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Come scrivere una mail di autocandidatura

  • 11 04 2021
Ti piacerebbe imparare a scrivere una mail di autocandidatura che sappia catturare l’attenzione delle aziende? Spesso una candidatura spontanea richiede qualche piccolo accorgimento in più per essere davvero perfetta

Scrivere una mail di autocandidatura può provocare la sindrome da foglio bianco. Come farai ad attirare l’attenzione dell’azienda nel modo giusto? Quante altre persone si stanno candidando spontaneamente per il posto? Che cosa puoi fare per farti notare in maniera positiva ed efficace? La mia scrittura sarà all’altezza?

Se vuoi trasformare una candidatura spontanea in quella che potrebbe diventare una chiamata per un colloquio, hai bisogno di conoscere qualche trucco del mestiere. E in bocca al lupo!

A chi inviare la candidatura?

Sembra una domanda scontata, ma non lo è affatto. Non c’è nulla di peggio di inviare una candidatura spontanea nel form per il contatto dei clienti. Dai un’occhiata al sito web e passa in rassegna sezioni come “Chi siamo” o “Lavora con noi” per trovare l’indirizzo di riferimento corretto. Se nutri qualche dubbio sulla validità della mail presente sul sito, fai una telefonata. Richiedi in nome del referente che si occupa di valutare le candidature, e fatti dare il suo indirizzo per mandarla direttamente all’interessato.

Il titolo della mail di autocandidatura

Partiamo dalla base, ovvero dall’oggetto della mail di autocandidatura. Può sembrare una piccolezza, ma il titolo della email è tanto importante quanto il titolo di un articolo di giornale. È un biglietto da visita perfetto per fornire le proprie generalità e dare un’idea precisa di cosa andrà a contenere il corpo.

Nel titolo sii essenziale: inserisci solo la parola autocandidatura, il tuo nome e cognome e la posizione che vorresti ricoprire. Per esempio: Autocandidatura – Paola Rossi, Social Media Manager. Precisa, concisa, impeccabile!

Quanto dev’essere lunga una mail di autocandidatura?

Ecco che quando si parla del corpo della mail potrebbe subentrare la cosiddetta sindrome da foglio bianco. Non ti preoccupare, è perfettamente normale. Rilassati, concentrati e inizia a scrivere su un foglio di carta un elenco che contiene tutti i concetti che vuoi esprimere.

Ora che li hai davanti e sai che non ti possono più sfuggire, inizia a scrivere. La mail di autocandidatura non dovrebbe mai essere più lunga di 10-15 righe. Sembrano pochissime, ma ti assicuriamo che sono più che sufficienti per fornire le tue generalità all’azienda per cui stai facendo application.

Il corpo della mail: cosa inserire

Come abbiamo detto, hai 10-15 righe per carpire l’attenzione delle risorse umane (HR, human resources). Non un’impresa facile, ma nemmeno impossibile, con qualche piccolo accorgimento. Innanzitutto, la prima parte – diciamo un paragrafo – dovrebbe essere dedicato a una presentazione. Dì chi sei, presentati con entusiasmo e racconta le tue esperienze.

Nel secondo paragrafo dovrai invece veicolare il messaggio chiave della candidatura spontanea. Perché ti interessa l’azienda? Ma soprattutto: perché tu dovresti interessare a lei? Quali sono, a tuo avviso, le potenzialità e il valore che potresti portare all’attività che stanno svolgendo? Potresti spiegare – in modo acritico – in che modo il tuo contributo potrebbe influire positivamente sul workflow. Sii proattiva, energica ed entusiasta. Non lasciare spazio a dubbi e spiega senza colpo ferire per quale motivo dovrebbero essere interessati a chiamarti. E soprattutto: perché dovrebbero farlo subito?

Per essere sicura di veicolare i messaggi giusti, facilita la lettura della mail inserendo grassetti ed elenchi puntati, senza esagerare. Qual è la regola base per l’inserimento dei grassetti in un testo? Pochi ma buoni. Spesso, chi apre un testo online si limita a scorrere velocemente i grassetti per valutare se in effetti vale la pena iniziare la lettura. I tuoi grassetti dovranno dare un senso generale del contenuto del testo, incuriosendo e, al tempo stesso, fornendo la giusta attenzione sui concetti da sottolineare.

La forma conta, e anche molto

Un ultimo prezioso consiglio è quello di lasciar perdere gli aggettivi. Pensa piuttosto ai fatti e a ciò che di concreto puoi fare per l’azienda. Quali benefici e competenze sapresti fornire al team? In che modo la tua crescita professionale potrebbe dare valore alle attività quotidiane in ufficio o sul posto di lavoro?

Quando andrai a scrivere una mail di autocandidatura, dovrai essere certa della chiarezza dell’esposizione dei concetti e della tua correttezza linguistica. Erroracci ortografici sono un brutto biglietto da visita, e potrebbero essere il motivo per cui la tua candidatura non viene neanche presa in considerazione.

Cosa devo allegare a una candidatura spontanea via mail?

Sappiamo che ti piacerebbe allegare tutti i tuoi certificati e i tuoi diplomi, ma per quanto riguarda una mail di autocandidatura dovrai mantenerti sintetica ed efficace. Pertanto, dovrai allegare solo e unicamente il tuo curriculum, abbinando eventualmente un portfolio se svolgi un lavoro creativo o commerciale. Questo portfolio dovrà essere di facile consultazione, disponibile in .pdf o magari su un sito web che funzioni bene e non sia lento a caricare.

Lascia quanti più contatti possibile

Sì, è molto probabile che i contatti siano già presenti sul tuo curriculum vitae, ma perché rischiare? Il coda alla mail aggiungi una firma con indirizzo email, telefono cellulare, eventuale profilo LinkedIn e account Skype. Rendersi reperibili sulle piattaforme più diffuse favorisce l’apertura di un dialogo con il mezzo di comunicazione più consono.

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