Come vestirsi a strati

  • 26 09 2023

Quando iniziamo ad affacciarci alla bella stagione, ma il freddo e la pioggia sono ancora in agguato, ecco che arriva la strategia del look a cipolla. Le regole da seguire per essere sempre impeccabile

Oggi il tempo è incerto e non sai che cosa indossare? Scegli il look a cipolla! Come raccomandavano mamme e nonne, vestirsi a strati è un ottimo consiglio, tanto più ora che… “non ci sono più le mezze stagioni!”.  La strategia del look a cipolla è semplice e d’effetto: può diventare un vero e proprio stile. Ecco qualche dritta utile.

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Cosa vuol dire vestirsi a strati?

Partiamo dalle basi: cosa vuol dire vestirsi a strati? Il look a cipolla consiste nell’indossare più capi, uno sopra l’altro. Questa tipologia di abbigliamento ‘flessibile’, molto importante soprattutto nelle zone più fredde, consente di adattarsi agli eventuali cambiamenti atmosferici e di temperatura, senza però condizionare le attività che vogliamo svolgere. Il primo strato, quello più a contatto con la pelle, può essere una T-shirt o una maglia a maniche lunghe, a seconda della stagione, e ha la funzione di trasferire il sudore verso l’esterno, per mantenere il corpo asciutto. Il secondo, invece, deve trattenere il caldo, per mantenere il corpo a una giusta temperatura, e va indossato solo quando fa freddo. Infine, lo strato più esterno, solitamente impermeabile, ha il compito di proteggere da eventuale pioggia o vento.

Vestirsi a strati, i vantaggi

Lo stile di vita e le abitazioni hanno visto un grande cambiamento negli ultimi cinquant’anni. Trascorriamo più tempo fuori casa e di frequente gli ambienti sono luoghi chiusi, molto caldi anche durante l’inverno. Per questo, anche nel pieno della stagione fredda indossare una T-shirt o una maglia leggera sotto la giacca può essere la salvezza, soprattutto se passiamo molto tempo sul posto di lavoro, a scuola o in biblioteca, dove solitamente il clima sfiora l’estate d’inverno e diventa… autunnale in estate a causa dei condizionatori accesi.

Launchmetrics/Spotlight
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Vestirsi a cipolla: le regole d’oro

Il principio base del vestirsi a strati è una regola semplice: dal più leggero al più pesante, ecco l’ordine del capo giusto da indossare. Quindi sì a magliette, anche leggerissime, che all’occorrenza possono diventare perfette nei luoghi più caldi. Anche d’inverno, infatti, potresti rischiare di morire di caldo in ufficio. Lo stesso vale per i bambini a scuola: meglio prevedere una t-shirt di cotone, perfetta per ogni occasione.

Il secondo consiglio utile? Abbina i colori e gioca con gli accostamenti capaci di interagire fra loro: valorizzerà l’insieme. Lasciar intravedere una maglia può essere una scelta di stile, unica avvertenza: scegli ciò che aiuta a rendere allungata ed aggraziata la tua figura. Per evitare l’effetto goffo punta sugli opposti, per esempio il maxi cardigan andrà d’accordo con un paio di jeans modello skinny o i leggings, comodi e capaci di sottolineare le gambe.

Maglia della salute: c’è chi la odia e chi non potrebbe farne a meno. A prescindere che tu faccia o no parte del club degli appassionati tieni conto semplicemente del fatto che il capo a contatto con la pelle deve poter essere mostrato, nel caso servisse… altrimenti addio al concetto base dietro al vestirsi a strati! A volte per la fretta indossiamo una maglietta che mai e poi mai vorremmo mostrare in pubblico, ma che senso ha? Scegli qualcosa che ti stia bene anche da solo. Meglio evitare canotte troppo scollate o sformate: ok per dormire, ma in ufficio sono decisamente da bocciare.

