Allenarsi al freddo non fa ammalare e, al contrario, fa bene al nostro organismo. Questo perché le basse temperature costringono il corpo ad adattarsi alle nuove condizioni e così gli organi interni, come cuore e polmoni, lavorano di più, ricevendo più ossigeno. Maggiore lavoro comporta maggiore sforzo, è vero, ma anche maggiori benefici e risultati. Inoltre, allenarsi al freddo è utile per contrastare l’insorgere dell’influenza stagionale, visto che grazie alle attività outdoor le difese immunitarie aumentano, fa bene all’umore e fa perdere peso.
Allenarsi d’inverno
Trovare la motivazione per fare esercizi durante l’inverno può sembrare cosa assai difficile nel migliore dei casi, figuriamoci quando fuori fa freddo e fa buio presto. Quando la temperatura si abbassa, si è più portati a restare in casa e a consumare cibo più calorico e sostanzioso, un binomio che può mettere a dura prova la forma fisica. Non c’è dubbio che fare attività fisica, soprattutto outdoor, durante la stagione invernale possa essere una lotta. La tentazione, quando la sveglia suona in una fredda mattina d’inverno, è di non alzarsi dal letto. Per non correre rischi, la prima cosa da fare, dopo aver organizzato la colazione, è pensare ai benefici per la salute fisica e mentale di cui godrai mantenendoti in forma per tutto l’inverno. Due benefici evidenti: allenarsi in inverno a basse temperature fa bruciare più calorie e migliora il tuo umore.
Allenarsi d’inverno: i benefici
Le basse temperature e l’effetto “freeze” sono alleati della beauty routine. Ma non solo. Fare sport con il freddo, nonostante sia poco allettante, apporta molti benefici anche al fisico. «Si allena alla grande la termoregolazione, il meccanismo che ha lo scopo di mantenere la temperatura intorno ai 37 gradi» spiega Edoardo Gustini, specialista in patologia clinica e fisioterapista. Un meccanismo che, passando quasi il 90% delle giornate al chiuso, al caldo, tendiamo a non usare più. «Perdere questa naturale capacità significa evitare quei microstress fisici che ci rafforzano dal punto di vista psicofisico. E ci permettono di affrontare in modo efficace le difficoltà e le fatiche mentali» continua l’esperto.
Un peccato quindi non utilizzare la termoregolazione più spesso, anche perché, non dimentichiamolo, ogni volta che l’organismo ricorre a questo meccanismo, mette il turbo al metabolismo, facendolo innalzare del 13% per aumentare anche di un solo grado la temperatura corporea. Vediamo quindi i benefici per mente e corpo quando ci si allena in inverno.
Se il termometro scende tu dimagrisci
Il freddo ha questo super potere perché stimola l’irisina, l’ormone dello sport, a trasformare gli adipociti bianchi, le cellule di grasso che rimangono stoccate negli antipatici cuscinetti, in adipociti bruni. Non è una leggenda metropolitana: l’aumento di peso invernale esiste. In realtà, l’aumento di peso medio nella stagione invernale è di appena 0,48 kg. Il problema insorge quando questo peso extra non viene smaltito e continua ad accumularsi anche quando arrivano i mesi estivi, al punto che nel lungo termine può evolvere in problemi di obesità.
All’origine di questo aumento di peso invernale, la scienza ha evidenziato due fattori chiave: lo stile di vita e la variabile biologica. Non c’è da stupirsi che nei mesi invernali si tenda ad appendere le scarpe al chiodo per starcene al calduccio. In più, se ci aggiungiamo pasti calorici, caldi e i pranzi delle feste natalizie, il danno potrebbe essere consistente. Il freddo massimizza il consumo di calorie. L’esercizio fisico è senza dubbio uno dei modi più efficaci per prevenire un aumento di peso indesiderato. Tuttavia, per un calo di peso significativo bisogna superare le 4 ore di attività fisica a settimana.
Allenarsi all’aperto e fare esercizi durante l’inverno sono ottime soluzioni per bruciare un alto numero di calorie nei mesi più freddi. Gran parte del nostro grasso corporeo è immagazzinato come tessuto adiposo bianco, che assicura isolamento ma non produce calore. In caso di temperature rigide, il nostro corpo reagisce bruciando calorie in quantità cinque volte maggiore rispetto a una situazione normale.
