Herpes, i sintomi e le cure

Quando il labbro inizia a pizzicare, bruciare o tirare in modo sospetto, ecco arrivare l'herpes labiale. Si tratta della "febbre del labbro", causata dal virus dell'herpes simplex, un agente virale che entra una prima volta nel nostro organismo e poi resta lì, latente, aspettando di ricomparire quando le nostre difese immunitarie si abbassano.

Solitamente, la manifestazione primaria dell'herpes (la prima volta che compare) avviene durante l'infanzia o l'adolescenza ed è molto aggressiva rispetto alle eruzioni di tipo secondario che compaiono poi negli anni. Questa tipologia di herpes colpisce le labbra ma non solo, anche gli occhi o altre zone del viso possono esserne tumefatte (solitamente per autocontagio).

L'herpes non è quindi curabile definitivamente ma lo si può bloccare efficacemente se si agisce sui primi sintomi con farmaci antivirali e rimedi naturali. Inoltre, con un buon programma preventivo, è possibile metterlo a tacere per molto molto tempo fino quasi a dimenticarsene.

Herpes labiale: come sconfiggerlo e prevenirlo

L'herpes labiale è un virus subdolo ma aggressivo, molto diffuso soprattutto tra le donne. Con la dieta e alcuni accorgimenti è possibile prevenirlo o accelerarne la guarigione

Attenzione allo stress e agli sbalzi ormonali

Mantieni la calma e individua i periodi critici

Tra le numerose cause che possono scatenare il risvegliarsi del virus dell‘herpes, vi sono senza dubbio stress e sbalzi ormonali. Infatti, è molto frequente che le bollicine compaiano in momenti di grande affaticamento psicofisico, dopo una malattia, in gravidanza o a ridosso del ciclo mestruale.

Naturalmente, è impossibile eliminare ogni causa di stress dalla propria vita così come è ovviamente impossibile saltare a pié pari le fasi della vita ormonale femminile.

Quindi, il segreto per non fare ricomparire l’herpes, è individuare questi momenti e intervenire con tecniche di rilassamento, con integratori multivitaminici e rinforzanti del sistema immunitario oltre che con una buona dose di riposo notturno.

Per ciò che concerne la prevenzione, nei periodi molto stressanti sono utili rimedi naturali come la papaya fermentata o la tintura madre di echinacea: entrambe rafforzano il sistema immunitario e, in più, la papaia aggiunge anche una carica extra di energia senza provocare insonnia o agitazione.

Per riposare bene e calmare i nervi, inoltre, è bene assumere melatonina o gocce fitoterapiche (escolzia e biancospino le più efficaci) prima di coricarsi.

Tra le attività più rilassanti vi sono meditazione e yoga anche se con corsa e attività aerobica si riesce comunque a scaricare lo stress efficacemente. Nelperiodo premestruale, infine, è consigliabile fare il pieno di magnesio attraverso la dieta o con integratori specifici.

Proteggiti dai raggi del sole

Bagni di sole? Protezione totale sulle labbra

Davvero comune è ritrovarsi, dopo una giornata in spiaggia o in piscina, con una splendida abbronzatura ma un labbro gonfissimo. Infatti, quando ci si espone al sole si protegge la pelle del corpo ma ci si dimentica di proteggere adeguatamente anche le labbra.

A questo proposito, non basta un burrocacao qualsiasi, tanto meno un gloss colorato: per difendersi dall’herpes labiale è opportuno schermare completamente le labbra con un prodotto a protezione totale (50+) e che abbia una texture molto densa. Soltanto così, infatti, si eviterà che i raggi del sole risveglino l’agente virale.

Se non si riesce a rinunciare al trucco nemmeno in spiaggia, un suggerimento potrebbe essere quello di stendere il protettivo in dose generosa mezz’ora prima di prendere il sole e poi, appena prima di uscire, applicare un rossetto privo di profumi e conservanti.

Gli stadi dell'herpes

Non condividere spazzolini o bicchieri

L’herpes ha differenti fasi, che possono essere accorciate e rese meno violente dall’utilizzo tempestivo di farmaci antivirali.

La prima fase corrisponde alla percezione delle avvisaglie ovvero del pizzicorìo e formicolio. Inoltre, a un’osservazione attenta delle labbra, la pelle appare già molto tesa e secca.

Dopo circa un giorno, iniziano a formarsi piccole vescicole che poi possono riunirsi in un’unica bolla più grande, inoltre la zona appare eritematosa. Il terzo giorno si assiste all’eruzione delle vescicole, da non bucare mai pena la fuoriuscita di liquido e pericolo di gravi infezioni.

Infine, nei giorni seguenti si forma la crosta che cadrà da sè senza lasciare cicatrici se non, in alcuni casi, una chiazza di colore rosso scuro. Quando si forma la crosta, sempre che non la si tocchi, non si è più infettivi.

Il contagio avviene molto facilmente attraverso baci, saliva  e condivisione di oggetti per la pulizia personale o l’alimentazione (spazzolini, asciugamani, bicchieri…). Molto frequente è anche l’autocontagio, soprattutto attorno al naso e vicino all‘occhio.

Quest’ultimo caso è pericoloso poiché può portare a cecità: per prevenire l’autocontagio e il contagio in generale, è d’obbligo lavarsi spesso le mani e sempre dopo aver applicato creme o cerottini.

Altrettanto consigliato è sbarazzarsi di burrocacao e stick per labbra utilizzati prima della manifestazione dell’herpes labiale: in caso di rossetti costosi, si potrà “tagliarne” una fetta all’estremità.

