Amore over 60

Com’è l’amore dopo i 60 anni?

Aumentano le separazioni dopo lunghi matrimoni, ma la conclusione di un relazione duratura rappresenta sempre meno la fine di una vita attiva, soprattutto per le Over 60: viaggi, amiche, nipoti e nuovi amori possono essere i protagonisti di una fase nuova. Insieme al sesso, che non è più un tabù

Si viaggia, si incontrano amiche o ci si innamora nuovamente: se un tempo i 60 anni segnavano l’inizio della cosiddetta Terza età, l’ingresso nel mondo dei pensionati e l’avvio di un periodo segnato da ritmi decisamente più rilassati, oggi le Over 60 (ma anche gli uomini) sono molto attive. Sempre più spesso si trovano a vivere una nuova vita, che a volte inizia con una separazione: aumentano, infatti, i divorzi dopo matrimoni durati anche oltre 25 anni e la sessualità non è più un tabù. Ma com’è l’amore dopo i 60 anni? Si possono provare sentimenti forti e autentici anche a 60 o 70 anni? Come li vivono uomini e donne?

Ci si dice addio sempre più tardi

Da un lato ci si sposa di più (e più tardi), dall’altro ci si lascia anche con minore difficoltà, soprattutto in età avanzata. L’amore, insomma, sembra non conoscere limiti di età, né in un senso né nell’altro. A confermarlo sono i dati Istat, secondo i quali le separazioni avvenute dopo almeno 25 anni di matrimonio sono cresciute fino al 23,5% (2015, ultima rilevazione) e risultano il numero più consistente in assoluto, rispetto a quelle decise dopo 0-4 anni di nozze (12,1%).

“Si tratta di un andamento che trova conferme statistiche anche all’estero” spiega la prof. Chiara Saraceno, docente di Sociologia della Famiglia presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Torino. “La possibilità di separarsi c’è sempre stata, ma la vera novità è rappresentata proprio dall’aumento di quelle in età matura. E’ la riprova che anche i matrimoni lunghi possono finire, quando uno dei due non sopporta più un rapporto che non funziona. Solitamente, quando il motivo della fine delle nozze è un nuovo amore, si tratta di uomini: sono prevalentemente loro a lasciare la moglie per una nuova compagna. Quando invece la decisione è femminile, spesso si tratta di matrimoni che non funzionano e che le donne decidono di chiudere, ponendo fine agli sforzi che avevano compiuto fino a quel momento per portarlo avanti” spiega la sociologa. Tutto ciò trova conferma soprattutto in coppie che hanno figli ormai grandi e fuori casa.

Dopo la separazione, un nuovo amore

Le seconde nozze, o successive, sono in aumento, pari a 33.579 (2015) ovvero quasi 3.000 in più rispetto al 2014 (+9%). Quasi un matrimonio su cinque arriva proprio dopo una precedente separazione 17%. In questo caso sono soprattutto gli uomini a rifarsi un nuova vita, spesso con una compagna più giovane, ma non solo: “Premesso che anche le donne possono avere bisogno di affetto e di sesso dopo un divorzio o dopo essere rimaste vedove, è pur vero che gli uomini hanno più bisogno di “appoggio” nella vita quotidiana. Questo per via di una prevalente divisione dei compiti e del lavoro che ancora persiste: le donne sono più abituate a gestire la quotidianità in modo autonomo rispetto a mariti e compagni, mentre per gli uomini avere una compagna, oltre che per motivi affettivi, può risultare un prezioso un aiuto” spiega Saraceno.

Le donne più autonome?

Le donne che rimangono sole, o per la morte del marito o perché separate, tendono a non cercare, almeno nell’immediato, un nuovo rapporto. “Dopo una vita di coppia piena, che poi finisce, per le donne è accettabile anche rimanere da sole. Solitamente il genere femminile ha anche un’affettività che non è solo legata solo a rapporto uomo-donna: ci sono reti amicali più forti e legami familiari che finiscono con il matrimonio: ad esempio, i figli e i nipoti con i quali in genere si mantengono frequenti contatti. Insomma, il bisogno di compagnia è meno sentito e ci si può dedicare anche ad altri interessi – aggiunge Saraceno – Il che non significa che non ci siano più rapporti di affetto, anche con altri uomini: un tempo era ammissibile (e persino auspicabile) che un vedovo o un separato si risposasse, mentre per una donna era considerato sconveniente; oggi la situazione è molto cambiata e anche per lei le nuove unioni sono maggiormente “autorizzate” e rispettate. Certo, restano alcune differenze: è percepito come più normale che un uomo possa avere una compagna molto più giovane, mentre se accade a una donna ci si chiede subito quale sia il secondo fine del giovane o cosa ci sia di sbagliato in lui, nel cercare una compagna più grande” dice Saraceno.

Un esempio è quello di Emmanuel Macron: l’innamoramento e le successive nozze del Presidente francese con Brigitte Trogneux (lui più giovane di lei di 24 anni) hanno attirato attenzione e non poca curiosità, prima di essere accettate socialmente.