Combatti il winter blues
Ti senti stanca, un po’ giù di tono e fuori forma? È il cosiddetto disturbo affettivo stagionale (detto anche SAD), un insieme di sensazioni emotive negative, che possono, oltretutto, essere concausa dell’aumento di peso. Il disturbo affettivo stagionale (SAD) si verifica soprattutto in inverno, una sorta di “winter blues”. È la scienza a suggerirlo: allenarsi all’aperto può alleviare i sintomi di questa malinconia dei mesi invernali, attraverso il rilascio chimico di serotonina (uno degli ormoni della felicità) e l’esposizione alla luce del sole.
Contrasti l’influenza
Allenarsi al freddo non fa ammalare e, al contrario, fa bene al nostro organismo. Questo perché le basse temperature costringono il corpo ad adattarsi alle nuove condizioni e così gli organi interni, come cuore e polmoni, lavorano di più, ricevendo più ossigeno. Maggiore lavoro comporta maggiore sforzo, è vero, ma anche maggiori benefici e risultati. Inoltre, allenarsi al freddo è utile per contrastare l’insorgere dell’influenza stagionale, visto che grazie alle attività outdoor le difese immunitarie aumentano.
Patisci meno il freddo
Fare sport ha una serie di benefici per il nostro corpo. Tra i tanti vantaggi, troviamo anche quello di soffrire meno il freddo. Lo svolgimento dell’attività fisica, infatti, produce un aumento del metabolismo base; in questo modo, chi pratica esercizio anche durante i mesi più gelidi soffrirà meno il freddo rispetto a chi non si muove.
Allenarsi d’inverno: come fare
Questi suggerimenti e trucchi ti aiuteranno a raggiungere i tuoi obiettivi e ad allenarti con soddisfazione, indipendentemente dal tempo brutto e freddo.
Pianifica l’allenamento
Una delle chiavi del successo per riuscire a fare sport con costanza anche in inverno è pianificare le uscite per corsa o camminate, insomma per le sessioni di workout. Fissare un orario, una finestra temporale dedicata all’attività fisica, ti aiuterà a mantenere una certa regolarità. Gli schemi sono alleati della mente quando si è inclini a procrastinare o, addirittura, rimandare alla bella stagione, come in questo caso.
Allenati in compagnia
Un altro valido consiglio per non perdere la motivazione, e riuscire a fare esercizi durante l’inverno, anche quando le temperature scendono, è quello di non allenarti da sola, ma di trovare un’amica o un compagno che abbia gli stessi ritmi, orari di lavoro e che sia disposto a condividere un fitness planning settimanale. In questo modo, entra in gioco anche la variabile della parola data: non deluderai l’amica ed eviterai di disertare l’allenamento. Se ti alleni dopo il lavoro, tieni la borsa e le scarpe da ginnastica in macchina o pronte alla porta se passi da casa. Così tutto sarà più fluido e non risulterà un impiccio.
Organizza i pasti
La preparazione dei pasti è un altro aspetto importante per rendere più facile l’esercizio invernale. Una variabile determinante che spesso ci impedisce di fare esercizio è sapere che non abbiamo cibo già preparato una volta tornati a casa, tardi. Se la mancanza di cibo intralcia i tuoi allenamenti invernali, prova a preparare i pasti nei fine settimana, porzionati, cercando di bilanciare carboidrati e proteine. Questo sarà una grande fonte di motivazione, che renderà molto più facile l’esercizio in inverno.
Abbigliamento adatto
Sentire freddo è un deterrente molto forte quando pensi di dover fare attività sportiva all’esterno. Indossare indumenti appropriati quando fai esercizi durante l’inverno è fondamentale per il tuo comfort. Vestirti con abiti caldi, in tessuto tecnico (non in cotone che si bagna di sudore e lascia la pelle bagnata), ti aiuterà anche a evitare infortuni. Se ti alleni all’aperto durante l’inverno, è bene che ti vesti in modo appropriato soprattutto quando inizi.
Togliti gli strati mentre ti riscaldi e, se è prevista pioggia, preparati e porta un cambio di vestiti e un asciugamano per asciugarti al termine della corsa. L’aria aperta tende a essere piuttosto umida in inverno, per questo è utile che ti assicuri che anche le scarpe siano in buone condizioni. Controlla anche che le suole abbiano una buona presa, così eviterai di cadere se il terreno è bagnato e scivoloso. Le parti da coprire meglio sono busto, capo, mani e piedi, non preoccuparti particolarmente, invece, per le gambe: difficilmente patiscono il freddo.
