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L’opera lirica spiegata ai ragazzi

Opera domani è un format che porta la lirica a scuola e fa scoprire ai bambini Mozart, Verdi e Puccini. Tutto comincia in classe, dove si imparano le arie e si entra nel vivo della storia e dei suoi personaggi. Poi a teatro il pubblico partecipa e si unisce al coro

Se mi avessero detto che un decenne sarebbe uscito da un teatro dopo aver assistito a Il Flauto Magico di Mozart affermando «Papageno for ever» non ci avrei creduto. Eppure succede a Como e in altre città d’Italia dove si insegna l’opera lirica ai bambini dai 6 ai 15 anni. L’idea di far amare il bel canto a un pubblico giovane è venuta nel 1996 a Barbara Minghetti, oggi presidente di di AsLiCo (Associazione lirica e concertistica italiana) e da allora il format didattico Opera Domani coinvolge ogni anno 130.000 ragazzi ed è stato esportato anche in Francia, Spagna, Belgio e Germania. Fatti i conti, in 20 anni di attività questa iniziativa ha portato a teatro più di un milione di piccoli spettatori alle prese con  L’Olandese Volante di Wagner, il Nabucco di Verdi e altre opere famose. Come si è arrivati a un risultato così straordinario? All’inizio con tanta passione e voglia di scardinare l’dea che l’opera fosse in via di estinzione, poi trovando il modo di farla amare agli alunni delle elementari e delle medie partendo da una semplice regola: imparare divertendosi.

Qualcuno ha detto che l’opera è recitar cantando e se ci pensiamo ci sono davvero tutti gli ingredienti per attirare l’attenzione di un bambino: la musica, la storia, i personaggi. Per esempio l’opera scelta per celebrare i 20 anni del format, La Turandot di Puccini , diventa la Principessa Falena.

Ma come fa una scuola a partecipare? Le scuole si iscrivono al progetto, gli insegnanti frequentano un workshop sull’opera per proporla in classe e ricevono, come i bambini, un libretto, del materiale per costruire un oggetto scenico e i cd per imparare le arie. Incontreranno anche una cantante lirica  e alla fine di questo percorso per un bambino sarà la cosa più naturale sedersi in platea, seguire la storia riadattata a sua misura e fare da coro a chi sta sul palcoscenico.

Che certe passioni si debbano trasmettere fin da piccoli lo dimostra anche il libro Nonno, mi racconti l’opera? (Zecchini editore, 323 pagine, 25 euro) scritto dal giornalista Vieri Poggiali, che ha cercato di trasmettere il suo amore per la lirica alla nipote Sara da quando aveva 6 anni. Verdi, Puccini, Wagner, Mozart, Bizet: di ogni opera l’autore fornisce un resoconto accurato, ricco di aneddoti personali, tutti dedicati a Sara che oggi ha 20 anni.

libro Nonno, mi racconti l'opera?

E voi, cosa pensate di come viene insegnata la musica a scuola?

 

 

 

 

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