Cellulare cibo foto

Per dimagrire mi affido alle app

Le app offrono menu e programmi per mangiare light. Ma funzionano veramente? Ne abbiamo valutate quattro con l’aiuto di una nutrizionista. Risultato: ognuna ha un aspetto positivo ma nessuna è in grado di fornirti una dieta davvero su misura

Scarica l’app e dimagrirai? Sicuramente le applicazioni dedicate all’alimentazione ci facilitano la vita, aiutandoci a perdere peso, a leggere le etichette, a scegliere cibi sani, insomma a nutrirci meglio.

«Sono utili, perché permettono di monitorare ciò che mangiamo, una specie di diario alimentare digitale che ci rende consapevoli di cosa e quanto portiamo in tavola. È un primo passo se intendi perdere peso. Tuttavia, essendo basate su algoritmi e valori standard (la maggior parte su un computo numerico delle calorie introdotte), non possono di certo definirsi diete su misura, anche se lo fanno credere, poiché chiedono di inserire i tuoi parametri, come il peso, l’altezza e l’attività fisica. Di certo non sostituiscono la visita da un nutrizionista, che tiene conto dello stato di salute e dei bisogni emotivi che ti hanno portato a prendere peso».

Tra le app più in voga ne abbiamo scelte quattro, provate e valutate dalla nutrizionista Costanza Stocchi.

OPLÀ: aiuta a fare la spesa

Sviluppata da un team di dietologi e nutrizionisti italiani, è l’ideale se ti riproponi di acquistare cibi più sani, ma poi ti perdi nella lettura delle etichette. Inquadrando il codice a barre di un prodotto (oggi il database ne conta 30.000), un punteggio da 1 a 10 ti spiega in modo intuitivo i valori nutrizionali in base alla quantità di zuccheri, grassi saturi e sale, consiglia la frequenza coin cui consumarlo e indica l’eventuale presenza di ingredienti da cui stare alla larga. Puoi anche personalizzarla, segnalando eventuali intolleranze o la necessità di introdurre meno grassi e meno zuccheri. Se un certo cibo è da bollino rosso, ti suggerisce un’alternativa più sana.
Il parere della nutrizionista: il punteggio è utile, ma attenta ai falsi allarmismi. Nei cibi gluten free, per esempio, sono presenti spesso stabilizzanti naturali, mentre in quelli vegani si trovano spesso antiossidanti naturali, ma nessuno è dannoso per l’organismo se non in enormi quantità.

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MELAROSSA: propone ricette per perdere peso

È un altro grande successo italiano: approvata dalla Società di scienza dell’alimentazione, si ispira ai principi della dieta mediterranea e propone piani personalizzati per perdere peso: imposti peso e altezza, ore di sonno ed esercizio fisico, le tue preferenze alimentari (se onnivora o vegetariana). Indichi anche due cibi che non ti piacciono e con tutte queste informazioni l’app programma una menu settimanale, completo di lista della spesa e ricette.
Il parere della nutrizionista: può essere utile per chi già mangia bene e vuole variare la propria alimentazione provando piatti ricchi di verdure, poveri di grassi e zuccheri ma non può essere considerata un’alternativa alla visita da un nutrizionista. I parametri che puoi impostare sono pochi. I piani forniti sono piuttosto standard e, sebbene possa anche essere efficace perché monitori i pasti e quindi mangi meno del solito, non tiene conto del tuo stato di salute, della qualità del tuo peso (se si tratta di muscoli o grasso) e del tuo metabolismo.

Dopo un anno, solo il 20% di chi ha seguito una dieta riesce a mantenere il peso e, passati i 5 anni, oltre l’80% pesa più di prima. Il motivo? A poco a poco si torna alle vecchie abitudini alimentari

MY FITNESS PAL: si concentra sulle calorie

Nata negli Usa, è la prima e più scaricata delle app di self-tracking (su Instagram ha circa 2 milioni e mezzo di post). Si tratta di un gigantesco database di alimenti (oltre 11 milioni di cibi) grazie a cui puoi controllare il tuo introito calorico e quello che bruci con l’attività fisica.
Il parere della nutrizionista: oltre a focalizzare tutta l’attenzione sul conteggio delle calorie, ha un altro grande limite, sei tu a impostare l’obiettivo di peso. Le dici entro quando vuoi perdere i chili di troppo e l’algoritmo calcola quante calorie introdurre. Così però rischi di ritrovarti con una dieta da fame e l’obiettivo rischia di diventare irraggiungibile. Oppure puoi proseguire per mesi con una dieta poco salutare, che può aprire la strada ai disturbi alimentari. Un aspetto positivo da sottolineare è il legame tra dieta e movimento, non a caso il claim è: “il fitness inizia da ciò che mangi”. In genere le app di food tracking trascurano il fatto che, per perdere peso, non basta controllare il cibo ma occorre anche muoversi.

LIFESUM: dà piatti ispirati alle diete più in voga

È un’app americana di grande successo: imposti i parametri base, le preferenze alimentari e ti fornisce un menu settimanale dettagliato con piatti e ricette ispirati ai principi delle diete più in voga, dalla mediterranea alla ketogenica, dalla paleo al digiuno intermittente fino a quella vegan.
Il parere della nutrizionista: puoi salvare le tue ricette, calcolando i valori nutrizionali e le calorie delle singole porzioni. E questo ti serve, per esempio, preparando un dolce, per sapere quanto zucchero c’è in una fetta. Tuttavia non ti educa a mangiare diversamente, che sarebbe il vero obiettivo se vuoi mantenere a lungo il peso raggiunto.

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