguardo a regole, eventuali interventi, percorso scolastico e approccio con i figli.

Fondamentale è anche l'aspetto emotivo: a volte basta scambiarsi uno sguardo di comprensione o trascorrere una serata a due parlando delle proprie preoccupazioni, per stemperare la tensione generata dall'uragano adolescenza.

Così come resta importante ritagliarsi spazi a due all'insegna della spensieratezza, momenti in cui ridere ed esercitare la meravigliosa risorsa dell'autoironia.

Strategie (quasi) zen per genitori di adolescenti

Porte sbattute, sbalzi d'umore, ribellione: sono solo alcuni dei segnali dell'adolescenza. Sopravvivere a un teenager in famiglia, si può

L‘adolescenza: ci sono ovviamente passati tutti, ma quando la si vive da genitori per la prima volta si comprende appieno il senso di sgomento e impotenza di cui parlavano mamma e papà. Innanzitutto, è da considerare l’attuale esordio anticipato della fase adolescenziale. Oggi un ragazzino può mostrare evidenti segnali di adolescenza già attorno agli 11 anni, per questo è importante imparare a non perdersi in un bicchier d’acqua quando la casa inizia a essere popolata da teenager in preda a ribellioni, malumori o apatia. Una risorsa a cui i genitori dovrebbero sempre fare appello è l’autoironia: mai prendersi esageratamente sul serio, non esiste infatti un manuale della genitorialità perfetta

 

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