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Tessuti caldi vs tessuti freschi

Lana, cachemire o tessuti tecnici possono essere un’ottima scelta e non solo d’inverno. In primavera basta un’occhiata di sole per aver voglia di lasciare in libertà gambe e braccia, tuttavia passata l’ora più calda, di solito fra mezzogiorno e le tre del pomeriggio, si rischia di avere freddo.

Stessa cosa vale per i percorsi del mattino o dopo il tramonto: certe volte c’è proprio bisogno di qualcosa di caldo da indossare quando serve e togliere in fretta. Abbinare un capo fra i più caldi, come la lana, a una camicia leggerissima in seta o una maglietta di cotone è una buona strategia se sei abituata a dover alternare di colpo freddo intenso e ambienti molto caldi. Il maglione se scelto con l’occhio giusto farà le veci del cappotto. In questo modo con un unico capo ne avrai due, da mettere o togliere a seconda dell’esigenza.

Vestirsi a strati in primavera

Maglietta o camicia, felpa o maglioncino, infine sopra il cappotto: di solito questi sono i tre capi principali previsti dal look a cipolla. Meglio evitare di esagerare con gli strati. In primavera, quando le temperature salgono, ma le giornate di pioggia sono dietro l’angolo puoi pensare di sostituire il cappotto con l’impermeabile, un trench dal sapore intramontabile.

Il capo che può fare la differenza? Il dolcevita: caldo, avvolgente, di classe. In generale, opta per tessuti traspiranti e naturali, soprattutto a contatto con l’epidermide. Infine, non dimenticare le estremità, che rischiano il colpo d’aria: testa e piedi hanno bisogno di stare al caldo. Infine, non dimenticare il potere di sciarpe e foulard. Se scelta di un modello ampio, la sciarpa potrà perfino trasformarsi in una morbida mantella con cui avvolgersi in caso di vento e maltempo.

Come vestirsi a strati in inverno

Vestirsi a strati in inverno è fondamentale per proteggersi dal freddo e dagli sbalzi di temperatura. Un esempio? Quando si esce di casa la mattina le temperature sono glaciali; poi però, sui mezzi o in ufficio, il riscaldamento è così alto da farci avvertire una sensazione di eccessivo calore, fino a sudare. In questi casi, avere un abbigliamento a cipolla è una manna dal cielo. Ma senza esagerare: il massimo consentito è tre strati, cercando di abbinare i colori e i tessuti. E ricordandosi poi di partire sempre dallo strato più leggero fino a quello più pesante da mettere all’esterno. Bisogna poi cercare di non risultare ‘appesantiti’: al posto di maglioni e T-shirt informi è meglio optare per bluse, giacche e pantaloni che calzino a pennello e che slancino la silhouette. 

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Come vestirsi a strati in montagna

In montagna vestirsi a strati è d’obbligo. Ma il classico look a cipolla non è sufficiente. Per resistere al freddo e agli sbalzi di temperatura che spesso si verificano ad alta quota, infatti, è necessario ricorrere ai vestiti termici, intimo compreso. Il primo strato, quindi, deve essere una maglietta termica e per il secondo bisogna optare per una giacca in pile o un pullover. Infine, per il terzo strato è consigliabile indossare una giacca pesante, tipo quelle utilizzate sulle piste da sci, durante la stagione invernale, mentre in estate può bastare una giacca in piuma o un K-way.

Come vestirsi a strati in modo originale

L’abbigliamento a strati può risultare talvolta noioso e spento. Per questo motivo è importante cercare di renderlo originale, optando innanzitutto per un tocco di colore: scegliere per toni scuri per tutti e tre gli strati è una mossa sbagliata. Meglio alternare i colori, in modo che si abbinino, scegliendo anche toni più chiari e vivaci. Un modo per movimentare il look è giocare con gli accessori: l’abbigliamento a cipolla può appesantire la silhouette; indossare una cintura, per esempio, aiuta a slanciare e a ‘nascondere’ meglio gli strati. Lasciare scoperta una linea di pelle, in prossimità della scollatura, darà un tocco in più al look: il ‘vedo non vedo’ è sempre un’ottima scelta per alleggerire l’outfit.

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