Libri distopici

5 libri distopici sulle donne che ci ricordano la nostra forza

Il genere distopico può avere molte facce. Una delle più interessanti è quella che mette in luce il lato femminile e il modo in cui le donne sanno essere forti e determinate in tutte le circostanze. Vediamo insieme quali sono i 5 titoli che non devi assolutamente lasciarti scappare

La scelta dei libri distopici da leggere non è semplice, soprattutto se conosci preventivamente cosa ti aspetta. Devi essere pronta a vivere una realtà di cui mai e poi mai vorresti far parte, neanche nei tuoi sogni peggiori, ma puoi anche trarre il giusto insegnamento da questo mondo costruito sull’assurdo.

Ed è per questo che il ruolo della donna diventa così importante nel mondo della fantasy. È qui che si esprime la nostra forza in tutte le sue sfaccettature, persino nelle situazioni più assurde. Talvolta si tratta di racconti scioccanti, al limite del credibile, ma è da quello che ci sembra così lontano che possiamo trarre una lezione. Vediamo insieme quali sono i 5 libri distopici che esprimono al massimo il potere femminile.

Il racconto dell’ancella, Margaret Atwood (1988)

Gli Stati Uniti sono sotto regime totalitario, piegato dalle conseguenze delle radiazioni atomiche. Il corpo della donna è qui sfruttato per il solo scopo della riproduzione, per soddisfare i desideri e gli obiettivi della Repubblica di Galaad. La discendenza di un’élite dominante è il primo e solo scopo di questo regime monoteocratico di estrazione biblica.

L’unica vera forza di questa società sono le ancelle, uniche creature in grado di garantire la prosecuzione della specie poiché non toccate dalle conseguenze delle radiazioni nucleari. E, grazie a questa consapevolezza e alla loro determinazione, che inizierà la ribellione. Questo romanzo, uno dei grandi classici della distopia al femminile, mette in evidenza le contraddizioni di una società eccessivamente puritana che fonda le sue regole sull’intreccio brutale tra sessualità e politica, con una profonda critica – neanche troppo celata – sui tabù istituzionali.

Hunger Games, Suzanne Collins (2008)

Il romanzo è ambientato in uno scenario post apocalittico e immerso in un regime totalitario che intende sopprimere i tentativi di ribellione attraverso degli insoliti reality show composti da sole due persone: un ragazzo e una ragazza, i cosiddetti “tributi”.

Il potere di Katniss, protagonista della storia, è predominante già dal primo libro, quando decide di prendere il posto di sua sorella Primrose, scelta come “tributo”. Sa di avere ben poche possibilità di sopravvivere ma sa che questo è quello che deve fare per il bene della sua famiglia. Katniss incarna i valori più alti di solidarietà, rispetto ed empatia che si fondono in un mix esplosivo di istinto di sopravvivenza e determinazione, messi continuamente alla prova ma mai scalfiti dalle circostanze.

La Ragazza Meccanica, Paolo Gacigalupi (2009)

L’autore di origini italiane tratta temi di grande attualità, andando a toccare la crisi climatica che sta invadendo il mondo, anche il suo mondo, fatto di automi e di ragazze robot costruite per soddisfare i più bassi appetiti della popolazione. Emiko, questo il nome della protagonista, è oggetto di angherie e soprusi, vissuti persino durante la sua “costruzione”. La sua pelle perfetta è infatti priva di qualsiasi sfogo, condizione che la porta spesso a rischiare di morire.

Nonostante questa sua natura così poco umana, Emiko trova la forza di affrancarsi dalla sua condizione e inizia a reagire a tutta la violenza e a tutti i soprusi che ha vissuto durante la sua vita. La sua battaglia è impari poiché combatte contro un avversario troppo forte e malvagio, ma la libertà vale più di tutto.

Ragazze Elettriche, Naomi Elderman (2016)

Considerato come l’erede de Il Racconto dell’Ancella, il romanzo si basa su un controverso scambio epistolare tra Neil Adam Armon e Naomi. Il primo è ansioso di proporre il suo romanzo, ma i dubbi sulla trama sono troppo, soprattutto perché propone un mondo interamente dominato dagli uomini.

Nella realtà distopica di Ragazze Elettriche, sono le donne a essere padrone della Terra, che hanno conquistato attraverso il loro potere di emettere scosse elettriche. La loro dote possiede però una doppia faccia, non sempre benevola ma di quelle tipiche di ogni regime totalitario. La discriminazione sessuale è qui capovolta: le donne sono violente, distruggono e uccidono gli uomini, che diventano le vittime di genere di cui la società non ha intenzione di occuparsi.

Un mondo di donne, Lauren Beukes (2021)

Lo scenario è quello di tutti i romanzi distopici che si rispettino: apocalittico. Nella trama proposta dalla Beukes, la maggior parte degli uomini è perita durante la pandemia Manfall. La malattia non ha colpito le donne, che ora sono a capo del mondo e mandano avanti tutti i governi del globo.

Il mondo non è però migliorato, poiché se il potere è nelle mani sbagliate diventa sempre un’arma dalla quale è necessario difendersi, spesso con grandi difficoltà. Gli uomini rimasti diventano della cavie, messe a disposizione dei potenti che vogliono capire quale sia il segreto della loro immunità.

Il ruolo di Cole diventa quindi fondamentale. Il suo scopo è quello di proteggere il figlio dodicenne Miles dall’insensata sperimentazione di massa, obbligandolo a vestirsi come una ragazza. In un mondo di donne, è quindi ancora una donna a cambiare il corso delle cose, usando il suo amore come scudo per proteggere tutti quelli che le stanno intorno.

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