Procida case colorate
L'isola di Procida

Procida, la vacanza da fare nella Capitale della Cultura 2022

Guida e itinerari per una vacanza su un'isola magnifica, Capitale della Cultura 2022: Procida

Procida, Capitale della Cultura 2022

Un’isola Capitale della Cultura 2022? Dal punto di vista logistico una sfida. Ma il Direttore di Procida 2022 Agostino Riitano (già alla testa del team di Matera) e chi lavora con lui, come Alessandra Magnacca, Segretaria organizzativa, alle sfide è abituato. E lo slogan scelto, La cultura non isola, ha sicuramente lasciato il segno. A metà dell’anno rimangono ancora molti gli appuntamenti a cui partecipare, da programmare magari dopo agosto, perché a Procida l’estate finisce ben più tardi di quelle che sono le classiche vacanze estive. Qui segnalo un paio di eventi, gli altri li trovate sul sito procida2022.com.


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– Procida

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– Procida: veduta dell’isola

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– Procida al tramonto

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– Per le vie di Procida
Shutterstock
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– Le tipiche case colorate di Procida

Gli eventi da non perdere a Procida

Fino al 31 dicembre 2022
Fili d’ombra, fili di luce a Palazzo d’Avalos

Anche se non ci fosse la mostra, Palazzo d’Avalos andrebbe visto perché fa parte della storia dell’isola. Prima residenza reale e poi carcere (fino al 1988) mostra a chi lo visita le celle, le divise e i letti dei carcerati fra mura e spazi imponenti. In occasione di Procida Capitale della cultura, la mostra ripercorre la storia del lino, le fasi della sua trasformazione, l’applicazione che ne veniva fatta in passato. I 600-700 detenuti, tutti maschi, tessevano i corredi poi venduti nell’isola. Una storia struggente, basta scorrere il libro delle visite. Accanto alle firme c’è scritto: “la madre”, “la sorella”.

La visita è emozionante, dalle finestre si vede il mare ma è davvero lontano. Sempre qui, nelle celle dell’ex carcere, la mostra di arte contemporanea dal titolo sprigionArti, che dialoga con gli ambienti suggestivi del complesso di Palazzo d’Avalos: cinque celle diventano sale personali dedicate all’esposizione di opere straordinarie, alcune delle quali “site-specific”.

Con la curatela di Agostino Riitano, direttore di Procida 2022, il percorso espositivo si sviluppa attraverso cinque celle del complesso di Palazzo d’Avalos e coinvolge nomi di assoluto richiamo del panorama dell’arte contemporanea nazionale e internazionale, stimolati dalla sfida di tradurre la propria poetica in un luogo unico e dalla storia complessa e stratificata: Maria Thereza Alves, Jan Fabre, William Kentridge, Alfredo Pirri, Francesco Arena e Andrea Anastasio (ingresso libero, capienza contingentata; policy di accesso a Palazzo D’Avalos a cura dell’associazione Palazzo D’Avalos, info. 333 3510701).

Procida, viaggio nella Capitale italiana della cultura 2022

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Agosto, settembre, ottobre, novembre 2022
Nutrice
Il progetto prende il nome da Nutrice di Enea, la definizione che Dionigi di Alicarnasso diede dell’isola di Procida. Si tratta di itinerari in campagna (a novembre) e uscite in mare per conoscere i prodotti dell’isola. In quest’ultimo caso la partenza è dal borgo della Corricella, a bordo di un peschereccio e di una barca d’appoggio insieme ai pescatori per una battuta di pesca tecnica palamito. Dopo il giro in barca, showcooking e degustazione di sorbetto al limone. È necessario prenotare e conviene farlo in anticipo (per date e prenotazioni: procida2022.com).

L’isola di Procida: 5 cose da sapere

Per spostarsi

In occasione di Procida Capitale della Cultura sugli autobus (che partono da Marina Grande, dove arrivano traghetti e aliscafi, a sinistra della biglietteria) non si paga il biglietto (la mascherina è obbligatoria). Vanno dappertutto: l’isola, di appena 4 kmq, è una delle più popolate e lo sarà ancora di più in questi mesi.

Le strade di Procida sono strette e le fermate lungo il percorso ben indicate ma i bus, che sono mini, nelle ore di punta (per esempio il ritorno dalle spiagge) potrebbero passare già pieni. Succedeva già a giugno, speriamo che a luglio e agosto, e soprattutto nei weekend quando gli arrivi si moltiplicano, i disagi non siano eccessivi, ma bisogna metterli in conto visto che siamo su una piccola isola.
L’alternativa sono le bici elettriche o le minicar di Birò, I’m easy (verso la biglietteria sulla sinistra) a Marina Grande.

Procida, la piccola isola dei grandi amori

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Per vivere il mare

Anche a Marina Grande, quando si sbarca sull’isola, c’è una spiaggia, le altre sono:

La Spiaggia del Postino, a Pozzovecchio: è la più famosa e fra le più belle. Qui hanno girato scene del Postino con protagonista Massimo Troisi e si può ammirare il tramonto. È una spiaggia in parte attrezzata e in parte libera e poco prima della breve discesa c’è la fermata dell’autobus, accanto al Cimitero.
La Spiaggia della Chiaia: ci si arriva a piedi avendo due possibilità di discesa, dei gradini comodi dopo aver percorso la stradina a sinistra della Farmacia (c’è la freccia con scritto Spiaggia di Via dei Bagni) ma se si vuole passare la giornata sotto l’ombrellone o mangiare al ristorante La Conchiglia Da Tonino (laconchigliaprocida.it) conviene scendere un po’ più avanti in modo da sbucare direttamente lì. Volete farvi portare in barca? Contattate Andrea alla Corricella: tel. 3393025460.
La Spiaggia di Chiaiolella: nera per l’origine lavica come quella di Chiaia, è lunga e stretta, perfetta per chi ha bambini, ma devo dire che anche quella di Chiaia scende piano piano, anzi a un certo punto si deve andare ben più in là per immergersi del tutto. Qui il bagno Vivara offre un ottimo servizio per la spiaggia e il ristorante è uno dei migliori dell’isola (tel. 0818960594).

