donna al lavoro che sorride

5 motivi per cui un feedback negativo può essere più importante di uno positivo

Se al lavoro hai ricevuto un feedback negativo, niente panico: talvolta questo tipo di riscontro può essere molto importante, perché ti aiuta a vedere le cose sotto una luce diversa

La vita professionale, un po’ come quella privata, è un’alternanza tra gioie e dolori. Uno dei dolori potrebbe quel feedback negativo che giunge inatteso dopo un lavoro (a tuo parere) svolto benissimo.

Se la prima reazione è, comprensibilmente, la delusione per aver ricevuto una sorta di critica, la seconda dovrebbe essere una riflessione sull’importanza di quest’ultima.

Un feedback negativo, se mosso da ragioni reali, può fare la differenza per almeno cinque ragioni: ecco quali sono.

Induce a essere più critiche

Quando ti ritrovi ad avere a che fare con un feedback negativo cominci inevitabilmente ad analizzare nella maniera più critica possibile il tuo lavoro.

Attenzione, non stiamo dicendo che prima non lo facessi, ma per quanto sia triste da dire, la delusione è una forte spinta a dare ancor più del tuo meglio.

Il principio è lo stesso di quando a scuola prendi un brutto voto nella tua materia preferita, quella che hai sempre amato e per cui studiare non era un peso. Chiedere un feedback al lavoro è proprio come ricevere un voto.

L’analisi critica del tuo lavoro ti porta a visualizzare in maniera chiara quali sono i suoi limiti. Nessuno è infallibile e se sei arrivata a ricevere una riscontro sfavorevole significa che era il momento di rendersene conto.

La lucida razionalità e l’oggettività con cui inizi a passare in esame ciò che fai ti porterà a consegne migliori, a smetterla di farti sommergere dalle deadline e a essere più organizzata.

Rimette in discussione

Sai quanto è noioso fare le cose sempre allo stesso modo, perennemente, per tutta la vita? Tanto, ma non solo: è anche nocivo. Un feedback negativo può aiutarti a realizzare che, in effetti, c’è qualcosa che non va nel tuo processo di produzione e/o di concentrazione.

Infatti non è detto che un percorso che, in passato, ti ha portata a conseguire degli ottimi risultati, oggi ti conduca agli stessi traguardi. Per la verità è molto probabile che le tue abitudini siano già obsolete.

Una critica, un invito a migliorare o addirittura a stravolgere completamente un lavoro che (ai tuoi occhi) era perfetto può diventare un modo per rimetterti in discussione, cambiare approccio, essere più curiosa e propositiva e migliorare la tua produttività.

Aumenta l’attenzione

E se il problema fosse l’attenzione? Una volta ricevuto il feedback negativo hai provato una forte amarezza, ma poi ci hai pensato su e hai capito che c’è qualcosa che non va e che non volevi ammettere a te stessa.

Magari da qualche tempo a questa parte non riesci a rimanere concentrata e in effetti la qualità del tuo lavoro è un pizzico peggiorata. Guardando la situazione nell’insieme ti rendi conto di fare dei pensieri negativi limitanti per il tuo successo, di esserti adagiata.

Questo atteggiamento non dipende necessariamente da te: può essere dovuto a un ambiente di lavoro tossico o all’essere recentemente stata sottovalutata o non adeguatamente apprezzata.

Quale che sia la ragione, di certo dopo un feedback negativo la tua attenzione aumenterà esponenzialmente. E forse, ti darà anche la forza per cambiare qualcosa.

Attiva il pensiero laterale

Esattamente come può farti capire che il problema è l’attenzione, un feedback negativo può farti realizzare che la criticità sta nel tuo metodo o nel modo in cui affronti le cose.

Come abbiamo accennato, non è detto tu abbia sbagliato: magari hai scelto una strada “semplicemente” obsoleta. Di fatto, però, se ti trovi davanti a un commento sfavorevole sul tuo lavoro è molto probabile che ci sia stato un errore, da qualche parte.

La naturale conseguenza è ripetere ogni passo, uno per uno per individuare la svista e correggerla. Questo può portare a una serie di cose:

  • Realizzare che l’errore è dovuto a una lacuna, e dunque farti sentire la necessità di una maggiore formazione;
  • Capire che l’errore sta in uno schema scorretto e farti provare nuovi schemi, fino ad arrivare al migliore;
  • Applicare il pensiero laterale.

Applicare il pensiero laterale è davvero la cosa migliore a cui si possa arrivare: è la più alta capacità di problem solving, caratterizzata da creatività e distanziamento dagli schemi logici.

In questo senso, il feedback negativo diventa un toccasana perché migliora la qualità del tuo lavoro e ti porta a ottenere nuovi incarichi.

Spinge al confronto

Infine, ricevere un feedback negativo ti spinge inevitabilmente a cercare un confronto. Può fare cadere ogni barriera e abbattere quelle remore che avevi nel chiedere aiuto a una collega più brava di te.

Può anche portarti a interfacciarti in una maniera più costruttiva con la tua squadra, o anche a migliorare sensibilmente la tua comunicazione sul posto di lavoro.

Generalmente, molti feedback negativi arrivano dopo che un lavoro in team non è stato svolto in maniera equilibrata. Se è questo il tuo caso, cogli l’opportunità per capire come integrarti meglio con i colleghi, come aiutarli e come fare in modo che facilitino la tua vita.

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