Come riuscire a praticare sport con costanza: la parola al personal trainer e alle donne

L'autunno è quel periodo dell’anno in cui si registra un picco di iscrizioni in palestra, spesso, dopo gli inizi si incappa in un calo della motivazione. Ecco qualche consiglio da personal trainer per gestirla e portare a termine gli obiettivi

Come riuscire a praticare sport con costanza

Autunno, tempo di palestra. E’ questo, generalmente, il periodo dell’anno in cui ci si iscrive a corsi di spinning, danza orientale, nuoto, fitness e nuove discipline sportive dai nomi accattivanti. Complice inoltre l’effetto delle vacanze, entusiasmo ed energia sono ancora al top, quasi facessero l’effetto di frasi motivazionali. Tuttavia, non è raro che la motivazione cali dopo i primi tempi, un po’ come succede con le diete. I fattori possono essere tanti: il maltempo, la pigrizia, la stanchezza dovuta allo studio o al lavoro, un imprevisto dell’ultima ora, sono tutte ragioni o alibi per diradare o procrastinare la frequentazione anche dopo aver investito denaro, magari per un abbonamento a lungo termine.
 
Con l’aiuto di Violetta Leotta, personal trainer, insegnante di ginnastica posturale e osteopata, vi diamo cinque consigli da seguire scrupolosamente per mantenere alto il livello di costanza ed entusiasmo nell’allenamento

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Appunta i miglioramenti

Annotare i progressi del proprio corpo è un modo facile ed efficace per mantenere alta la motivazione all’allenamento. Niente è più stimolante di notare che il fisico cambia e diventa, di volta in volta, più tonico e
resistente all’esercizio fisico. Oltre al classico diario ci sono delle App che consentono di registrare i miglioramenti come Runtastic Results, Fitbit e GoogleFit. Guardarsi indietro e constatare tutte le evoluzioni fatte lungo il proprio percorso, risulta molto utile per tenere lontano la tentazione di mollare

Varia il tipo di allenamento

Si tratta di una strategia efficace contro la noia della routine che ostacola il raggiungimento del nostro obiettivo fitness. Il corpo si adatta facilmente, per cui gli stessi movimenti ripetuti nel tempo diminuiscono progressivamente l’efficacia di ogni esercizio. L’ideale è selezionare le attività che più ci piacciono e stimolare corpo e mente con metodologie di allenamento differenti. Possiamo anche decidere di allenarci da sole con semplici esercizi da fare in casa o all’aperto.

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Trova un equilibrio

La vita ruota intorno a una moltitudine di eventi (familiari, lavorativi, ecc.) e nessuno di noi è sempre motivato al cento per cento. La ricerca di un equilibrio rappresenta la strada migliore per trovare la giusta soluzione ad ogni imprevisto. Se, per esempio, siamo costretti a saltare qualche seduta di allenamento non dobbiamo demoralizzarci e abbandonare i nostri obiettivi. Il risultato ottenuto si mantiene tale anche se ci assentiamo qualche volta: si potrà sempre recuperare la volta successiva

Trova un compagno di allenamento

Un amico o un’amica con cui condividere la palestra è sempre un’ottima idea. Sarà lui a infonderci la giusta carica quando la volontà vacilla. Può trattarsi di una persona che già conosciamo oppure di qualcuno conosciuto in loco che, come noi, desidera darsi degli obiettivi. Prendere impegni con qualcuno è un deterrente al perenne procrastinare e anche il sacrificio, quando viene condiviso, risulta meno pesante

Scegli una palestra facile da raggiungere

Sicuramente dover percorrere lunghe distanze per raggiungere la palestra non aiuta, specie i primi tempi e durante le fredde giornate invernali, quelle in cui viene voglia di stare al caldo delle mura domestiche. L’ideale è scegliere un centro vicino il luogo di lavoro o vicino casa. Sarà più difficile abbandonare il progetto. Nella scelta del luogo, infine, affidatevi alle sensazioni. In molti raccontano di aver frequentato con assiduità un posto che hanno sentito familiare sin da subito

