La febbre alta scatena, spesso, il panico nei genitori. Con una menzione speciale per le mamme particolarmente ansiose. Abbiamo, quindi, voluto fare chiarezza sui comportamenti da adottare in caso di febbre alta del bambino, con l'aiuto del dott. Gianfranco Trapani, specialista in Pediatria. Le variabili da prendere in considerazione sono diverse: età del piccolo, condizioni generali del bambino, durata della febbre e temperatura.

«Una delle prime cose da fare, in caso di febbre alta, è considerare l'età del bambino. Sotto l'anno di età del piccolo, infatti, in caso di febbre alta si rende necessaria una valutazione pediatrica. Dall'anno in poi, invece, è opportuno osservare le condizioni generali del bimbo. Se quest'ultime sono buone, il bambino è vitale e non allettato, allora spesso si può anche non fare alcunché. La febbre, infatti, è la reazione dell'organismo a un'infezione e, stroncando la febbre con i farmaci antipiretici, si allunga inevitabilmente il decorso della malattia» spiega il dott. Trapani.

La misurazione della temperatura

Uno dei primi dubbi da chiarire, in merito alla febbre nel bambino, è quando la temperatura possa essere definita "alta".

«Per febbre alta, si intende una temperatura esterna rilevata superiore ai 39-39.5 gradi (interna, 40 gradi). Molto importante è anche la modalità di misurazione della temperatura. Quest'ultima va rilevata tramite termometro digitale, esternamente: sotto l'ascella o all'inguine. I termometri auricolari, per esempio, possono essere ingannevoli: è sufficiente, infatti, un'infiammazione dell'orecchio per ottenere un valore non affidabile della temperatura corporea. Infine, è bene non misurare la febbre ai bambini subito dopo mangiato» spiega il dott. Trapani.

Cosa fare

Se tramite misurazione corretta la febbre è alta, e il bambino ha un'età superiore all'anno, è opportuno valutare le sue condizioni generali. Per condizioni generali, si intende la vitalità del piccolo.

«Se, nonostante la febbre alta, le condizioni generali del bambino sono buone e la febbre non è "violenta", allora si potrà non intervenire aspettando che l'organismo combatta l'infezione. Se invece il bambino appare molto sofferente, sarà lo stesso pediatra a consigliare il trattamento con i farmaci antipiretici specifici (paracetamolo). Dopo tre giorni di febbre alta, si potrà valutare, insieme al pediatra, la necessità di un controllo medico» chiarisce il dott.Trapani.

Una delle più frequenti paure dei genitori, sono le famigerate convulsioni. «Le convulsioni febbrili hanno sempre un decorso benigno, senza ripercussioni sul sistema nervoso centrale del piccolo. Le convulsioni febbrili nel bambino, possono avvenire in qualsiasi momento. Se la convulsione febbrile, poi, dovesse rivelare altre patologie (per esempio, forme di epilessia), allora sarà un utile campanello d'allarme per poter intervenire al più presto» conclude l'esperto.

Meglio a digiuno

Quando i bambini hanno la febbre alta, è normale che manifestino inappetenza. Quindi, è sbagliato costringerli a mangiare per paura che si indeboliscano. È, invece, molto importante controllarne lo stato di idratazione.

«Quando il bambino ha la febbre alta, è bene che resti digiuno. Infatti, in questi casi, l'organismo è costretto già a smaltire molte sostanze tossiche e l'introduzione di cibo potrebbe affaticare eccessivamente il fegato. È, invece, fondamentale che il bambino beva molto: acqua, sali minerali, preparati per prevenire e combattere l'acetone» spiega il dott. Trapani.

Scoprire il bambino

Un'altra soluzione da evitare, se il bambino ha la febbre alta, è l'abitudine a coprirlo molto pensando che possa prendere freddo (persino in casa...).

«Un bambino con la febbre alta va lasciato il più possibile scoperto, considerata anche la temperatura dell'ambiente domestico. Il bambino, inoltre, può uscire per recarsi dal pediatra se le sue condizioni generali sono buone, anche se ha la febbre alta» spiega l'esperto.

Ciò che bisogna evitare al piccolo, in breve, è un surplus di fastidio (oltre alla febbre) coprendolo eccessivamente.

SOS febbre alta nei bambini: cosa fare

Abbiamo chiesto all'esperto cosa fare in caso di febbre alta nei bambini. Il primo step? Valutare l'età e le condizioni generali del piccolo

Uso indiscriminato di antipiretici, dubbi, ansie, terrore delle convulsioni, preoccupazione per l’inappetenza. Quando i bambini hanno la febbre alta, le mamme spesso vanno in tilt per la paura che possa succedere qualcosa di più grave al piccolo. Ma il pediatra rassicura: è importante mantenere la calma e fare una serie di valutazioni. Prima di tutto, va considerata l‘età del bambino: sotto l’anno, infatti, il piccolo con la febbre alta necessita di una valutazione pediatrica. Invece, sopra questo limite anagrafico, è necessario valutare le condizioni generali del bambino (se gioca, è sereno e vitale) e attendere di norma tre giorni prima di un eventuale controllo pediatrico. Inoltre, è importante anche la modalità con cui si rileva la temperatura corporea del bambino

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