Riscaldamento e stretching
Gli infortuni durante l’allenamento sono più comuni in inverno poiché può essere necessario più tempo per il riscaldamento dei muscoli. Per scongiurare questo rischio, è fondamentale dare la priorità al riscaldamento pre allenamento e al riposo e recupero.
Non temere di ammalarti
La principale preoccupazione di chi vorrebbe fare sport all’aperto in inverno ma non osa è quella di ammalarsi. In realtà questo rischio è scongiurato se si seguono alcuni semplici accorgimenti; anche perché, va detto, in inverno non è il freddo a farci ammalare, ma la proliferazione di batteri e virus. Innanzitutto, bisogna scegliere l’abbigliamento adatto: mai esagerare con gli strati, piuttosto indossare abbigliamento termico e ben aderente. Coprire naso, bocca e testa è un buon metodo per combattere il freddo. Inoltre, è importante bere prima e dopo l’allenamento, in modo tale da mantenere elastiche le mucose. Infine, non appena finisce l’allenamento, è consigliabile indossare indumenti asciutti.
Fai attenzione al modo di respirare
«Se l’aria è fredda o umida ricordati che inspirare dal naso aiuta a scaldarla, a regolare l’umidità. Fallo anche se sei in affanno, con delle lunghe inspirazioni profonde» aggiunge Edoardo Gustini. In pratica, significa che devi respirare pensando di riempire bene i polmoni, di portare l’aria in profondità, attivando il diaframma. «Poggia una mano sull’addome e l’altra sul petto, inspira, portando dentro l’aria che ti serve: la mano sul diaframma rimarrà ferma, quella sulla pancia si solleverà. Espira poi dalla bocca, con un lungo soffio continuo, pensando di allungare bene la colonna vertebrale, rilassandoti» suggerisce l’esperto. In questo modo i muscoli ricevono una maggior quantità di ossigeno, reagendo meglio allo sforzo, e gli altri organi tra cui fegato, polmoni e intestino, ben ossigenati, eliminano con maggior velocità le sostanze di scarto aiutando il sistema immunitario a combattere e prevenire le malattie invernali.
Allenarsi d’inverno: camminare all’aperto
Uno dei più classici modi di allenarsi d’inverno è quello di camminare all’aria aperta. Vediamo tutti i benefici di questa importante pratica.
Attivi il metabolismo e resti in forma
Uno dei primi motivi per cui dovresti immediatamente uscire di casa e regalarti una passeggiata, è che si tratta di un modo per mantenerti in forma (o per ritrovare la linea) davvero molto efficace e, soprattutto, a costo zero. Ti bastano un abbigliamento tecnico (maglia termica, scaldacollo e leggings) e calzature adeguate per il walking. Meglio ancora se lo fai al mattino: il movimento e l’aria fredda ti tonificheranno, dando una vera e propria sferzata al metabolismo.
Dunque, alzati un po’ prima e dedicati a una camminata all’aperto di almeno 40 minuti a passo veloce. Sentirai quanto muoverti all’aria fredda ti tonifichi, ancor meglio dopo aver fatto una colazione molto leggera. Al tuo ritorno, potrai concederti una colazione più abbondante completa di proteine (per esempio, con uova e avocado). Prendi questa abitudine fitness, fallo almeno 3 volte alla settimana e non avrai bisogno di diete da fame prima della prova costume.
Fai il pieno di vitamina D
Il ruolo fondamentale della vitamina D per la salute è sempre più sotto ai riflettori di studi e ricerche. Infatti, questa vitamina non solo fissa il calcio ed è essenziale per la salute di ossa e denti (nell’infanzia è indispensabile, per esempio, per prevenire il rachitismo). La vitamina D sembra svolgere un ruolo chiave anche nel miglioramento degli stati infiammatori e, quindi, nella prevenzione dei tumori. Per questo, si consiglia di fare molta attenzione a eventuali carenze.
Come si fa il pieno di vitamina D? Principalmente stando all’aria aperta: è con l’esposizione alla luce, infatti, che il tuo organismo può produrre questa preziosissima vitamina. E poi attraverso una dieta ricca di vitamina D, assumendo alcuni cibi di origine animale come uova, pesce azzurro e carni. Però l’esposizione alla luce è la prima forma di approvvigionamento di vitamina D. Quindi, in inverno non restare chiusa in casa ma esci nelle ore con più luce: farai un enorme regalo alla tua salute. Cammina all’aperto e avrai la tua scorta quotidiana di vitamina D.