Le vostre storie

Nella, 44 anni, organizzatrice di eventi culturali
Non frequento una palestra ma faccio ugualmente sport regolarmente. Vado a correre almeno 3 volte a settimana per una decina di chilometri ogni volta. Mi riesce facile essere costante perché mi diverte molto. All’inizio era un’occasione per stare all’aria aperta e godersi il verde cittadino, con la compilation preferita nelle cuffie. Poi, una volta preso il ritmo, nel senso di riuscire a fare tanti chilometri senza avere il fiatone, correre è diventata una necessità. Se non vado ho un senso di malessere. Non è sempre stato così, prima ero piuttosto pigra. Sono diventata così assidua da 4 anni a questa parte. Con l’avanzare dell’età ho dovuto constatare che non ero immune dall’inevitabile cedimento del tono muscolare e ho deciso di contrastarlo.
Finora non ho mai avuto un calo della motivazione vero e proprio, devo solo affrontare la difficoltà della sveglia all’alba che, anche per motivi di organizzazione familiare, è il momento che preferisco per correre. Inoltre seguo lezioni di Lindy Hop, un ballo di origine afroamericana in voga dagli anni 20 agli anni 40, che si pratica sulle note dello swing. E’ molto divertente ed equivale ad uno sport perché ha dei ritmi sostenuti. Mi sono iscritta l’anno scorso e da allora non ho mai saltato una lezione
 
Mariella, 49 anni, esperta di informatica
Lo sport per me è un bell’impegno, soprattutto perché ho figli ancora piccoli. Per questo ho deciso di farmi seguire da un personal trainer. E’ una scelta costosa che, tuttavia, mi consente di focalizzare l’obiettivo e assicurare un certo impegno. La costanza non sarebbe un problema se non ci fossero gli impegni familiari. Negli anni ho capito che l’importante è fare qualcosa che ti piaccia e ti consenta di staccare la spina dalla quotidianità, un’attività che oltre al fisico pensi anche alla psiche, che oltre a farti sudare ti faccia concentrare su te stessa. Anche l’ambiente non è da sottovalutare: essere circondati da persone piacevoli ha un certo peso. Quando frequentavo il corso di balli popolari andavo di sera tardi, anche se pioveva, faceva freddo e dopo giornate piene. Nonostante questo non ho mai perso una lezione.
I cali di motivazione ci sono stati, eccome. Ho capito che se salti una o due volte e non reagisci presto allenti inevitabilmente la presa. In questi casi è importante avere la forza di riprendere e poi tutto si rimette a posto. Di palestre ne ho frequentate diverse, quando ho smesso è stato perché non mi piaceva più la disciplina
 
Mariagrazia, 40 anni, ginecologa
Pratico sport da sempre, generalmente in palestra. In questi anni mi è capitato spesso di pagare la quota di iscrizione e quella annuale per poi frequentare solo due o tre lezioni a tutto svantaggio del mio portafoglio e della mia salute. Così, ho pensato che coinvolgere un’amica poteva essere il modo giusto per arginare gli inevitabili cali di motivazione. Funziona! Inoltre ho scelto una palestra vicino il mio studio. In questo modo riesco ad andare in palestra almeno due volte a settimana.
 
Raffaella, 38 anni, insegnante
Ho sempre frequentato le palestre con una certa assiduità. I risultati si vedevano e le lezioni mi piacevano, per cui l’ho sempre fatto senza particolare sforzi. Finché, all’improvviso, ho cominciato a mal sopportare gli ambienti chiusi. Non si è trattato di un calo di motivazione ma piuttosto di un cambiamento di abitudini ed esigenze di vita. L’esercizio fisico rimane un elemento importante per il mio benessere, così ho deciso di acquistare due cyclette, una l’ho collocata a casa mia e l’altra a casa di mia madre, così quando la vado a trovare posso allenarmi anche lì. Mentre pedalo leggo un libro oppure ascolto musica. In questo modo ho perso anche qualche chilo e mi piaccio di più
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