I ragazzi oncologici cantano l’estate

Dopo il successo di Palle di Natale, i ragazzi della Pediatria dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano cantano una nuova canzone, con l'obiettivo di esorcizzare la malattia e raccogliere fondi per la ricerca


Cos’è l’estate per gli adolescenti? Cos’è per i ragazzi che convivono e lottano contro un tumore? È come una pioggia, al contrario però: una pioggia inaspettata come la malattia, sotto la quale si danza in attesa che torni il sereno. È così che i giovani della Pediatria Oncologica dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano cantano nel nuovo brano realizzato nell’ambito del Progetto Giovani.

Una canzone fresca proprio come l’estate, «leggera e spensierata, ma dai contenuti molto forti, in cui i ragazzi raccontano la loro “danza della pioggia al contrario”, un modo per esorcizzare la malattia», come spiega a Donna Moderna Stefano Signoroni, ricercatore dell’Istituto Nazionale dei Tumori in ambito genetico oncologico e musicista professionista, con alle spalle numerose collaborazioni internazionali e nazionali (come ad esempio con Eros Ramazzotti).

Ragazzi oncologici “creativi ed entusiasti”

Dopo 6 mesi di lavoro, che hanno coinvolto 45 ragazzi tra  14 e i 24 anni (dei quali 25 ancora in cura), è nata Sei tu l’estate, coordinata da Signoroni nella sua doppia veste professionale e da Faso, il bassista di Elio e le Storie Tese. Si tratta del terzo brano del genere, realizzato all’interno del Progetto Giovani: il primo proprio ad opera di Faso, il secondo di Signoroni e il terzo che ha visto la collaborazione di entrambi. La canzone arriva dopo l’enorme successo proprio di Palle di Natale da oltre 11.000.000 di visualizzazioni, mentre Sei tu l’estate ne ha già raggiunte 32.000.

L’idea è nata nell’ambito del Progetto Giovani, il cui responsabile è il dottor Andrea Ferrari: «La danza della pioggia racconta un po’ della magia che si crea nel nostro Reparto, un rito magico, l’acqua che porta la vita e lava via i dolori dell’anima. Qui la magia è una danza al contrario, perché l’obiettivo è quello di far tornare il sole nella vita degli adolescenti che stanno affrontando una malattia oncologica. C’è magia, quindi, nel Progetto Giovani, ma – occorre dirlo – c’è anche molta professionalità, lavoro, fatica e tante persone che si mettono in gioco con passione, inventando un nuovo modello di cura e cultura. Mi piace segnalare il motto che noi adulti del Progetto Giovani ci siamo dati: “Sii creativo, sii entusiasta, sii il meglio che puoi”» spiega Ferrari.

La malattia negli adolescenti

Il Progetto, che vede il supporto dell’Associazione Bianca Garavaglia, nasce dalla constatazione che «soprattutto gli adolescenti hanno bisogno di cure speciali, perché sono coloro che stanno peggio rispetto agli adulti: sia perché spesso ci sono diagnosi tardive, sia perché i protocolli di cura a volte non sono adeguati alla loro età. Sono ragazzi che hanno bisogno di curare la malattia, ma anche il loro essere persone – spiega ancora Signoroni a Donna Moderna – Hanno una totale incertezza verso il loro futuro. Con queste iniziative, invece, ricominciano a riprogettarlo, è un modo per porre delle tappe nel loro percorso di cura. Basti pensare che per realizzare un brano ci si mettono sei mesi: abbiamo iniziato a gennaio, in pieno inverno, pensando all’estate».

Il testo è frutto delle parole dei ragazzi oncologici, di ciò che per loro rappresenta l’estate, trasformate in canzone da Signoroni e Faso. Fondamentale il supporto dei medici, degli psicologi e degli educatori che lavorano in Pediatria all’INT, che «quest’anno compie 90 anni e rimane a tutt’oggi un centro di eccellenza non solo per la ricerca e le terapie, ma anche per l’attenzione alla persona malata» come spiegato dal Presidente, Enzo Lucchini.

Acquistando la canzone su iTunes si sostiene la Ricerca medica oncologica.

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