Al primo bruciore, metti la crema

L’antivirale a uso topico, mettilo subito

Chi ha già sofferto di herpes, parte avvantaggiata. I sintomi, infatti, sono facilmente riconoscibili: pizzicore, bruciore, sensazione di pelle che tira. Se appena si presentano queste fastidiose sensazioni si applica la crema antivirale, si eviterà che l’herpes labiale si manifesti o, quantomeno, le bolle saranno meno infiammate e più piccole nonché più rapida la guarigione.

Tra gli antivirali più utilizzati per combattere l’herpes labiale, troviamo l‘aciclovir e il penciclovir. Il primo è efficace, a uso topico, se applicato molto tempestivamente ovvero alla prima manifestazione dei sintomi, prima che si presenti la vescicola. L’aciclovir è, però, molto potente se assunto per via sistemica cioè sotto forma di compresse.

Il penciclovir, invece, è una molecola antivirale di recente scoperta che risulta molto efficace anche se la vescicola si è già manifestata poiché penetra più profondamente negli strati epiteliali ma ha uno scarso assorbimento se assunto sotto forma di farmaco sistemico.

Se l‘herpes colpisce vaste zone del volto o è molto violento, sarà il medico a prescrivere l’antivirale in compresse: questo farmaco, infatti, è risolutivo ma agisce violentemente anche sul fegato perciò è necessaria la prescrizione medica.

I rimedi locali (creme) invece, sono farmaci da banco venduti senza obbligo di ricetta e vanno applicati a intervalli frequenti: ogni 4 ore per l’aciclovir e ogni 2 ore per il penciclovir.

Di ultima generazione anche i cerottini da applicare sull’herpes labiale: coprono, proteggono la vescicola, evitano il formarsi di croste e diminuiscono la possibilità di contagio e autocontagio. Vanno, però applicati a manifestarsi dei primi sintomi, richiedono una certa manualità e non sono molto economici.

Dieta a base di lisina e vitamina B

Stai lontana da cioccolato e frutta secca

Una delle più recenti scoperte per ciò che riguarda la cura e il trattamento dell’herpes, è l’efficacia della lisina nella ricostruzione epiteliale nonché nella diminuzione dei sintomi e della durata della manifestazione virale.

La lisina è un aminoacido presente in gran quantità negli alimenti proteici: molto ricchi ne sono la carne (in particolar modo quella di maiale), le uova (il tuorlo), il pesce, i fagioli e i formaggi (soprattutto il grana e l’emmental).

Al contrario, un altro aminoacido chiamato arginina, favorisce il risveglio dell’herpes: da evitare, quindi, gli alimenti che ne sono ricchi come mais, cereali in chicco, cioccolato, piselli e frutta secca.

Sempre consigliato un apporto giornaliero ottimale di frutta e verdura, evitando però i cibi molto acidi come i pomodori.

Ed è altrettanto consigliato fare il pieno di vitamina B, sempre attraverso fonti proteiche (carne, pesce, ceci, fagioli), ricordandosi che le vitamine del gruppo B si assorbono meglio assumendo al contempo del magnesio.

Olio di tea tree, ai primi sintomi

L’olio essenziale di melaleuca per bloccare l’herpes

L’olio essenziale di tea tree è un rimedio aborigeno, ormai molto usato ovunque nel mondo.

Si tratta di un olio dalle proprietà antivirali e antibatteriche molto spiccate. Utilizzato con successo nel trattamento di scottature, punture di insetto, parassiti e prurito, è altrettanto efficace contro l‘herpes labiale. Unico accorgimento, andrebbe applicato ai primi sintomi per evitare che compaia la vescicola.

Ma anche se l’herpes si è già manifestato, l’applicazione di tea tree (melaleuca pura) disinfetta e favorisce la cicatrizzazione.

Unico neo: brucia parecchio e, se la pelle è sensibile o la zona è estesa, si consigliano toccature con cotton fioc e tea tree diluito in vaselina oppure in semplice olio di oliva.

Prova con la bustina di tè

Sfrutta l’ora della merenda

Uno dei rimedi naturali più efficaci per diminuire il dolore dell’herpes e l‘infiammazione locale, è l’applicazione in loco di una bustina di tè nero lasciata però raffreddare.

Infatti, il tè contiene speciali sostanze come catechine e flavonoidi in grado di aiutare a superare meglio l’infiammazione decongestionando l’area grazie alle loro proprietà astringenti.

Dunque, invece del caffè (sconsigliato in caso di herpes), per risvegliarsi o per merenda, è meglio sorseggiare un tè tiepido e poi utilizzarne anche la bustina strizzata sull’herpes (senza spargerla ovunque per evitare l’ autocontagio).

La varietà più indicata è quella nera ma si può effettuare il trattamento anche con il tè verde, il karkadé o una tisana alla rosa canina (ricca di vitamina C).

Ghiaccio per sgonfiare all'istante

Un ghiacciolo per lenire il dolore

Che il ghiaccio dia sollievo in ogni tipologia di infiammazione è cosa nota, per l’herpes labiale l’effetto è soggettivo: ad alcuni dà grande beneficio mentre per altri è fastidioso.

L’herpes è un‘ulcera fredda che, come tutte le ulcerazioni,  necessita di non essere riscaldata per non aggravarsi. Un cubetto di ghiaccio lasciato agire (senza strofinare) sulla vescicola può sfiammarla e anestetizzare l’area in presenza di dolore acuto.

Un’alternativa “dolce” al classico cubetto, soprattutto in estate, è il ghiacciolo. L’unica avvertenza è sempre quella di non passare il ghiacciolo su tutta la bocca e sul contorno ma si lasciarlo in posizione il più possibile “statica”, per evitare il contagio di altre zone del volto.

 

 

 

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