No ai compiti delle vacanze, sì alle lezioni di nuoto: parola di pediatra

Con la fine della scuola torna l'annoso problema: sì o no ai compiti per le vacanze? Un pediatra si schiera contro i compiti delle vacanze mentre consiglia a tutti i genitori di iscrivere i bambini a dei corsi di nuoto

Basta scuola e niente compiti delle vacanze, tutti a lezioni di nuoto

“Chiusa la scuola, basta con lo studio!”. A dirlo non sono alunni esausti dalle fatiche sui banchi, ma i ‘medici dei bambini’, che rinnovano l’appello a maestri e professori:
Bambini e adolescenti non devono fare assolutamente i compiti durante le vacanze. Le scuole chiudono non per mandare in ferie gli insegnanti, ma per far riposare gli alunni. Per il loro benessere bisogna farli ‘staccare completamente dallo stress legato all'apprendimento". Parola del pediatra Italo Farnetani, professore ordinario alla Libera università degli Studi di scienze umane e tecnologiche di Malta, da anni paladino della battaglia contro i compiti per le vacanze.

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“Studiare è utile e fondamentale ma sempre faticoso, perciò far "dimenticare" la scuola mettendo da parte libri e quaderni è il modo più efficace per permettere agli alunni di ricaricare le batterie, cioè risalire lo stress. E' inutile anche far fare pochi compiti – spiega all'AdnKronos Salute – infatti si abitua solo l'alunno a studiare svogliatamente. Nessuna paura nemmeno che gli scolari dimentichino le nozioni acquisite nei mesi di lezione, perché le cose apprese da piccoli sono quelle più durature".
No ai compiti delle vacanza, dunque. Il suggerimento del pediatra è quello di dedicare piuttosto un po' di tempo alle lezioni di nuoto.
"Consiglio di applicare le direttive emerse dal Convegno internazionale che si è svolto a Montesilvano in occasione dell'assegnazione delle Bandiere verdi 2018, dal quale è emerso in modo evidente" – dice Farnetani – che per la prevenzione degli incidenti e la sicurezza in mare è necessario saper nuotare meglio di quanto avvenga
oggi, potenziando i corsi tenuti da personale professionalmente qualificato come gli operatori della Federazione italiana nuoto".
I bambini, dunque, per la loro sicurezza in acqua devono imparare:
 
1) Ad andare sott'acqua con gli occhi aperti. "E per questo non ci sono controindicazioni oculari, cioè i bambini lo possono fare tranquillamente, e dopo possono sciacquare gli occhi con le lacrime artificiali" dice Farnetani;
2) A nuotare anche in presenza di schizzi sul viso:
3) A nuotare nell'acqua alta senza avere paura;
4) Devono iniziare a prendere confidenza con l'acqua, per non avere paura, già dalle prime settimane di vita
5) Quando iniziare a prendere lezioni? Il mio consiglio è fra 3 e 4 anni" conclude il pediatra
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