Napoli
La passeggiata
Da Piazza Plebiscito si passa sempre. E continuando si raggiunge via Caracciolo: da una parte i giardini, dall’altra il mare.

Napoli: itinerari street art, tra murales e graffiti

La città ha più di un’anima e noi ti sveliamo quella creativa che disegna itinerari street art e rigenera quartieri. Un tour che ti porta alla scoperta di chiese e palazzi, murales e graffiti

Non solo barocco, Vesuvio e babà. C’è una Napoli contemporanea, giovane e graffiante, che sta disegnando nuovi itinerari in città. È quella della street art, laboratorio di creatività tra i più vivaci e interessanti d’Italia. Grandi murales, pitture a stencil, poster art e graffiti compongono una trama diffusa di opere, autorizzate e non, che cambiano faccia a interi edifici, raccontano storie e talvolta lanciano messaggi. Un fenomeno in continuo divenire, i cui confini sono difficili da segnare, ma che dal 2006 viene monitorato dal primo Osservatorio nazionale sulla creatività urbana (inward.it) nato proprio a Napoli.

Anche la serie tv Mina Settembre ha come sfondo Napoli

Il primo Banksy è comparso qui

Scarpe comode per camminare e macchina fotografica alla mano, il nostro street art tour comincia proprio da dove tutto sembra aver avuto inizio: in piazza Gerolomini, dove Banksy ha dipinto la sua Madonna con la pistola, tra il 2004 e il 2006, la prima opera italiana del celebre writer inglese. È su un vecchio muro “sgarrupato”, come diciamo noi a Napoli, tra l’ingresso di una pizzeria e un’edicola votiva.

Napoli Banksy Madonna con la pistola
La Madonna con la pistola di Banksy in piazza Gerolomini.

Siamo nel cuore del centro antico, tra i decumani della città greco-romana e a pochi passi ci sono luoghi e monumenti imperdibili: il Duomo, il complesso monumentale di San Lorenzo Maggiore, il Museo del Tesoro di San Gennaro e la vivace via dei Tribunali. In questo melting pot di gotico e barocco, di aulico e popolare, si incontrano pizzerie storiche, Di Matteo e Sorbillo per citare le più rinomate, botteghe di arte presepiale e pescherie veraci. Un teatro di voci, suoni, odori, motorini che sfrecciano, portoni monumentali che si aprono lasciando intravedere inattese oasi di silenzio e opere di anonimi urban writer.

San Gennaro, un’icona cult

Un esempio della Napoli che seduce con questo mix di antico e contemporaneo si trova in piazza Cardinale Riario Sforza, dove l’opera Mission possible di Roxy in the box, un acrilico su carta, stigmatizza San Gennaro e Caravaggio in chiave pop e ci ricorda che, nella vicina Chiesa del Pio Monte del Misericordia, ci sono Le Sette opere di Misericordia, capolavoro del grande pittore seicentesco.

Il Santo Patrono, icona cult, ritorna in grandi dimensioni dipinto sulla facciata di un palazzo alla fine di Spaccanapoli, in via Vicaria Vecchia: è un’opera di Jorit Agoch, l’artista che dal 2013 ritrae i protagonisti del nostro tempo. Volti potenti che portano come segno distintivo due strisce rosse sulle guance, una sorta di graffio tribale con cui l’artista marchia la sua human tribe in tutto il mondo.

San Gennaro Napoli artista Jorit Agoch
San Gennaro nel ritratto dell’artista Jorit Agoch.

Nel crocevia degli artisti

I Quartieri Spagnoli sono un’altra straordinaria fucina di creatività. Sono più di 200 i graffiti onirici e surreali che il duo Cyop&Kaf ha disseminato nel dedalo di vicoli su muretti, palazzi e saracinesche. In via Emanuele De Deo, accanto al primo grande murales dedicato a Maradona, il Pibe de oro, opera del 1990, l’artista argentino Francisco Bosoletti, nel 2017 ha dipinto Iside, una gigantesca figura di donna che rimanda alla scultura della Pudicizia velata della celebre Cappella Sansevero. È un murales che ha letteralmente cambiato questo crocevia, già ribattezzato Largo degli artisti, per il fiorire di tanti ritratti di personaggi amati dal popolo: Sofia Loren, Totò, Massimo Troisi e Pino Daniele.

Napoli Quartieri Spagnoli
Nei Quartieri Spagnoli di Napoli.

