Protagonista della miniserie Dietro ai suoi occhi

5 libri in cui niente è davvero come sembra

Se ami il thriller e i colpi di scena anche in letteratura, dovresti leggere questi libri in cui niente è davvero come sembra.

In estate si ha più tempo per leggere; se ami i thriller, ci sono alcuni libri in cui niente è davvero come sembra.
Nella letteratura del genere giallo (cioè crime, come alcune serie che non dovresti perderti), ci sono tanti romanzi che hanno fatto parlare di sé.
Tra i titoli più recenti e le novità dell’anno (da metterti in valigia), questi sono i titoli più stuzzicanti.

Dietro ai suoi occhi

Forse il titolo Dietro ai suoi occhi ti ricorda una miniserie uscita su Netflix lo scorso febbraio. Di fatto, però, è anche il titolo ideale per cominciare la nostra selezione di libri in cui niente è davvero come sembra.
Si tratta del primo thriller psicologico di Sarah Pinborough e che ne ha decretato il successo internazionale. Adesso Sarah Pinborough, apprezzata perfino dal “maestro del terrore” Stephen King, è considerata a sua volta la nuova maestra anglosassone del thriller psicologico.

Il romanzo Dietro ai suoi occhi (Behind her eyes è il titolo originale) , infatti, è stato in Inghilterra all’inizio del 2017 è ha scalato le classifiche dei libri più venduti, raggiungendo il primo posto nella classifica del Sunday Times. Pubblicato in seguito in venticinque Paesi (in Italia da Piemme), è diventato un bestseller anche negli Stati Uniti, stuzzicando così l’attenzione di Netflix, che ne ha prodotto la miniserie.

La trama

Louise vorrebbe dire ad Adele tutta la verità, anche se si sono appena conosciute e anche se Adele le sembra una donna così fragile, tormentata com’è dall’insonnia e dalla solitudine. Louise vorrebbe dirle che quella sera, al bar, quando è entrato quell’uomo, lei ha provato qualcosa che, nella sua vita di madre single, non provava da tempo. Vorrebbe dire ad Adele che le dispiace di averlo baciato: non poteva sapere che quell’uomo era suo marito. Anche Adele ha i suoi segreti: non fa parola della nuova amica con David e nasconde a Louise ciò che accade quando, nella loro splendida casa nel cuore di Londra, lei e il marito sono finalmente soli dietro porte chiuse. Così come ogni giorno, da anni, Adele nasconde a tutti quello che accade nella sua mente. Là dove nessuno può spiarla. Perché tante bugie, si chiede Louise? Divisa tra il suo fascinoso amante e la nuova, bellissima amica, soffocata dal castello di menzogne che lei stessa ha costruito, Louise dovrà trovare il coraggio di guardare dentro il matrimonio di Adele e David. Sapendo che le verità più spaventose si annidano nella mente, dietro quegli occhi che Adele, insonne, non chiude mai.

I buoni vicini

È un caso, ma anche l’autrice di questo titolo tra i libri in cui niente è come sembra si chiama Sarah (come la precedente). Ma è, appunto, solo una coincidenza. I buoni vicini è scritto da Sarah Langan, scrittrice statunitense che ha esordito con il romanzo horror The Keeper (2006).

Dopo altri due romanzi, ha scritto I buoni vicini (SEM, 2021), piuttosto particolare. In generale, si tratta di un romanzo noir che racconta molte storie, ma è talmente denso e teso da sfiorare il genere thriller, per cui trova perfettamente spazio in questa selezione.

La trama

Benvenuti a Maple Street, un quartiere da cartolina alla periferia di Long Island, dove i genitori sono legati ai figli, al lavoro e a un’illusione di sicurezza in un mondo in rapida evoluzione. La normalità viene interrotta dall’arrivo di una nuova famiglia. È composta da Arlo Wilde, burbera rockstar molto diverso dagli altri papà, la moglie Gertie, con un passato da reginetta di bellezza, che si sente socialmente ostracizzata e alla deriva. Poi ci sono i figli: Julie, una coraggiosa e sfrontata preadolescente che impreca come un marinaio e suo fratello minore Larry.

La loro vicina di casa e “ape regina” di Maple Street, Rhea Schroeder, solitaria professoressa dal passato oscuro, accoglie Gertie e la famiglia nella comunità. Poi, durante una serata estiva piena di spritz, i nuovi “migliori amici” condividono troppo, e troppo presto.

Mentre le tensioni aumentano, una voragine si apre in un parco vicino a Maple Street e la figlia di Rhea, Shelly, cade nel precipizio. Sarà facile, a questo punto, scagliarsi contro i Wilde, i “diversi” in un mondo di uguali. All’improvviso, a valere è la parola di una madre contro l’altra, di un genitore contro l’altro nel “tribunale dell’opinione pubblica”, in un’apoteosi di ipocrisia e crudeltà che finisce nel sangue…

L’apparenza delle cose

Anche L’apparenza delle cose è un titolo Netflix, per la precisione è un film con Amanda Seyfried uscito sulla piattaforma streaming lo scorso 29 aprile. La pellicola, tuttavia, è l’adattamento cinematografico di un romanzo, intitolato appunto L’apparenza delle cose (Bollati Boringhieri, 2021) di Elizabeth Brundage, autrice di altri thriller.
Un po’ romanzo gothico, un po’ thriller psicologico, il romanzo è un noir di tensione che rientra perfettamente tra i titoli di libri in cui niente è davvero come sembra.