Rinforzi le tue difese immunitarie
L’attacco di virus e batteri è possibile in ogni periodo dell’anno ma è l’inverno la stagione prediletta per le epidemie influenzali. Però gli esperti sono concordi nell’affermare che i luoghi maggiormente rischiosi, sotto questo punto di vista, sono gli ambienti chiusi. In questi ambienti, infatti, proliferano virus e batteri favorendo il contagio o le sovrainfezioni batteriche possibili se sei indebolita. Stare all’aperto ogni giorno, anche col freddo, fa bene alla tua salute perché rinforza il sistema immunitario. L’organismo resistendo al freddo darà una sferzata alle tue difese. E la stessa vitamina D, sintetizzata proprio esponendosi alla luce solare, previene gli stati infiammatori e consolida la salute del tuo sistema immunitario.
Migliora il tuo umore
In inverno tendi a sentirti più malinconica e triste? Colpa delle giornate più buie e del tempo trascorso al chiuso. Un motivo in più per uscire e camminare all’aperto, soprattutto nelle ore centrali della giornata proprio perché sono le più luminose (anche se è nuvoloso). Camminare alla luce infatti aumenta il rilascio di serotonina, ormone del relax e della felicità. E riduce, contemporaneamente, i livelli di stress. Meglio ancora se cammini nel verde: basta un parchetto vicino a casa, se vivi in città.
Se hai la fortuna di vivere al mare, non esitare: goditi ogni giorno una passeggiata in riva o sul lungomare. Avrai come benefit in più, oltre all’aria pura e salina, anche una vera e propria cura di iodio (altro elemento preziosissimo, di cui in Italia si è sempre più carenti). Inoltre camminare all’aperto quando fa freddo aiuta anche a recuperare la concentrazione, migliorando la memoria. Molto utile anche per chi studia: non stare troppo tempo al chiuso, ogni tanto esci a fare una passeggiata. Vestiti adeguatamente, a strati e con tessuti tecnici anti-freddo, e muoviti all’aperto.
Superi i problemi di insonnia
L’insonnia è sempre più frequente, soprattutto tra le donne. E soprattutto nella fascia di età più attiva sia a livello professionale, sia dal lato familiare. Inoltre, l’insonnia può presentarsi a ondate a causa di preoccupazioni, stress, convalescenze o altre problematiche. Non tutti i tipi di insonnia sono uguali: alcune donne fanno fatica ad addormentarsi mentre altre crollano prestissimo e all’alba hanno gli occhi sbarrati.
O, ancora, ci si sveglia troppe volte durante la notte. Ebbene, sappi che uscire e camminare all’aperto ogni giorno (meglio se nelle ore centrali della giornata), può aiutarti a risolvere questo problema. Esporsi quotidianamente alla luce solare, infatti, aiuta a rendere più regolare il ritmo sonno-veglia. Camminando all’aperto anche in inverno riuscirai ad addormentarti più facilmente e godrai di un sonno ristoratore. L’ansia si placherà e potrai ridurre anche i livelli dell’ormone dello stress.
Dunque, cammina ogni giorno senza farti fermare da freddo e pigrizia. Possono bastare 20 minuti per la tua salute, 40 se desideri anche dare una bella sferzata al metabolismo e perdere peso in modo dolce, graduale ma efficace.
Allenarsi d’inverno: correre al freddo
I più temerari possono decidere di correre in inverno, quando le temperature esterne sono più rigide. Uscire a correre con il freddo può non essere un pensiero invitante, ma se mettiamo sul piatto della bilancia i vantaggi sia fisici sia psicologici che possono derivare da una corsa a basse temperature, lo spirito con cui affrontare questa sfida al gelo può cambiare. Anche per questa tipologia di allenamento, i vantaggi sono moltissimi, come quelli visti finora.
Perdi più peso
Al primo posto tra i “plus” della corsa in autunno e in inverno rimane sicuramente una maggiore predisposizione alla perdita di peso rispetto a quanto possa avvenire, a parità di qualità e quantità di allenamento, in primavera e in estate. Al netto dei luoghi comuni che sull’argomento si sprecano, la tesi che correre a basse temperature fa dimagrire di più e accelera il metabolismo ha delle solide basi scientifiche. Gran parte dipende dalla termogenesi da sforzo – ben documentata – cioè il processo fisiologico che, producendo calore corporeo, fa sì che il metabolismo diventi più veloce. Da qui il consumo di grasso corporeo e tessuto adiposo.
