A Cervia Winni’s e LifeGate installano Seabin, il “cestino” che ripulisce il mare dalla plastica

È in grado di raccogliere dalle acque i rifiuti galleggianti, comprese le microplastiche e le microfibre. Winni's Naturel, la linea ecologica di prodotti per la cura della casa e della persona, contribuisce al progetto LifeGate PlasticLess®. E si impegna, come sempre, sul fronte della sostenibilità e della salvaguardia dell'ambiente

Ormai l’allarme plastica è all’ordine del giorno. Il rischio è che nel 2050 i mari ospitino più rifiuti plastici che pesci. Abbiamo già parlato del problema delle plastiche e microplastiche che si infiltrano dappertutto (e finiscono pure nei nostri piatti). 

I numeri della plastica

Qualche dato: ogni anno 8 milioni di tonnellate di plastica vanno a finire negli oceani, nel Mediterraneo ogni giorno ce ne vanno 731 tonnellate, di cui 90 solo nei mari italiani; nel 18% dei pesci ad alto valore commerciale pescati nel Mediterraneo, tra cui pesce spada e tonno, ci sono frammenti di microplastiche (studio Ispra – Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, svolto su 121 campioni di specie ad alto valore commerciale).

Winni’s e il progetto LifeGate PlasticLess®

Per contribuire a salvaguardare il nostro mare, Winni’s Naturel, la linea ecologica completa di prodotti per la cura della casa e della persona, ha deciso di appoggiare il progetto LifeGate PlasticLess® per istallare nel Porto Turistico di Cervia (RA) il dispositivo Seabin in grado di raccogliere dalle acque i rifiuti galleggianti comprese le microplastiche e le microfibre.

Come funziona il dispositivo Seabin

Il Seabin di LifeGate PlasticLess® è un cestino di raccolta dei rifiuti galleggianti in grado di catturare circa 1,5 kg di detriti al giorno, ovvero oltre 500 Kg di rifiuti all’anno (a seconda del meteo e dei volumi dei detriti), comprese le microplastiche da 5 a 2 mm di diametro e le microfibre da 0,3 mm.

Seabin, inoltre, può catturare anche molti rifiuti comuni che finiscono nei mari, come i mozziconi di sigaretta, purtroppo anch’essi molto presenti nelle nostre acque. Il dispositivo viene immerso nell’acqua con la parte superiore al livello della superficie. Grazie all’azione spontanea del vento, delle correnti e alla posizione strategica del Seabin, i detriti vengono convogliati direttamente all’interno del dispositivo. La pompa ad acqua, collegata alla base dell’unità, è capace di trattare 25.000 litri di acqua marina all’ora. I rifiuti vengono quindi catturatati nella borsa interna, mentre l’acqua scorre attraverso la pompa e torna in mare.

Può funzionare 24 ore al giorno, 7 giorni su 7 e quindi è in grado di rimuovere molto più spazzatura di una persona dotata di una rete per la raccolta. Sebbene il dispositivo non possa essere utilizzato in mare aperto, perché richiede il collegamento elettrico, risulta straordinariamente efficace in aree come i porti poiché sono “punti di accumulo”, in cui convergono la maggior parte dei rifiuti in mare.

Attualmente sono già in funzione dei Seabin in altre regioni italiane, tra le quali: Liguria, Lombardia, Veneto, Marche, Toscana, Lazio, Campania, Puglia, Sicilia, Sardegna ed Emilia Romagna.

Winni’s e l’impegno per un futuro ecosostenibile

“Winni’s da sempre crede e investe in un futuro ecosostenibile e quindi con slancio ed entusiasmo ha sposato questa iniziativa che, oltre all’intervento diretto realizzato nel porto, promuove anche un vero e proprio cambiamento culturale nei modelli produttivi e di consumo, riducendo l’utilizzo di plastica. Pratica che Winni’s ha già messo in atto da molti anni avendo introdotto l’utilizzo delle buste doypack (“ecoformati”), che permettono un minore utilizzo di plastica rispetto al flacone tradizionale fino al 75% in meno, oltre a mettere in campo altre pratiche virtuose all’insegna del rispetto dell’ambiente e delle persone, come ad esempio l’utilizzo di sola energia rinnovabile autoprodotta”: sono le parole di Maurizio Della Cuna, Presidente di Madel SpA, l’azienda di Cotignola (RA) che produce i prodotti Winni’s.


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Il dispositivo Seabin è in grado di raccogliere dalle acque i rifiuti galleggianti, comprese le microplastiche e le microfibre


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Ancora un’immagine del dispositivo Seabin installato nel porto di Cervia (RA)


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Rispetto dell’ambiente e prodotti ecologici

Maggiore rispetto dell’ambiente e prodotti più ecologici: nel 2029 saranno questi i fattori più determinanti per i consumatori. Sono stati presentati i risultati di una nuova ricerca Winni’s-Nextplora su quali saranno i comportamenti d’acquisto nei prossimi 10 anni nel settore dei detergenti per la casa e il bucato.

La ricerca è partita dall’analisi di quali sono i fattori che oggi influenzano maggiormente le scelte d’acquisto dei consumatori. Escludendo dalla rilevazione il fattore prezzo/promozione, efficacia (56%), profumo (37%) e formato/quantità (31%) sono i primi 3 elementi. Rilevante anche il tema ecologia: il 4° elemento citato come determinante la scelta è il rispetto dell’ambiente (24%).
Inoltre, il 54% degli intervistati indica almeno un elemento “green” tra i fattori che a oggi guidano le scelte d’acquisto dei consumatori.

I risultati della ricerca Winni’s-Nextplora

Dall’analisi dei dati raccolti è emerso anche che il 69% delle persone conosce almeno un’azienda di detersivi ecologici per piatti. Fra queste il primo brand è Winni’s (55%), che è noto anche facendo riferimento a tutti i marchi (eco e non eco): 6° posizione in assoluto.

Per quanto riguarda i detersivi ecologici per il bucato, invece, il 63% degli intervistati conosce almeno un’azienda del settore. Winni’s si conferma il brand più conosciuto nel segmento eco.

Qual è l’opinione dei consumatori in merito alle aziende che mostrano un impegno ambientale, etico e sociale? Circa 8 consumatori su 10 credono nell’utilità delle scelte sostenibili delle aziende per costruire un mondo più pulito domani. Chi già acquista prodotti eco ha un’opinione più positiva. Le persone tra i 18 e i 44 anni hanno un maggior livello di conoscenza e d’utilizzo dei detersivi ecologici.

Ecologia e futuro: come ci vediamo tra 10 anni

E tra 10 anni quali saranno, invece, i fattori che influenzeranno le scelte d’acquisto? Chiedendo alle persone di proiettarsi nel 2029 la situazione cambia: rispetto dell’ambiente (40%) ed ecologia del prodotto (36%) diventeranno i principali elementi considerati nel processo decisionale. Seguiti da efficacia (sempre 36%), confezione riciclabile (28%), naturale senza conservanti e coloranti (25%). Sale al 79% (dal 54%) la quota di intervistati che indica almeno un elemento “green” tra i fattori di influenza nella scelta.


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