Eddie Redmayne e Alicia Vikander sono protagonisti di The Danish Girl

10 film da vedere nel Pride Month

Il mese dell'orgoglio LGBT+ è un’ottima occasione per approfondire il tema al cinema. Ecco quali sono i migliori film da vedere nel Pride Month.

Per approfondire al cinema l’orgoglio LGBT+, ti consigliamo una selezione dei migliori film da vedere nel Pride Month.

Puoi scegliere anche i libri a tema, che spesso hanno ispirato anche delle serie tv.

The Danish Girl

Cominciamo la nostra selezione di film da vedere nel Pride Month con la pellicola del 2015 diretta da Tom Hooper. Si tratta dell’adattamento del romanzo La danese (The Danish Girl) di David Ebershoff e liberamente ispirato alle vite delle pittrici danesi Lili Elbe e Gerda Wegener.

Il film racconta la storia vera della pittrice danese Lili Elbe, nato Einar Wegener, che è stata la seconda persona nella storia a sottoporsi a un intervento chirurgico di riassegnazione sessuale e a essere identificata come donna transessuale.

Eddie Redmayne e Alicia Vikander (vincitrice dell’Oscar da non protagonista) sono gli ottimi interpreti, rispettivamente nei panni di Lili Elbe e Gerda Wegener, di una storia commovente. Oltre all’amore che tiene legate le due pittrici, la pellicola sottolinea la lotta di Lili per affermare la propria identità e le problematiche morali e societarie dell’epoca, tra accuse di schizofrenia e di perversione.

Maschile singolare

Disponibile in streaming dal 4 giugno su Amazon Prime Video, Maschile singolare è uno dei nuovi film da vedere nel Pride Month con orgoglio italiano. La commedia sentimentale senza confini di genere è l’opera prima di Matteo Pilati e Alessandro Guida, che firmano anche la sceneggiatura insieme a Giuseppe Paternò Raddusa.

La storia ha come protagonista Giancarlo Commare, attore conosciuto soprattutto per Skam Italia, nel ruolo di Antonio, che è costretto a mettere in discussione tutto il suo mondo quando viene abbandonato dopo molti anni dal marito, dal quale dipende sia psicologicamente che economicamente. Nel cast ci sono anche la stand-up comedian Michela Giraud, che interpreta l’amica Cristina, Eduardo Valdarnini (Qualcosa di nuovo di Cristina Comencini) e Gianmarco Saurino (Che dio ci aiuti, Non dirlo al mio capo e Leonardo).

Chiamami col tuo nome

Tre candidature ai Golden Globe e quattro ai premi Oscar, con la statuetta vinta da James Ivory per la sceneggiatura, il film di Luca Guadagnino (2017) è l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di André Aciman. È il terzo e ultimo film della “trilogia del desiderio” di Guadagnino (dopo Io sono l’amore e A Bigger Splash). Ambientato nel nord Italia nel 1983, il film racconta la storia d’amore tra Elio (Timothée Chalamet), un diciassettenne residente in Italia, e lo studente americano Oliver (Armie Hammer).

Philadelphia

Due Oscar (al protagonista Tom Hanks e alla canzone di Bruce Springsteen Streets of Philadelphia) e due Golden Globe: la pellicola del 1993 è una delle prime a trattare esplicitamente il tema dell’AIDS. Non èpuò mancare in una maratona di film da vedere nel Pride Month, anche perché il protagonista interpretato da Hanks, Andrew Beckett è stato inserito al 49° posto tra gli eroi nella lista dell’American Film Institute Top 100 Heroes and Villains.

Dallas Buyers Club

Probabilmente lo sai già, ma Dallas Buyers Club non è solo il film con cui Matthew McConaughey “soffiò” l’Oscar a Leonardo Di Caprio per la sua interpretazione ne The Wolf of Wall Street (in cui è presente lo stesso McConaughey).
Con sei candidature ai premi Oscar 2014 (tra cui miglior film e migliore sceneggiatura originale) e tre statuette vinte, incluse miglior attore protagonista e miglior attore non protagonista, assegnati rispettivamente a Matthew McConaughey e Jared Leto, Dallas Buyers Club è uno dei film da vedere nel Pride Month.

Ispirato a una storia vera, racconta l’America degli anni Ottanta, dove lo spettro dell’AIDS è associato solo agli omosessuali, ma il personaggio di McConaughey (che è un cowboy omofobo) conoscerà sulla propria pelle la malattia a causa di un rapporto non protetto e si metterà a trafficare farmaci antivirali (AZT) ancora in sperimentazione.

La vita di Adele

La relazione tra Adele ed Emma, Adèle Exarchopoulos e Léa Seydoux è il centro del film, premiato con la Palma d’Oro a Cannes, che si sviluppa anche attraverso le differenze personali delle due ragazze, che dovranno farci i conti sebbene siano legate da un sentimento forte.

I segreti di Brokeback mountain

Pregiudizi e stereotipi sono il contorno della pellicola di Ang Lee che racconta le vicende di due cowboy, che tra gli anni ’60 e ’80 nascondono la loro relazione costruendosi due vite fittizie di padri di famiglia. Protagonisti della storia d’amore tra i film da vedere nel Pride Month sono Jake Gyllenhaal e Heat Ledger.

Milk

Ambientato nel 1972, e interpretato da Sean Penn nel ruolo del protagonista e da Josh Brolin, il film è la biografia (che vinse l’Oscar) sulla vita di Harvey Milk, la prima persona apertamente gay ad essere eletta a una carica pubblica in California, ripercorrendone la carriera dal suo 40° compleanno fino alla morte.

Boys don’t cry

Sedici anni prima di The Danish Girl, Hilary Swank interpreta la storia, realmente accaduta agli inizi degli anni’90 in Nebraska, di Brandon Teena, giovane transgender nato biologicamente femmina e perseguitato e ucciso.

Cruda e fortemente drammatica, Boys don’t cry è un film da vedere nel Pride Month per l’efficacia con cui mostra i problemi reali di omofobia e transfobia che (ancora oggi, purtroppo) affrontano le persone transgender.

La morte e la vita di Marsha P. Johnson

Tra i film da vedere nel Pride Month, non può mancare il documentario dell’attivista per i diritti LGBT+ Victoria Cruz che indaga sulla misteriosa morte della sua amica Marsha P. Johnson nel 1992.

Attivista attivista per i diritti dei gay neri e veterana dei moti di Stonewall (che portarono al primo Gay Pride nel 1970), Marsha P. Johnson è stata una delle protagoniste indiscusse della nascita del movimento di liberazione omosessuale, oltre a essere, insieme a Sylvia Rivera fondatrice del movimento STAR (Street Transvestite Action Revolutionaries).

Il suo corpo è stato trovato nel fiume Hudson poco dopo il Gay Pride nel 1992. Utilizzando interviste d’archivio con Johnson e nuove interviste con la famiglia, gli amici e gli altri attivisti di Johnson, Cruz svela cosa è successo a Marsha, la cui morte, archiviata frettolosamente come suicidio, rimane in realtà un cold case (cioè, un caso irrisolto).

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