L'attrice Phoebe Waller-Bridge

10 motivi per recuperare Fleabag se non l’hai mai visto

Non hai ancora visto Fleabag? Molto male. Ecco dieci motivi per cui dovresti assolutamente recuperare la serie che vede protagonista Phoebe Waller-Bridge

Sono bastati dodici episodi per consacrare Fleabag come uno dei cult più belli degli ultimi tempi e i motivi per vedere la serie non mancano. La protagonista delle due stagioni è l’attrice Phoebe Waller-Bridge, grazie alla quale è proprio nata l’ispirazione per la serie. La Waller-Bridge aveva scritto un monologo teatrale, presentato nel 2013 al Festival Fringe di Edimburgo e che quell’anno ha fatto il giro dei maggiori teatri di Londra. Il successo è stato tale che la BBC ha espresso all’attrice il desiderio di trasformarlo in una serie tv. E lei (per nostra fortuna) ha accettato.

Fleabag è una dark comedy in pieno stile londinese. Battute taglienti, situazioni comuni affrontate con un cinismo che la protagonista tiene alto come un vessillo. Ma dietro il sarcasmo della donna si cela una profonda fragilità, dovuta ai continui disastri in mezzo ai quali si ritrova. Fleabag è esilarante, su questo non c’è dubbio, ma i sorrisi che genera hanno un retrogusto amaro. Ancora non ne sei convinta? Ecco allora per te dieci motivi per vedere Fleabag, che rendono questa serie a dir poco imperdibile.

In una parola: divertente

Sì, forse ti sembrerà una ragione banale ma in realtà il primo dei motivi per vedere Fleabag è proprio perché è divertente. Gli episodi trascinano lo spettatore in situazioni esilaranti, con dialoghi acuti e taglienti in cui le battute trapassano lo schermo e arrivano dritte al cuore. La protagonista affronta temi di ogni genere, con tutte le insicurezze che qualsiasi trentenne avrebbe. Eppure il sorriso è la maschera che le consente di superare gli ostacoli. O, quanto meno, provarci.

Abbatte la quarta parete

Se c’è una cosa che ha letteralmente fatto impazzire il pubblico di Fleabag è l’abbattimento della quarta parete. Nel gergo teatrale la quarta parete è la linea immaginaria che separa il pubblico dagli attori che si muovono in scena. Fleabag ripropone questo “escamotage” in un modo talmente fresco e divertente che è impossibile resistergli.

La protagonista nel corso dei dodici episodi spesso interrompe i dialoghi con gli altri personaggi, rivolgendosi direttamente alla macchina da presa. Così mentre sulla scena il copione continua a scorrere, a noi riserva un’attenzione speciale, confidandoci i suoi pensieri più intimi. E soprattutto ciò che non direbbe mai ad alta voce davanti agli altri. Fleabag instaura un rapporto esclusivo con il pubblico, coinvolgendolo in un modo unico e davvero senza precedenti.

Mostra un universo di relazioni

Le serie raggiungono il successo per i motivi più disparati. Ci sono quelle che traspongono i nostri romanzi preferiti, quelle che ci fanno sognare altri mondi (in ultimo Fate – The Winx Saga, tanto per citarne una) e quelle che semplicemente ci fanno tirar fuori i fazzoletti a suon di sentimenti. Se parliamo di motivi più che validi per vedere Fleabag tutta d’un fiato c’è sicuramente l’universo di relazioni che esplora nei minimi dettagli.

C’è ad esempio il legame di Fleabag con la sorella Claire. Sebbene siano estremamente diverse, Fleabag per lei darebbe un rene (ma non lo ammetterebbe mai). Poi c’è il rapporto con la crudele madrina/matrigna, interpretata da Olivia Colman che abbiamo ammirato nei panni della Regina Elisabetta II in The Crown. E non dimentichiamo il rapporto tra Fleabag e Boo, la sua migliore amica che tecnicamente è morta. Ciascuno di questi legami viene esplorato in profondità, nonostante la breve durata della serie.

Puoi guardarla tutta d’un fiato

Da quando Netflix e le altre piattaforme streaming sono entrate a far parte delle nostre vite, non mancano film e serie da vedere. Fleabag è la classica serie tv da binge watching, che per ora va molto di moda. Non ne hai mai sentito parlare? Il binge watching consiste nel guardare tante puntate di un programma o una serie in blocco. Fare una maratona, per intenderci.

Tra i motivi per vedere Fleabag c’è proprio il suo “formato”. Sono soltanto due stagioni, suddivise in dodici episodi da 24 minuti ciascuno. Perfetti per fare una scorpacciata e guardare la serie tutta d’un fiato (anche più volte).