Per chi ama l’architettura

Le case procidane, quelle più antiche, riflettono forme tipiche dell’architettura mediterranea, con cupolette, terrazze e bellissime scale dalle forme sinuose e tondeggianti. I casali, costruiti uno accanto agli altri, si possono vedere prima di scendere alla Corricella, dietro alla Farmacia.

Il consiglio, per saperne di più, è di prenotare una visita guidata con Millennium. Io l’ho fatta con Roberta Lubrano, bravissima (associazionemillenium.it).

Per lo shopping

Se ami lo shopping la via da percorrere è Via Vittorio Emanuele, l’arteria pulsante che dal porto principale di Marina di Procida conduce al cuore dell’isola. Arrivando da Marina Grande, e superato il breve tratto con i negozi e la bellissima libreria Nutrimenti, ci si ritrova sotto l’opera realizzata da Voiello, main sponsor di Procida Città della Cultura, per l’isola: una luminaria, tratto distintivo delle tradizioni meridionali, realizzata dall’artista Domenico Pellegrino, che della luce ha fatto il leit motive delle sue opere, in collaborazione con l’illustratrice Claudia Bartoli. L’imponente arco luminoso è collocato proprio all’ingresso della via

Fourstories: all’inizio della via, sulla sinistra: borse e borsine di marchi francesi (anche Saint Simon), bijoux e cappelli. Delizioso!
Giangiulio Home, per tornare a casa con qualcosa di veramente bello che vi ricordi l’isola (via Principe Umberto 95).
Creje: abiti, costumi, borse, parei. Difficile non farsi tentare qui e per la bellezza e per la qualità dei tessuti (via Marina Corricella,60).

Il benvenuto sull’isola

Presso strutture ricettive selezionate, i visitatori sono accolti con un generoso Welcome Kit Voiello, main sponsor di Procida Capitale. Si tratta di un cofanetto che contiene una confezione in edizione limitata di Gran Penna Ruvida, il formato speciale di pasta né liscio né rigato ma, appunto, ruvidissimo e fatto solo con Grano Aureo 100% italiano più un set di ricette firmate dallo chef procidano Marco Ambrosino, che a Milano ha un ristorante amatissimo, il 28posti.

Per chi non lo sapesse, Voiello è stato fondato a Torre Annunziata da August Vanvittel, ingegnere di origini svizzere, che arrivò in Campania nel 1839 per prendere parte alla costruzione della ferrovia Napoli-Portici. Qui si innamorò di Rosetta Inzerillo, figlia di un piccolo pastaio della zona e con lei iniziò ad occuparsi della gestione del piccolo negozio del suocero. Nel 1861, con l’annessione di Napoli al Piemonte e con la nascita del Regno d’Italia, la famiglia Vanvittel decise di modificare il cognome in Vojello che, successivamente prese la forma attuale di Voiello.

Oltre al Welcome Kit , i turisti che approdano sull’isola possono ammirare l’opera realizzata dal brand per Procida: una luminaria, tratto distintivo delle tradizioni meridionali, realizzata dall’artista Domenico Pellegrino, che della luce ha fatto il leit motive delle sue opere, in collaborazione con l’illustratrice Claudia Bartoli. L’imponente arco luminoso è collocato all’ingresso di Via Vittorio Emanuele, l’arteria che dal porto principale di Marina di Procida conduce al cuore dell’isola. Prima di percorrerla, fata un salto alla vicina libreria Nutrimenti, che oltre ai saggi e ai romanzi di questa estate 2022, pubblica libri sull’isola, fra cui quelli di Ed ecco gli indirizzi da segnare in agenda:

Dove dormire e mangiare a Procida

Calacala rooms&apartments
Poche e bellissime camere in questo che è difficile definire un albergo: in poco tempo vi sentirete a casa vostra e qui la cucina è sublime perché Eduardo, maestro in pensione, cura un orto spettacolare, mentre i figli e la moglie di Salvatore seguono tutto il resto. La cucina è aperta da colazione fino alle 17, l’anno prossimo dovrebbe aprire il ristorante anche la sera. Ottima l’insalata di limoni, fatta con i particolari limoni dell’isola, i limoni pane. Qui Salvatore la prepara al momento, nel mortaio, se lo vedete all’opera è uno spettacolo e quando la gustate vi renderete conto che non avete mai assaggiato prima un piatto così (calacala.kross.travel).

La Medusa
Ristorante a Marina Grande, comodissimo, lungo la via dello struscio. Provate il magnum di baccalà e la caprerina, il dolce. Comunque è tutto buono (via Roma 116, tel.0818967481).

Caracalè
Alla Corricella, uno dei punti più famosi di Procida, un ristorante dove gustare le specialità ma in versione leggera, seduti all’aperto e al riparo dal sole (via Marina Corricella 61).

Vineria Letteraria-L’isola di Arturo
Si chiama proprio come il libro di Elsa Morante che veniva qui e ha contribuito a rendere l’isola famosa. Salite la scala alla Corricella e troverete un bar (che serve anche sotto, ai tavolini) arredato in modo originale, dove fare salotto, sfogliare libri e bere un buon calice di vino (via Marina Corricella, 40).

L’app da scaricare

Procida Island, con info sui servizi, gli orari dei traghetti e dei trasporti. Comodissima!

La maestra ribelle di Procida

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