Le App per scegliere l’Università

In Italia i corsi universitari sono 2700, molti nuovi. Ecco una panoramica sulle App di orientamento, alcune dedicate a singoli atenei, altre rivolte ai ragazzi a partire dai 16 anni, per verificare le proprie attitudini

Tempo di esami di Maturità, ma anche di orientamento. Le iscrizioni all’Università, infatti, si effettuano in genere tra settembre e novembre, dunque in molti – specie gli indecisi – si stanno informando su quale ateneo scegliere e soprattutto quali Facoltà e indirizzi. In Italia sono 2.370 i corsi di laurea triennali, ai quali si aggiungono i 324 magistrali a ciclo unico. In totale sono circa 2.700 lauree tra le quali non sempre è facile orientarsi, soprattutto perché molte Università stanno proponendo anche nuovi indirizzi di studio.

Ma se un tempo si decideva visitando fisicamente le sedi più vicine o “andando in trasferta”, oggi si può contare sui siti e soprattutto sulle App. Ce ne sono diverse, utilissime. Ve ne proponiamo alcune tra le più note.

Le App più utilizzate e famose

myAlmaOrienta: è progettata dall’Università di Bologna in collaborazione con gli studenti ed è pensata appositamente per offrire uno strumento prezioso nella scelta del percorso accademico più adatto. Si affianca alle Giornate dell’Orientamento e mira ad approfondire l’offerta formativa del multicampus dell’Alma Mater. Oltre a illustrare la disponibilità di corsi, informa sui servizi dell’ateneo come alloggi, sport, tasse, borse di studio, ecc. È disponibile su GooglePlay e App Store.

Socratically: con questa App è possibile seguire veri e propri corsi online, che si svolgono durante il fine settimana, per orientarsi tra l’offerta degli atenei. Nella prima parte il webinar presenta le Facoltà selezionate dallo studente, mentre nella seconda offre informazioni concrete sui reali sbocchi professionali che i corsi possono offrire. È rivolta a studenti dai 16 ai 19 anni, con grande attenzione anche al mondo del business. È previsto anche un Academic Challenge, una sfida sotto forma di compito e poi di gioco di ruolo nell’ambito di interesse scelto dello studente.

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OrientApp!: si tratta di una App con un approccio molto friendly, grazie anche al ricorso a un gufo come icona. Non appena scaricata, è possibile cimentarsi in un gioco utile a orientarsi nella scelta universitaria, che prevede anche la possibilità di scegliere una citazione preferita da 10 aree tematiche. È poi possibile condividere il risultato con altri amici tramite i social come Facebook e Twitter oppure via mail.

Usiena Orientati: è una delle prime App di orientamento ad essere stata creata e una delle più note. È gratuita e pensata appositamente per aiutare gli studenti a orientarsi tra le facoltà e i corsi presenti a Siena. È disponibile sia per Apple che per Android ed è divisa in 5 macroaree, visitabili dalla sezione “Orientati al tuo percorso”. Cliccando, invece, “Orientati a servizi, agevolazioni e opportunità” si possono ottenere informazioni su servizi e agevolazioni allo studio. Nello spazio “Orientati nella città”, invece, si possono scoprire luoghi importanti e simbolici, e attività di Siena.

OrientamentoUnipd: anche in questo caso si tratta di una App proposta da un singolo ateneo, quello di Padova. Offre la possibilità di navigare tra i contenuti dei vari corsi, anche in modalità off line; di ricevere notifiche istantanee su eventi o trovare altri partecipanti agli stessi corsi, ma anche – una volta iscritti all’ateneo – caricare immagini, file multimediali e di altro tipo.

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AppOrienta: il meccanismo di funzionamento passa anche in questo caso da una fase preliminare di domande e risposte per verificare le aree di interesse. I test sono formulati da un team di psicologici ed esperti del mercato del lavoro. Sviluppata inizialmente in Germania, la App è stata poi tradotta, aggiornata e adattata al sistema di istruzione e al contesto professionale italiano.

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Orientami: in questo caso la piattaforma è nata all’estero, in particolare negli Usa, ma dal lavoro di Elisa Piscitelli e Mariapaola Testa. Creata nel 2019 è rivolta non solo a maturandi, ma anche a tutti i ragazzi del triennio finale delle superiori. Utilizza le tecniche impiegate dagli orientatori di Harvard, offrendo un percorso più lungo (2/3 mesi), che punta su consapevolezza, curiosità e intraprendenza dei giovani, per mettere loro a disposizione strumenti di scelta in base alle singole attitudini e passioni. È anche possibile avere un confronto con alcuni testimonial per conoscere le loro esperienze e le possibilità professionali nei vari ambiti lavorativi.

Universitaly: non è una App, ma un portale ed è realizzato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Gli utenti possono consultare le schede informative dei vari atenei italiani, con i corsi offerti da ciascuno e le informazioni relative a rette e borse di studio.

Naturalmente, per gli studenti che ambiscono a proseguire gli studi post Maturità all’estero è possibile trovare applicazioni analoghe anche di atenei stranieri.

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I nuovi corsi di laurea

Ma quali sono i nuovi corsi offerti in Italia? Su circa 2.700 lauree tra le quali è possibile scegliere, va intanto chiarito che poco più di 2.000 sono a numero chiuso o comunque prevedono una forma di selezione tramite test, mentre 762 sono proprio rivolti a chi mira a una formazione non esclusivamente Made in Italy. Si tratta della possibilità di ottenere un Double Degree, dunque con una parte di studi seguita presso un ateneo straniero, “gemellato”, sia in presenza che a distanza.

Una delle novità del 2021/2022 è anche e proprio l’aumento di corsi in lingua inglese in Italia, come accade alla Luiss. Se uno dei settori in ascesa è quello informatico, sicuramente una New Entry è il corso in Philosophy and Economics che, dopo essere stato un indirizzo, è diventato un corso vero e proprio, appunto in inglese. Pensando al futuro il Politecnico di Torino ha istituito un corso chiamato Grandi Sfide, obbligatorio per chi si iscrive a Ingegneria e che serve a offrire una panoramica di quelli che saranno gli orizzonti in questo ambito. Un altro corso “originale” è quello in Digital Marketing messo a punto dall’università di Modena e Reggio Emilia, che affianca lo studio teorico al tirocinio in azienda, puntando molto sulla comunicazione e le sue evoluzioni, visibili anche e soprattutto nel periodo post Covid. Anche nei corsi di laurea tradizionali o a carattere “umanistico”, come Giurisprudenza, molti atenei puntano su indirizzi nuovi, come le specializzazioni in diritto italiano comparato a quello di altri Paesi UE, oppure nell’approfondimento delle leggi in tema di migrazioni e integrazione. Nell’area medica, invece, la vera novità è rappresentata dalla crescente importanza che sta assumendo l’informatica, con corsi che uniscono alla formazione tradizionale medica di base le nozioni ingegneristiche necessarie a diventare sanitari 4.0.

Naturalmente anche il settore Green è in forte ascesa e anche in questo caso aumentano i corsi di laurea che, partendo dalle “vecchie” Scienze agrarie, puntano a offrire percorsi che formino gli specialisti di uno sviluppo sempre più sostenibile dal punto di vista ambientale, come accade presso l’Università di Bari.

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