Fleabag e il sesso

Altri motivi per vedere Fleabag? Senza dubbio il sesso. Non il solito sesso (per dirla alla Gazzè), ma un elemento centrale nella vita della protagonista e che a sua volta si ritaglia un ruolo di spicco nello svolgimento della trama. In Fleabag questo tema – spesso visto ancora come un tabù – viene scandagliato in ogni sua sfaccettatura, iniziando dalla prima stagione in cui Fleabag ha più volte rapporti occasionali. Un modo per evadere dai problemi della sua vita.

Anzi, c’è molto di più. La protagonista ammette di esserne ossessionata, come se il sesso fosse l’unica medicina che possa darle ristoro dalle brutture e dai pensieri bui che la opprimono. Non manca l’approccio “clinico” al tema, tanto che Fleabag a un certo punto si affida alle cure di una terapista per risalire alla radice di questo suo comportamento. Fleabag è una serie sincera come poche, che ci mette di fronte a tematiche spesso bistrattate. E ti insegna che del sesso non ci si deve vergognare.

Ti insegna ad abbandonare il dolore

C’è un velo che avvolge la protagonista di Fleabag sin dalla prima stagione. Un episodio che l’ha segnata nel profondo e che continua a influenzare ogni singolo attimo della sua vita. La donna, che in passato ha vissuto la perdita della madre, nella serie si trascina dietro il profondo dolore per la morte della sua migliore amica Boo. Un suicidio del quale si sente responsabile, che non molla la presa sulla sua anima.

Ci dice tanto sul modo in cui noi donne affrontiamo il dolore. Fleabag lo vive in una maniera molto personale, lo camuffa a suon di battute e incontri con uomini che a malapena conosce. Ma nel corso degli episodi pian piano si libera da questa zavorra. E, in fondo, te ne liberi anche tu da spettatrice senza nemmeno rendertene conto.

Affronta temi difficili in modo diretto

Una delle cifre vincenti di Fleabag è sicuramente la capacità di affrontare temi difficili e molto delicati con schiettezza, senza troppi giri di parole né tanto meno indorando la pillola. Temi come il divorzio, l’aborto spontaneo, l’ateismo, il suicidio, persino l’attrazione nei confronti di un prete costellano il plot di Fleabag con una naturalezza a tratti disarmante. E ti aiuta a guardarli sotto un’altra luce.

Fleabag e il femminismo

Fleabag è una dark comedy intrisa di femminismo a sua insaputa. Per intenderci, sono tanti i film e le serie tv che si dichiarano apertamente femministi ma che – di fatto – dimostrano ben poco. Fleabag non ha la minima pretesa di esserlo ma in modo del tutto naturale lo è. Anzi aggiunge anche un pizzico di sana critica nei confronti di un femminismo spesso edulcorato o che si ripete in loop seguendo sempre gli stessi schemi e temi.

Fleabag è una donna libera, che non ha la minima paura di essere ciò che è, nel bene come nel male. E il femminismo del personaggio emerge proprio dal fatto che non intende nascondere le proprie debolezze. La trama di Fleabag ruota intorno a una donna irriverente, spregiudicata, cinica e persino irritante in certi casi. O che semplicemente appare così se paragonata agli schemi sociali in cui le donne si ritrovano (ancora) ingabbiate.

La serie ha vinto tantissimi premi

Uno dei motivi per vedere Fleabag è la abnorme quantità di premi che ha vinto. La serie è uscita nel 2016 ed è stata prodotta dalla Two Brothers Pictures per il canale digitale BBC Three, in co-produzione con Amazon Studios. Infatti è stata trasmessa in streaming proprio sulla piattaforma Amazon Prime Video (dove è tuttora disponibile). Fleabag ha vinto talmente tanti premi che è difficile tenerne il conto: Primetime Emmy Awards, Golden Globe, Screen Actor Guild Awards, Satellite Awards e molti altri.

La meravigliosa Phoebe Waller-Bridge

Sono tanti i motivi (validissimi) per vedere Fleabag, ma ce n’è uno che li supera tutti: la splendida protagonista. Phoebe Waller-Bridge è l’anima della serie, non semplicemente l’interprete del ruolo principale. La sceneggiatura si basa su un monologo scritto dall’attrice per il teatro e che è stato premiato al Fringe Festival. Phoebe Waller-Bridge ha un talento eccezionale e riesce a trasformare in oro qualunque cosa tocchi, come una moderna “regina Mida”.

Alla Waller-Bridge si deve un’interpretazione che ormai fa scuola. La sua Fleabag è una donna tanto semplice quanto complessa, piena di difetti e di debolezze ma forte proprio del suo essere naturale e spontanea. Grazie a Phoebe Waller-Bridge hai la possibilità di farti una nuova amica in soli dodici episodi.

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