La vita over 60 tra viaggi, amiche e nuovi amori

Per una donna la vita oltre 60 anni può essere molto ricca e rappresentare una nuova fase, nella quale dedicarsi maggiormente a se stesse e ai propri interessi. Non a caso anche sui social sono numerose le community di Over 60: tra le più frequentate all’estero c’è Oversixties (facebook.com/oversixtys), che raccoglie oltre 4300 iscritti e propone viaggi con mete appositamente pensate per chi ha più di 60 anni, ma anche attività culturali, sportive e siti di incontri. In Italia sono diversi le pagine Facebook dedicate a questa fase della vita, come ad esempio quella creata dal gruppo I ragazzi di sessant’anni (iragazzidisessantanni.it).

Un altro gruppo che invece si distingue per l’attenzione alle donne e ai cambiamenti che vivono alla soglia della terza età (e oltre) è rappresentato da OVER60 (facebook.com/over60project), un progetto nato nel 2011 su iniziativa della coreografa Silvia Gribaudi, che propone performance di danza e teatro. Chiaro l’obiettivo: “È un modo per dichiarare con libertà la propria identità e vivere al 100%la trasformazione del proprio corpo attraverso la danza”.

Nuove relazioni: le gestiscono gli uomini e le donne

Nel momento in cui si inizia una nuova relazione in età più matura, ci si pone anche il problema su come gestirle: mantenere rapporti più liberi, vedendosi con più o meno frequenza, o vivere storie più strutturate, che magari prevedano anche la convivenza o le nozze? “La casistica è varia, ma sono molte le donne, anche sulla base della mia esperienza clinica, che riescono a ricreare e vivere nuove situazioni sentimentali, dopo separazioni o lutti. L’amore rappresenta una ragione di vita e si ha sempre il bisogno di sentirsi amate e di essere oggetto di attezioni, di provare gratificazione e affetto, donandone a propria volta” spiega Ilaria Consolo, psicoterapeuta e vice presidente dell’Istituto Italiano di Sessuologia Scientifica (IISS).

“La differenza tra i sessi sta soprattutto nel fatto che gli uomini di oggi, pur essendo più dediti alle attività domestiche rispetto ai nostri nonni, spesso necessitano ancora di una figura femminile che si prenda cura di loro e della casa – spiega ancora l’esperta – Un’altra differenza sta nel fatto che le donne, a mio parere, in genere invecchiano meglio: anche dopo la menopausa e il pensionamento vivono il passare degli anni in modo meno traumatico rispetto al passato, sia grazie a un diverso stile di vita, che all’emancipazione sul lavoro, senza dimenticare le maggiori libertà personali e il contributo dell’industria cosmetica”.

L’amore Over 60

“Sicuramente l’amore si può vivere e si vive anche dopo i 60 anni. Benché la società contemporanea stigmatizzi la sessualità e l’affettività in chi si avvicina alla terza età, ritenendo che le Over 60 debbano essere esempi di saggezza e moderazione, quindi che non debbano vivere sentimenti amorosi o passioni che abbiano anche una loro espressione erotica. Per questo c’è ancora un certo senso di colpa e vergogna” dice Consolo, che è anche autrice di Il piacere femminile (Ed. Giunti), nel quale l’esperta dedica un capitolo proprio alla terza età.

A volte i figli possono rappresentare una limitazione: “Una donna di 60/65 anni in genere ha figli già adulti: dinanzi a un nuovo amore capita che questi non capiscano, fatichino ad accettare o provino persino rabbia. Ma a quel punto occorre un dialogo vero e autentico, per far capire loro di essere in diritto di provare a un piacere a 360 gradi, che sia affettivo, emotivo o sessuale. D’altronde gli affetti constituiscono il sistema motivazionale primario della vita psichica!”.

La sessualità Over 60

“Anche dopo i 60 anni le donne desiderano cose che non sono così diverse dalle più giovani: vogliono essere accettate e vogliono un dialogo franco. In genere si mantengono più attive rispetto al passato, ma le rughe, qualche chilo in più e un maggior affaticamento possono pesare. È importante, invece, che ciascuna accetti man mano il passare del tempo: in questo senso un compagno della stessa età potrebbe portare a una maggiore condivisione, sia dal punto di vista fisico che psicologico” spiega Consolo.

“Certo il sesso a una certa età può sembrare un tabù, esattamente come in gravidanza, ma continua a essere uno dei piaceri della vita, soprattutto se si è vissuto bene nelle fasi precedenti, quando non c’erano acciacchi legati all’età. Il sesso può essere quindi vissuto in modo molto intenso e anche più libero: non si ha più la limitazione dei contraccettivi, si è più padroni degli spazi della casa, si hanno più tempo e maggiore esperienza: si conosce meglio il proprio corpo, cosa piace a se stessi e all’altro” spiega la sessuologa.

Sesso: uomini e donne a confronto

Nonostante il sesso non sia più “censurato” in età avanzata, esistono delle differenze nel modo in cui è affrontato da uomini e donne: “La spinta biologica può anche affievolirsi, ma è pur vero che gli uomini in genere iniziano dei “vagabondaggi di verifica” già dopo la 40ina, per poi dedicarsi più spesso a relazioni con compagne più giovani dopo i 60 anni (o con le badanti). Per le donne il discorso è diverso: questa stagione della terza età rappresenta di frequente la scoperta di una sessualità diversa, meno fisica, ma fatta di un erotismo più diffuso, ma altrettanto gratificante” conclude Consolo.

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