Altro che stravizi da rockstar, Cesare Cremonini ha ammesso di aver preparato il proprio tour estivo seguendo una dieta pressoché monacale: niente zucchero né alcolici per affrontare la fatica non indifferente di portare il suo Cremonini Live25 in numerosi stadi italiani. Ma soprattutto niente social network, un modo per alleggerire la mente e concentrarsi sulla tournée più impegnativa della sua carriera.
Cremonini in vista del tour: «No sugar, no social e no alcol»
«Mi sono preparato al meglio per il tour, l’energia dei biglietti venduti mi ha responsabilizzato», ha raccontato l’artista bolognese incontrando la stampa prima del debutto allo stadio San Siro di Milano. «Mi sono preparato sulle Dolomiti», ha affermato il cantante che ha rivelato di aver seguito una dieta molto rigida, degna di un fuoriclasse dello sport: «No sugar, no social e no alcol», definendo questi tre elementi i «veleni da togliere» dalla propria vita.
Dal cuore al cervello: i vantaggi di eliminare gli zuccheri
La dieta «no sugar» di Cremonini è stata avvalorata più volte dalla scienza. E’ stato dimostrato che smettere o ridurre drasticamente il consumo di zuccheri raffinati porta numerosi benefici al corpo e alla mente. Si ha innanzitutto più energia e buonumore, poiché si evitano picchi glicemici che causano stanchezza e sbalzi d’umore. Il cuore è più protetto, poiché si abbassa il rischio di ipertensione e colesterolo alto. Si perde peso più facilmente e si stabilizza la glicemia. Anche la pelle appare più giovane e luminosa, grazie alla riduzione del processo di glicazione che accelera l’invecchiamento cutaneo. Infine, il cervello si disintossica da una vera e propria dipendenza, migliorando il benessere generale.
La scelta «no alcol» di Cesare Cremonini
La preparazione al tour di Cremonini è stata «no alcol», una scelta scontata per gli sportivi professionisti ma che può evitare problematiche a tutti in caso di abuso: è dimostrato che un eccessivo consumo di alcol può compromette fegato, cuore e sistema immunitario, mentre sul piano mentale riduce memoria, concentrazione e autocontrollo. Uno studio della Johns Hopkins University ha dimostrato che l’alcol danneggia i circuiti cerebrali legati alle decisioni, causando difficoltà cognitive persistenti.
Dipendenza da social: l’importanza di prendersi degli stop
Staccarsi dai social è stato il terzo comportamento che Cremonini si è auto imposto in vista del tour. Sui potenziali effetti negativi che può avere sulla mente e la capacità di concentrazione l’utilizzo eccessivo delle piattaforme si è detto e scritto molto. Sempre più utenti, soprattutto giovani, possono sviluppare una vera e propria dipendenza da contenuti banali, brevi e ripetitivi, spesso senza scopo, che assorbono tempo ed energie mentali: un fenomeno che è stato definito Brain Rot, termine ufficializzato dall’Oxford English Dictionary come «deterioramento mentale causato da contenuti online poco stimolanti». L’uso compulsivo dei social porta a una riduzione della soglia di attenzione, limita la capacità di concentrazione e impoverisce il linguaggio. Inoltre, può ostacolare l’apprendimento profondo, sostituito da un consumo passivo e superficiale delle informazioni. Video e post virali diventano un modo per «spegnere il cervello» anziché nutrirlo. Disconnettersi, anche solo per qualche ora al giorno, è un atto di cura verso sé stessi e un modo per recuperare il controllo sul proprio tempo e sulle proprie capacità cognitive.
Dieta rigorosa durante i tour? Non solo Cremonini
Cesare Cremonini non è l’unico artista a sposare una dieta salutista, in particolare in vista di lunghe e faticose tournée. Gambero rosso cita a questo proposito la scelta di Blanco di bere solo acqua nei giorni dei concerti, quella di Mahmood di evitare cibi pesanti e il percorso che Tananai ha intrapreso con una nutrizionista «per affrontare meglio la tournée». «Persino negli Stati Uniti, dove il modello “sex, drugs & rock’n’roll è nato» – osserva la storica rivista di enograstronomia – , artisti come Harry Styles e Lizzo parlano apertamente di piani alimentari personalizzati, detox digitali e pratiche di benessere».