Riscaldamento e sostenibilità, i consigli per stare al caldo e rimanere green

Quando le temperature calano e arriva l'inverno, sentiamo il bisogno di stare al caldo in casa, magari con un bel libro fra le mani o sul divano di fronte a un film. Ma come ottenere il massimo comfort senza rinunciare alla sostenibilità? Non si tratta di una missione impossibile.

Stare al caldo d’inverno e rimanere green è possibile. Ecco i consigli per unire riscaldamento e sostenibilità e per rispettare l’ambiente senza dimenticare il comfort

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Riscaldamento e sostenibilità, una scelta possibile

Il riscaldamento, se utilizzato correttamente, può diventare green in pochi semplici passi. Se ottimizzi e curi alcuni aspetti della tua abitazione, infatti, eviterai delle fastidiose e inutili perdite di calore, riscaldando gli ambienti senza sprechi, con un notevole risparmio e una riduzione dell’inquinamento.

L’importanza della manutenzione degli impianti di riscaldamento

La manutenzione degli impianti è fondamentale per scaldare la casa evitando sprechi. Prima dell’arrivo della stagione invernale, quindi, controlla lo stato di salute del tuo impianto di riscaldamento. Verifica che i filtri siano puliti ed elimina le eventuali incrostazioni che potrebbero provocare blocchi o guasti. Se sei poco pratica rivolgiti a un professionista che potrà darti informazioni utili anche in merito alla sicurezza. Regolare correttamente un impianto, infatti, è il primo passo per inquinare di meno e rispettare l’ambiente. In ogni caso, ricordati di effettuare a intervalli regolari un check-up dell’impianto di riscaldamento. Un tecnico potrà realizzare una diagnosi energetica dell’immobile, valutando il grado di efficienza tramite strumenti adatti. Questo esame può rivelarsi molto utile per individuare difetti che il più delle volte non risultano evidenti, aiutandoti a porre rimedio a problemi che causano dispersioni di calore. Ti ringrazierà il tuo portafoglio, ma soprattutto l’ambiente.

Riscaldamento green: controlla gli orari e scherma le finestre

La temperatura degli ambienti di casa va regolata nel modo giusto per evitare sprechi, bollette troppo alte e un aumento inutile dell’inquinamento. Una temperatura tropicale non è necessaria e non fa bene alla salute. Trova un equilibrio che sia fra i 19 e i 22 gradi. Hai freddo? D’inverno non è necessario girare per casa a maniche corte e infradito, meglio coprirsi con maglie di lana, body caldi e calzettoni. Vedrai che in breve tempo ti abituerai e ti sentirai meglio. Uscire da un ambiente troppo caldo, infatti, causa degli sbalzi termici che risultano dannosi. In aggiunta, l’aria secca è particolarmente fastidiosa. Un discorso a parte si può fare per le ore di accensione giornaliera. Il tempo massimo è di otto ore, ricordiamoci però che se la casa è ben isolata le mura trattengono il calore. Ciò significa che dopo diverse ore di accensione potrai contare su tutto il calore accumulato. Un piccolo trucco per un riscaldamento perfetto e super green? Schermare le finestre. Gli infissi, infatti, possono provocare un’alta dispersione di calore, soprattutto se sono vecchi e non sono ben isolati. Per evitare problemi, la sera chiudi le persiane e le tapparelle poco prima di accendere il riscaldamento.

Come scaldarsi senza inquinare

Rinnovare l’impianto di riscaldamento non è una spesa, bensì un investimento. Cambiare la caldaia, ad esempio, può garantire un alto risparmio energetico a beneficio dell’ambiente. Fra le caldaie di ultima generazione disponibili sul mercato ci sono quelle a condensazione e quelle a pompe di calore ad alta efficienza. Per scaldare casa in modo super sostenibile, prova un sistema alimentato a biomassa, un sistema ibrido abbinato a un impianto solare termico per riscaldare l’acqua oppure a un sistema fotovoltaico per l’energia elettrica. Fra l’altro, per queste tipologie di interventi il Governo prevede incentivi e sgravi fiscali. Esistono moltissime soluzioni innovative per scaldare casa in modo sostenibile.

