Le macchie di frutta sono tra le più ostinate da rimuovere soprattutto se sono già vecchie. Capita molto spesso di macchiarsi un maglione, una camicia, un pantalone, ma anche un divano, una sedia o un tavolo, anche le superfici come il legno ad esempio, essendo molto permeabili, non sono immuni dalle macchie, ma non disperate, infatti esistono dei piccoli ed efficaci rimedi per eliminarle, vediamo insieme come togliere le macchie di frutta.
Come togliere le macchie di frutta con la carta assorbente
Occorrente:
- Carta assorbente
- Sale
- Borotalco
Le macchie di frutta di solito sono legate alla polpa che cade mentre mangiamo, o al succo che cola. Il primo fattore importante per la rimozione delle macchie è l’azione rapida, perché si deve impedire alla macchia di attecchire in profondità nelle fibre. A seconda della consistenza della polpa che ha macchiatosi deve tamponare immediatamente con un pezzetto di carta assorbente o anche un semplice fazzolettino per limitare la parte umida.
Minore è la quantità del liquido, minore è la possibilità che la macchia si allarghi per capillarità e scenda in profondità nelle fibre. Il passo successivo, quando si è eliminata la parte più mobile della polpa è quella di asportare il più possibile del pigmento utilizzando un panno inumidito, cercando di non allargare la macchia per non peggiorare la situazione, agendo con un modo circolare lento, e cambiando spesso tovagliolo se la macchia è grande.
In alcuni casi si può anche tamponare con il sale o il borotalco se li abbiamo sotto mano. A questo punto si inizia la vera e propria fase di rimozione della macchia con il sapone e gli altri prodotti, che si affronta in maniera differente a seconda che si tratti di una macchia da frutta scura e succosa oppure chiara.
Togliere le macchie di frutta con sale e limone
Occorrente:
- Limone
- Sale
Un primo rimedio cosiddetto “della nonna” molto utilizzato per indumenti di cotone e sintetici consiste nel mettere in un recipiente un cucchiaino di sale fino e del succo di limone, mescolare bene fino a far sciogliere il sale, poi immergere un panno di cotone e strofinare con cura sulla macchia da rimuovere, quindi lavare in lavatrice.
Con l’aiuto del Sapone Marsiglia
La frutta chiara come le mele, le pere oppure le banane e simili si tratta in maniera abbastanza facile, perché non macchia molto essendo spesso poco succosa e lasciando comunque aloni chiari. Se si tratta di una macchia fresca, nel caso peggiore cioè senza trattamento, resterà solo un alone, quindi per pulirla via serve un po’ di sapone di Marsiglia da applicare inumidito direttamente sul punto interessato.
Il sapone deve essere strofinato abbastanza a lungo per esser e sicure che penetri nelle fibre ed in profondità. Se il tessuto interessato dal succo della frutta è particolarmente chiaro, si può usare anche un po’ di candeggina o di ammoniaca molto diluite per rimuovere l’alone della macchia, badando però che minore sarà la diluizione maggiore sarà il residuo di sporco rimasto, mentre se si usa il detersivo puro si rischia di decolorare eccessivamente la stoffa facendo un danno ben peggiore della macchia che abbiamo tentato di togliere. In ogni caso a trattamento effettuato si deve risciacquare abbondantemente in acqua, meglio se tiepida oppure calda, a seconda di quanto il capo è delicato, per fare in modo di eliminare il più possibile le tracce della candeggina.
Come togliere le macchie di frutta dai vestiti con latte o acqua ossigenata
Occorrente:
- Latte o acqua ossigenata
- Sapone Marsiglia
- Carta assorbente
Le macchie dovute alla polpa o peggio al succo della frutta scura come i ribes, le susine e le fragole, per esempio, sono molto più complicate da trattare, perché il pigmento presente è maggiore per quantità, più scuro e più tenace. Il primo passo da compiere consiste sempre nel tamponamento della parte interessata con un panno leggermente inumidito, a cui segue un tamponamento con un tovagliolo intriso di latte oppure con acqua ossigenata che rimuove e discioglie in parte la macchia e successivamente dell’applicazione del sapone di Marsiglia sfregando per bene per eliminare il più possibile del pigmento.
Una volta sciacquato ogni residuo di sapone, se dovesse restare un alone si può provvedere all’uso di un tampone con alcool denaturato a 90° oppure di glicerolo e al successivo risciacquo con sapone neutro per eliminare gli aloni che eventualmente fossero rimasti. Nel caso delle macchie scure, purtroppo possono anche servire lavaggi ad alta temperatura e l’uso dell’ammoniaca che inevitabilmente danneggiano la qualità del colore del tessuto ed è quindi il caso di decidere che cosa sia peggio fra l’alone e il cambiamento del colore.
Glicerina e alcol etilico
Un altro metodo da provare consiste nel trattare il capo con la glicerina, strofinando direttamente sulla macchia per poi tamponare con un batuffolo di cotone o un panno intriso di alcol etilico per poi proseguire il lavaggio in lavatrice.
Rimedi diversi per ogni tessuto
Come accennato ogni tipo di tessuto o superficie richiede un trattamento diverso, i capi fibre naturali come canapa e lino ad esempio si trattano versando direttamente sulla macchia acqua, ammoniaca ed acqua ossigenata (o qualche goccia di candeggina ed acqua) e si sfrega energicamente con le mani prima di passare al lavaggio. La lana invece va trattata con il succo di limone o il latte bollente, la seta con alcol etilico o con la trielina ( quest’ ultima va bene anche per sedie e divani). Un tavolo o un mobile di legno macchiato con la frutta va trattato con l’ olio di lino.