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I CNMI Sustainable Fashion Awards hanno chiuso la Milano Fashion Week

Lo scorso 24 settembre si sono tenuti i CNMI Sustainable Fashion Awards, l'iniziativa che celebra i protagonisti della moda italiana e internazionale e il loro impegno per la sostenibilità

Anche quest’anno l’evento conclusivo della Milan Fashion Week è stata la cerimonia di premiazione dei CNMI Sustainable Fashion Awards. L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra la Camera Nazionale della Moda Italiana, la Ethical Fashion Initiative (EFI) dell’Agenzia della Nazioni Unite ITC e la Ellen MacArthur Foundation, con il supporto del Comune di Milano. L’obiettivo è premiare chi ha fatto la differenza per una moda più sostenibile.

CNMI Sustainable Fashion Awards: arte e sostenibilità

Il simbolo della manifestazione è il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto, che rappresenta la fusione tra due paradisi. Nel primo, gli esseri umani e la natura sono un tutt’uno; nel secondo, l’intelligenza umana ha sviluppato un ecosistema artificiale. L’opera vuole essere un monito a prendersi cura del pianeta in cui abitiamo, unico modo per non dover rinunciare alle meraviglie che offre.

L’arte nella sua accezione politica e divulgativa è a tutti gli effetti protagonista dell’evento: i premi consistevano infatti in riproduzioni della Venere degli Stracci, opera iconica dell’arte contemporanea personalizzata ad hoc. Non solo; molti protagonisti del mondo dell’arte e della cultura italiana hanno partecipato come presentatori e ospiti durante la cerimonia: dagli italiani Marco Mengoni ed Elodie agli internazionali come Jessica Chastain, Jeremy Strong e Julianne Moore.

Come da tradizione, la serata è iniziata in Piazza Scala, allestita quest’anno con i fondali dismessi del Teatro alla Scala sulla base di un progetto creativo di Villa Eugénie. A contrasto, il palco del teatro si è presentato decostruito al fine di mostrare a tutti i partecipanti la sua meraviglia messa a nudo. Il messaggio è sottile, ma chiaro: di un evento, dopo la conclusione, dovrebbero rimanere solo i ricordi.

La cerimonia di premiazione

Nel corso della serata sono stati consegnati 11 premi, da quelli inerenti all’impegno dei brand in specifici ambiti (come il “Biodiversity & Water Award”) a quelli che valorizzano di più la qualità nella produzione (come il “Craft & Italian Artisanship Award”). I più ambiti, però, sono – come ogni anno – il “The Visionary Award” e il “The Humanitarian Awards for Equity and inclusivity”. Il primo è stato assegnato a Edward Enninful (direttore del British Vogue) dalla top model Adut Akech Bior. La vincitrice del secondo è Donatella Versace, che ha ricevuto la sua Venere da Marco Mengoni in un’esplosione di applausi.

L’”Ellen Macarthur Foundation Award for Circular Economy” ha debuttato proprio in quest’edizione e ha come obiettivo quello di celebrare chi mette al centro della creazione e produzione i principi dell’economia circolare. Assegnato a Gucci per il “Denim Project”, in cui il marchio si è posto l’obiettivo di integrare nelle sue collezioni la tela di cotone proveniente da agricoltura rigenerativa dell’azienda agricola spagnola Algosur, certificata da Regenagri, e di combinarlo con fibre post-consumo riciclate, raccolte e rigenerate in Italia.

CNMI Sustainable Fashion Awards per le nuove generazioni

Least but not least, anche i giovani talenti hanno avuto l’opportunità di splendere durante la cerimonia grazie al “The Education of Excellence Award” e al “Bicester Collection Award for Emerging Designers”.

Il primo mira a celebrare l’impegno nella scoperta di giovani talenti e volontà di insegnare loro le tradizioni e il lavoro di qualità. È stato assegnato a Pierpaolo Piccioli, Direttore Creativo della maison Valentino che negli ultimi anni ha reso le nuove generazioni protagoniste e ha fondato nel 2015 la “Bottega dell’Arte”, una scuola in cui il know-how della maison viene condiviso con i giovani più promettenti.

Il secondo premia invece i brand emergenti ed è stato assegnato a Priya Ahluwalia e al suo omonimo brand che ha debuttato nel 2018 e risente delle origini indiano-nigeriane della stilista nonché del suo importante legame con la città di Londra. Tutte queste influenze permettono al marchio di celebrare la bellezza con un design consapevole, promuovendo al contempo valori fondamentali quali uguaglianza, diversità culturale e sostenibilità.

La Gallery del Red Carpet

Rose Villain
Sustainable Fashion Awards
Paola Turani
Anna Dello Russo
Sustainable Fashion Awards
Sabrina Impacciatore
Sustainable Fashion Awards
Mattia Stanga
Jeremy Strong
Beatrice Valli
Sustainable Fashion Awards
Drusilla Foer
Sustainable Fashion Awards
Elodie e Pierpaolo Piccioli
Sustainable Fashion Awards
Marco Mengoni
Charity Dago
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