Il nuovo libro di Ingrid Seward sulla famiglia reale britannica, “Mia Madre ed Io“, promette rivelare alcuni interessanti retroscena sul matrimonio fra l’attuale sovrano, Carlo III, e l’ex moglie Diana, morta tragicamente in un incidente d’auto a Parigi il 31 agosto 1997. Nel volume, che sarà pubblicato il 15 febbraio, si sottolinea come la regina Elisabetta non vedesse di buon occhio il fidanzamento fra Carlo e la giovane Spencer e che avrebbe preferito che la ragazza andasse in sposa al suo terzo figlio, Andrea.
Quando Diana non voleva più sposare Carlo
Secondo quanto anticipato dai tabloid britannici, il volume di Ingrid Seward racconta un aneddoto emblematico accaduto circa un mese prima del matrimonio fra Carlo e Diana. La promessa sposa fu invitata a una festa al castello di Windsor per celebrare il 21° compleanno di Andrea. La settimana precedente Carlo era stato in America e Diana avrebbe desiderato passare del tempo con lui. Ma l’erede al trono non sembrava affatto dell’idea.
Così, racconta la Stewart nel volume, Lady D ballò con altri uomini e, alla fine, da sola. La biografa riporta che a un certo punto un cameriere si affacciò a una finestra e vide Diana nel quadrilatero del castello “con l’aria esausta e persa nei suoi pensieri, ma che ancora si muoveva a tempo lento e ritmato su una melodia che aveva in testa”. Intorno alle 5.30 del mattino, la defunta principessa lasciò il castello per andare a casa del padre e gli disse che non voleva più sposare Carlo.
I dubbi di Elisabetta sulla relazione fra Carlo e Diana
“Era sconvolta, agitata, arrabbiata e non aveva alcuna intenzione di tornare indietro – scrive l’autrice – Per quanto riguarda Diana, il matrimonio reale era saltato”. Il padre della giovane, il conte Spencer, era “sconvolto” perché non mancava molto al matrimonio e pensava che la figlia fosse convinta di sposarsi. Alla fine Diana cambiò idea, anche se le premesse per un matrimonio solido e felice non sembravano esserci. Chi nutriva forti dubbi sulla relazione fra Carlo e Diene era la Regina Elisabetta che, secondo la biografa, avrebbe preferito che la giovane Spencer sposasse Andrea. Classe 1960, il principe Andrea è sempre stato dipinto dai tabloid come il figlio prediletto di Elisabetta, nonostante la sua vita sia stata costellata da scandali. Il più grave, il legame con Jeffrey Epstein, finanziere americano morto suicida in carcere dopo la condanna per traffico di minori e sfruttamento della prostituzione.
Nel suo libro, pubblicato a puntate sul “Daily Mail”, la Seward scrive: “La Regina, attenta alla possibile presenza di una nuova donna nella vita di suo figlio, aveva due riserve. Si chiedeva se una persona così giovane fosse in grado di distinguere tra l’uomo e il principe. E non poteva fare a meno di pensare che la ragazza Spencer sarebbe stata molto più adatta a suo figlio minore, Andrea”. “La Regina Madre – ha aggiunto la scrittrice – ha avuto un approccio più positivo. Con un intervento da nonna, un mese dopo invitò Diana e Carlo a Birkhall, la sua casa nella tenuta di Balmoral”.
I problemi fra Carlo e Diana e il ruolo della Regina
Un insider ha dichiarato che Diana “trasudava fascino” ed “era terribilmente gentile” ma un’altra fonte reale ha affermato che Carlo “non aveva l’aria di chi ha appena trovato la ragazza più bella del mondo” e non sembrava felice come Diana. L’autrice ha poi raccontato che Carlo e Diana discussero dei problemi che avrebbero potuto avere da sposati, tra cui il divario di età di 12 anni, e le pressioni che avrebbero potuto avere nei confronti dei media. Secondo l’autrice, i “veri problemi” iniziarono dopo la proposta di matrimonio di Carlo.
Il cameriere del Principe Edoardo, il signor Simpson, fu incaricato di aiutare Diana nei primi giorni a palazzo. “All’epoca il principe Carlo non faceva grandi avances romantiche nei suoi confronti e suppongo che il rifiuto stesse diventando sempre più forte e lei sempre più infelice”, ha detto Simpson che raccolse alcune confidenza della principessa su quanto la famiglia reale fosse “insensibile” e su come il futuro marito non le desse attenzione. Nel suo libro, la Seward sostiene anche che, nonostante le tensioni iniziali, Diana si rivolse alla suocera quando il suo matrimonio iniziò a “sgretolarsi” qualche anno dopo, insistendo sul fatto che “era vittima e nessuno la capiva”. Secondo la biografa, però, la Regina “arrivò a temere” questi incontri perché si sentiva “svuotata, avvilita e confusa”. Un membro della Casa Reale disse all’epoca che “non faceva altro che procrastinare” aggiungendo che, sebbene l’ex monarca ascoltasse Diana, “non fu mai proposta alcuna soluzione”.