La trama

Un tardo pomeriggio d’inverno nello stato di New York, George Clare torna a casa e trova la moglie assassinata e la figlia di tre anni sola in camera sua. Da poco ha accettato un posto di insegnante di Storia dell’arte in un college locale, e si è trasferito con la famiglia in una fattoria che le voci di paese vogliono «stregata». Pochi anni prima, la dimora è stata al centro di un altro fatto di sangue, la morte di una coppia di agricoltori, che ha lasciato tre figli adolescenti. George diventa subito il sospettato numero uno. I suoi genitori tentano di salvarlo dalle accuse, mentre lo sceriffo cerca prove di colpevolezza. Nella cittadina si opta piuttosto per un intervento soprannaturale, che sembra confermato da strane apparizioni di oggetti, gelide folate di vento. Tre ragazzi orfani si ritrovano presto invischiati nel mistero, visto che l’omicidio è avvenuto in quella che era la loro vecchia casa d’infanzia.

Perdenti

Si intitola Perdenti – La prima indagine dell’avvocato Ligas (Piemme, 2021) il nuovo libro di Gianluca Ferraris. Si tratta di un romanzo incentrato sulle indagini dell’avvocato milanese Lorenzo Ligas sull’omicidio di un poliziotto. Tra agenti pronti a tutto pur di sbattere in galera il colpevole, piste dubbie e indiziati poco credibili, si muove il misterioso personaggio, in una Milano tutt’altro che ospitale. Più propriamente giallo, è un romanzo che per certi aspetti merita di entrare nella selezione di libri in cui niente è davvero come sembra.

La trama

Non c’è niente che l’avvocato milanese Lorenzo Ligas ami di più di un caso impossibile con un finale già scritto dagli inquirenti. Una sfida giocata sul filo del rasoio è tutto ciò che chiede in uno dei momenti peggiori della sua vita. Ligas è un eccellente professionista, ma ormai l’esistenza serena che gli pareva di avere di fronte si è irrimediabilmente ingarbugliata. Guardandosi indietro, si chiede come sia potuto cambiare. Dove sono finiti, il marito innamorato, lo studente brillante divenuto socio di uno studio legale avviato, il padre presente? Forse in fondo all’ultimo bicchiere che si è scolato o nell’ennesimo incontro su Tinder che lo ha lasciato ancora più solo. Ora, però, ha la possibilità di riscattarsi: difendere Jack Zero. Ex popstar e meteora della televisione italiana, cocainomane e colpevole ideale: la sua difesa per Ligas è un modo per dimostrare alla ex moglie e ai suoi soci, ma soprattutto a sé stesso, che vale ancora qualcosa.

Regina Rossa

Finalmente pubblicato in Italia Regina Rossa, un titolo che non può mancare tra i libri in cui niente è davvero come sembra. Si tratta del primo capitolo di una trilogia che da anni domina le classifiche spagnole da anni, scritta da Juan Gómez-Jurado, con protagonista Antonia Scott, la nuova regina del thriller spagnolo.

La trama

Antonia Scott è speciale: non è una poliziotta né una criminologa, non ha mai impugnato un’arma né portato un distintivo, eppure ha risolto dozzine di casi. Da tempo che non esce dalla sua soffitta a Lavapiés: dotata di un’intelligenza straordinaria, è stanca di vivere, poiché ciò che ha perso contava molto più di ciò che l’aspetta là fuori. L’ispettore di polizia di Bilbao Jon Gutiérrez, quarantatré anni, omosessuale, è nei guai. Su Internet circola un video scomodo. A farli conoscere è Mentor, la misteriosa figura a capo dell’unità spagnola di Regina Rossa: un programma segreto volto alla cattura di criminali di alto profilo in Europa.

Così, loro malgrado, Antonia e Jon si trovano a collaborare a un caso spinoso, sulla morte di Álvaro Trueba, figlio della presidentessa della banca più grande d’Europa, trovato morto in una villa immacolata con un calice pieno di sangue in mano. La stessa notte, anche Carla Ortiz, figlia di uno dei più ricchi imprenditori del mondo, è scomparsa. Entrambe le famiglie hanno ricevuto una telefonata da un uomo che dice di chiamarsi Ezequiel, ma non vogliono rivelare i dettagli della conversazione avuta con lui. Evidentemente, ci sono dei segreti così grandi da non poter essere sacrificati nemmeno in nome di un figlio. Chi è Ezequiel? Si tratta di uno psicopatico o dietro c’è qualcosa di più? Per Antonia e Jon scatta così una disperata corsa contro il tempo, tra false piste, pestate di piedi e trappole mortali, attraverso i meandri più oscuri di Madrid.

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