Un altro esempio? Gli esperti consigliano di installare una centralina di regolazione automatica della temperatura che consente di evitare sbalzi di potenza e picchi. Ottime pure le soluzioni smart che valutano le condizioni degli ambienti, consentendo di programmare il riscaldamento in base alle esigenze e con il minimo spreco. Gli apparecchi dotati di sensori di presenza e cronotermostati permettono, inoltre, di interagire a distanza con l’impianto, gestendolo tramite smartphone. In questo modo sarai certa di usare il riscaldamento solo nelle ore in cui sei in casa e potrai anche scegliere quali ambienti scaldare e a che temperatura.

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Qual è il metodo di riscaldamento più economico

Tra i sistemi elettrici, il metodo di riscaldamento più economico è la pompa di calore. Questa tipologia, infatti, oltre a essere sostenibile, è anche più efficiente rispetto alle tradizionali caldaie a gas: con la pompa di calore si risparmia fino al 60% sui consumi per il riscaldamento, anche perché la casa si riscalda più velocemente in confronto a quando si utilizzano i caloriferi. Un metodo di riscaldamento alternativo alla caldaia ed economico è la stufa a pellet: si tratta di una caldaia a biomassa che, in passato, veniva utilizzata soltanto in montagna. Oggi si sta diffondendo anche nelle abitazioni classiche, ma prima di installarla bisogna tenere conto dei maggiori costi di manutenzione rispetto a una normale caldaia e della reperibilità del pellet, che però solitamente non ha costi elevatissimi.

Riscaldamento, attenta ai termosifoni!

I termosifoni vanno monitorati spesso per evitare che disperdano calore e scaldino nel modo giusto. Evita di posarci sopra oggetti o di metterci qualcosa davanti o sopra, questo infatti ostacolerebbe la diffusione del calore emanato. Fai arieggiare gli ambienti ogni tanto, ma non lasciare le finestre aperte quando accendi il riscaldamento. Per migliorare il lavoro dei caloriferi inserisci un pannello riflettente nello spazio fra questi e la parete. Si tratta di un piccolo trucco che risulta molto utile per i termosifoni incassati e che sfrutta il potere della carta stagnola per scongiurare dispersioni. Ricordati di prestare attenzione alle valvole termostatiche dei termosifoni. Il loro scopo è quello di regolare il flusso di acqua calda, perciò assicurati che siano settate a una temperatura sempre inferiore ai 22 gradi. 

donna freddo in casa gatto

Come riscaldarsi questo inverno

In attesa del freddo tipico della stagione invernale potete mettere in atto una serie di comportamenti corretti per scaldarsi questo inverno facendo attenzione all’ambiente e al risparmio. La prima cosa da controllare è l’isolamento di porte e finestre: se l’abitazione non è ben isolata si disperde calore e, di conseguenza, si ha la necessità di tenere accesi i caloriferi per più ore. Optate poi per una tipologia di riscaldamento economica e a basso consumo, come la pompa di calore o la stufa a pellet. Sul mercato esistono poi soluzioni alternative e innovative, come per esempio i pannelli radianti ad infrarossi a onda lunga da installare sulla parete, come se fossero dei termosifoni. Attenzione poi a tenere chiuse le porte degli ambienti che non volete riscaldare e tirate giù le tapparelle quando cala il sole, in modo da non far entrare aria fredda dagli infissi.

Date e regole riscaldamento 2023

Per il 2023 molti Comuni italiani, viste le temperature miti, hanno fatto slittare l’accensione dei riscaldamenti al 22 ottobre (anziché il 15). Lo spegnimento è previsto, in base alla zona geografica, tra il 31 marzo e il 15 aprile, salvo nuove disposizioni.  I caloriferi potranno restare accesi fino a 13 ore al giorno nelle regioni dove il freddo è più pungente e per un massimo di 9-11 ore al Sud. In alcune zone particolari, come Lampedusa e Porto Empedocle, si potranno tenere i caloriferi in funzione dall’8 dicembre al 7 marzo e soltanto per 5 ore al giorno. Infine, attenzione alla temperatura impostata: anche questa varia in base alle zone, ma solitamente si può tenere tra i 18 e 20 gradi, con due gradi di tolleranza. Per avere maggiori informazioni è bene consultare il sito del proprio Comune o Regione.

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