E a pochi passi da qui c’è il portone della Fondazione Quartieri Spagnoli (www.foqusnapoli.it) che da anni è impegnata nella rigenerazione del tessuto sociale, culturale ed economico di quest’ampia area del centro storico. Il risultato di questo lavoro sono La Corte dell’arte, spazio per eventi con opere di maestri di fama internazionale come Michelangelo Pistoletto, Mimmo Paladino e José Molin; un bar ristorante pizzeria invita a fermarsi.

Napoli murales Massimo Troisi Pino Daniele
Un murales con Massimo Troisi e Pino Daniele nei Quartieri Spagnoli a Napoli. Sul murales campeggia il manifesto funebre di Diego Armando Maradona.

Nuovi volti per vecchi edifici

Materdei è un’altra tappa imperdibile per scoprire pieghe nascoste e sorprendenti di questa città: è il quartiere a ridosso del Museo Archeologico Nazionale che negli ultimi anni ha visto rinascere edifici storici dimenticati come il settecentesco Palazzo Ayerbo D’Aragona, oggi Casa Morra Archivio d’Arte Contemporanea, e spazi alternativi come Il Giardino liberato, ex convento delle suore Teresiane, che nel settembre scorso ha ospitato il primo Paste-up Festival Art, chiamando a raccolta oltre 150 writer (www.giardinoliberato.org). Anche qui l’arte sta riscrivendo la storia del quartiere cambiando l’aspetto, per esempio, alla tetra facciata dell’Ex OPG Ospedale Psichiatrico Giudiziario.

L’immagine ai tempi del CovidAnche la Madonna, opera di Flase, raccomanda di indossare la mascheri
L’immagine ai tempi del Covid
Anche la Madonna, opera di Flase, raccomanda di indossare la mascherina.

Nel quartiere di Totò

Il nostro tour termina al Rione Sanità, un condensato di arte, storia ed eterne contraddizioni. La seicentesca Basilica di Maria della Sanità è il cuore e il simbolo del quartiere famoso per aver dato i natali a Totò e per le attività del tenace parroco Don Antonio Loffredo e dei ragazzi della cooperativa La Paranza che organizzano visite alla Napoli sotterranea (catacombenapoli.it). Sulla facciata laterale della chiesa campeggia il murales di Bosoletti dal titolo Resis-Ti-amo, di fronte c’è l’opera Luce di Tono Cruz realizzata con i bambini del quartiere e sul pilone del ponte della Maddalena Jerico Cabrera Carandang ha dipinto il gigantesco murales Tienime, ca te tengo. Ma entrate nella basilica e infilatevi sotto l’altare maggiore, tra i cunicoli delle Catacombe di San Gaudioso, dove le pitture sui muri risalgono a quasi 2.000 anni fa. È la Napoli del sottosuolo, viva e intrigante come quella in superficie.

Spazi restituiti alla cittàLettura ai bambini dei racconti di Gianni Rodari nei Quartieri Spagnoli.
Spazi restituiti alla città
Lettura ai bambini dei racconti di Gianni Rodari nei Quartieri Spagnoli.

Il tour di Napoli prosegue qui

● Nel quartiere Ponticelli, Napoli Est, il Parco dei Murales rientra in un programma di riqualificazione artistica e rigenerazione sociale (tour guidati, parcodeimurales.it).
● In città, la Galleria Principe di Napoli, opera di fine Ottocento, rinasce dopo anni di abbandono: recuperati gli spazi liberty, aprono caffè e botteghe artigianali. Fra questi il Lazzarelle Bistrot (caffelazzarelle.jimdofree.com), nato da un progetto sociale con le detenute del carcere di Pozzuoli.

DOVE MANGIARE
● Concettina ai tre Santi, alla Sanità, è una tappa obbligata. La pizza qui si accompagna alla verve di Ciro Oliva (pizzeriaoliva.it).
● Il pesce fresco è protagonista a via Foria 182, nello storico ristorante A figlia d’o marenaro Innovative.
Da non perdere la zuppa di cozze e i crudi di mare (innovative afdm.it)
● Pastiera, babà e sfogliatella come tradizione comanda da Mario Di Costanzo, in piazza Cavour 133 (dicostanzopasticceria.it).
DOVE dormire● Atelier Ines B&B di charme, nato nel Rione Sanità, nell’officina che fu dell’artista Annibale Oste (atelierines gallery.com, doppia con colazione da 140 euro).
● Rinuccini relais, all’ultimo piano di un palazzo di fine Settecento nel cuore di Napoli, con vista su piazza Dante, ridisegnata qualche anno fa da Gae Aulenti (rinuccini relais.com, doppia con colazione da 120 euro).

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