I massaggi sono stati usati per migliaia di anni come tecnica di guarigione e rilassamento. Manipolando i tessuti e i muscoli con una combinazione di pressione, sfregamento, carezza e persino calore si apportano vari benefici per la salute. Oggi nel mondo se ne praticano tantissimi, anche se ci sono 10 tipologie che vanno per la maggiore in quanti molto benefiche. A tale proposito, vediamo nel dettaglio quali sono e a cosa servono.

Massaggio a rilascio attivo

La prima tipologia di massaggio nota come tecnica a Rilascio Attivo è stata sviluppata quasi trent’anni fa dal Dr. P. Michael Leahy. L’idea è nata per gli atleti d’élite per tornare alle massime prestazioni il più rapidamente possibile, senza la prolissità di un massaggio completo.

L’ART tratta i disturbi minori dei tessuti molli all’interno di muscoli, legamenti e nervi. La suddetta tecnica mira direttamente a rilasciare il tessuto cicatriziale accumulato all’interno del muscolo profondo che si verifica quando viene sforzato per un lungo periodo di tempo.

Massaggio svedese

La seconda tipologia di massaggio è quello svedese definito quasi come una massoterapia. Più conosciuto e utilizzato specie nei paesi anglosassoni. Inoltre va detto che si pratica con tecniche ben precise come ad esempio l’Effleurage (scorrevole e planata), il Petrissage (impastare) il Tapotement (tapping ritmico), l’Attrito (con fibre o fibre incrociate) e la Vibrazione. Questi metodi vengono utilizzati per contrastare il dolore muscolare da lieve a intenso. Nello specifico riducono la rigidità articolare, combattono il dolore causato dall’osteoartrite e quello della lombalgia.

Massaggio di rilascio miofasciale

La terza tipologia di massaggio nota come di rilascio miofasciale è il tipo più rudimentale di massoterapia. Infatti l’individuo che lo pratica non ha bisogno di assistenza esterna per completarlo.

Il rilascio miofasciale agisce verso lo strato fibroso del tessuto connettivo sopra il muscolo e sotto la pelle, e consente al corpo di muoversi e mantenere diverse posizioni quando si avverte una tensione muscolare a livello superficiale. Il rilascio miofasciale può essere eseguito con diversi strumenti tra cui il rullo di schiuma e la pallina da tennis.

Massaggio medico

La quarta tipologia di massaggio è quello medico. Adotta in genere molti stili diversi di terapie e che includono la manipolazione dei tessuti profondi, dei punti trigger, tecniche osteopatiche e cranio-sacrali.

Tuttavia, un massaggio medico è ancora molto utilizzato per la terapia decongestionante a causa di traumi e per alleviare il dolore. Inoltre il massaggio medico può essere utilizzato per trattare un vasto assortimento di disturbi fisici e mentali come ansia, pressione sanguigna ridotta e tanto altro.

Massaggio con digitopressione

La quinta tipologia di massaggio è la digitopressione o agopuntura effettuata nei punti trigger tramite degli aghi. È stato originariamente sviluppato come un aspetto dell’antica medicina cinese ed è comunemente sfruttato per alleviare il dolore.

Questa pratica serve per alleviare il fastidio nella parte bassa della schiena, per ridurre la rigidità della spalla e lenire le sofferenze legate al ginocchio. L’agopuntura tra l’altro è molto più diretta di altre forme di massoterapia, ed è ideale per scavare negli strati fasciali profondi del corpo.

Massaggio di coppettazione

La sesta tipologia di massaggio è la coppettazione ossia una tecnica risalente al 3000 a.C. E da allora viene utilizzata come metodo ufficiale per alleviare il dolore a breve termine e per aumentare il movimento e il flusso sanguigno. Generalmente, la coppettazione viene eseguita da un massaggiatore che troverà una zona del corpo stretta e/o dolorante.

La pressione viene applicata all’area aspirando una tazza sulla pelle che permette di far aumentare la pressione nell’area, mentre il sangue scorre in superficie. La forma tipica della tazzina cioè a coppa, permette tra l’altro di eseguire movimenti circolari ben precisi.

Massaggio craniosacrale

La settima tipologia di massaggio è quella craniosacrale, ossia una forma delicata e non invasiva di terapia che è stata sviluppata nel 1945. Durante una sessione, il cliente giace completamente vestito sul lettino mentre il terapista fa un leggero contatto con le aree dei punti trigger lungo tutto il corpo. Ma normalmente si concentra sulla testa, sul busto, sulle ginocchia e sui piedi.

Questo contatto fornisce molti vantaggi tra cui quello di alleviare il dolore cronico, diminuire il mal di testa oppure minimizzare la gravità dell’emicrania quindi tutte le condizioni legate alla zona craniosacrale.

Massaggio dei punti trigger

L’ottava tipologia di massaggio dei punti trigger viene praticato proprio su questi ultimi che comportano affaticamento muscolare, dolore o persino mal di testa. Generalmente, il punto di innesco viene trovato in una zona del corpo dolorosa su cui il professionista incaricato applica una pressione per alleviare il sintomo.

Tuttavia, a differenza del massaggio classico, il punto trigger scava in profondità per rilasciare la tensione alla giunzione neuromuscolare il che lo differenzia da altre terapie di massaggio simili.

Massaggio thailandese

La nona tipologia di massaggio è quello thailandese ossia un’antica pratica che combina i principi ayurvedici indiani, la digitopressione e alcune posizioni yoga per alleviare le dolorose tensioni muscolari. Il paziente è vestito durante la sessione con abiti larghi, mentre il professionista utilizza la trazione, lo stretching, la compressione e il dondolio invece del lavoro manuale sul corpo attraverso l’impasto e la pressione. Un massaggio thailandese generalmente segue linee specifiche del corpo chiamate “sen” e può durare fino a due ore.

Massaggio di riflessologia

La decima tipologia di massaggio è la riflessologia o “terapia a zone” che è un altro metodo non tradizionale di massoterapia. La riflessologia utilizza i riflessi naturali del corpo nelle mani e nei piedi del paziente attraverso una serie di tecniche specifiche del pollice, delle dita e delle mani senza l’uso di olio o altri balsami.

Durante una sessione che varia da persona a persona, il corpo viene suddiviso in dieci diverse zone: cinque a sinistra e cinque a destra. Si ritiene che la forza applicata ai piedi viaggi attraverso queste “zone” grazie a dei segnali nervosi, il che aiuta ad alleviare la tensione muscolare e il dolore in tutto il corpo.