La novità è che, secondo le ultime ricerche la termogenesi aumenta del 30 per cento praticando attività sportiva in inverno perché fa crescere la quantità di “brown fat”, il “grasso bruno” che il nostro corpo produce quando si trova al freddo. Accanto all’ormai consolidato principio del potere “brucia grassi” della termogenesi, la vera novità sta nel potere di attivarla proprio grazie all’azione del grasso bruno, una cellula adiposa dal colore scuro (da cui deriva il nome) presente in grande quantità nei mammiferi che vanno in letargo, nei neonati e, in piccole porzioni, anche negli adulti. Ha la funzione di produrre calore, bruciando il grasso bianco, i lipidi (cioè il grasso “cattivo”) per proteggere l’organismo dal freddo e regolare il peso corporeo e il dispendio energetico.
In pratica con il freddo il sistema nervoso centrale indica al grasso bruno di attivare la termogenesi per mantenere costante la temperatura corporea attingendo ai lipidi presenti nel sangue. Facendo attività fisica, questo processo si amplifica. Pare proprio che l’attività fisica effettuata al freddo e la conseguente contrazione muscolare che ne deriva produca l’Irisina, un ormone scoperto di recente che, dopo essere stato prodotto dai muscoli sotto sforzo, spinge il grasso bruno ad attivarsi.
Rinforza il sistema immunitario
Ma la corsa a basse temperature ha un effetto benefico anche sul sistema immunitario e riduce il rischio di contrarre influenze e raffreddori. Secondo alcune ricerche riportate dalla Fondazione Veronesi, al freddo la sudorazione prodotta dalla corsa aiuta a combattere i primi sintomi di raffreddore perché attraverso i pori della pelle si eliminerebbero le tossine.
Bisogna però respirare nel modo corretto, cioè concentrandosi sulla respirazione diaframmatica (non polmonare) e inspirando sia dal naso sia dalla bocca, ma principalmente con la bocca. In questo modo le cellule muscolari ricevono una maggior quantità di ossigeno e questo potenzia la funzionalità dei diversi organi tra cui fegato, polmoni e intestino. Questi, ben ossigenati, eliminano con maggior velocità le sostanze di scarto mantenendo un buon livello di funzionalità dell’organismo nel suo complesso e aiutando il sistema immunitario a combattere e prevenire le malattie invernali.
Corsa e freddo sono dati come combinazione vincente anche in un articolo pubblicato dal British Journal of Sports Medicine a seguito degli studi eseguiti da alcuni ricercatori statunitensi dell’Università del North Carolina su un gruppo di 1000 adulti del Wisconsin. Da questi studi è emerso che le persone più sportive che si allenavano in inverno almeno 4 o 5 giorni alla settimana, superavano gli stadi influenzali entro 4 giorni contro una media di 5 o 6 di chi si allenava solo 2 o 3 giorni alla settimana e gli 8 giorni dei “pantofolai”. I benefici dell’attività invernale si erano registrati anche sui sintomi che, tra gli sportivi più attivi, subivano un peggioramento solo nel 31% dei casi contro il 41% dei sedentari.
Rinnova le cellule del cervello
Ma non solo fegato, intestino e polmoni si rinforzano grazie alla corsa praticata 12 mesi all’anno. Anche il cervello pare ricevere indubbi vantaggi da quest’attività. Lo conferma una ricerca pubblicata sulla rivista Stem Cells e portata avanti dagli studiosi dell’Istituto di biologia cellulare e neurobiologia del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) di Roma. Per la prima volta i ricercatori sono riusciti a dimostrare che la corsa può arrivare a bloccare l’invecchiamento del cervello e addirittura stimolare la nascita di nuove cellule che migliorano la memoria.
Gli scienziati del Cnr, nel loro studio, hanno dimostrato che le capacità di memorizzazione sono potenziate dall’esercizio fisico, come conferma il dottor Stefano Farioli Vecchioli, ricercatore che ha condotto lo studio. Lavorando su topi con deficit neuronali e comportamentali causati dalla mancanza del gene Btg1 (che frena la proliferazione delle cellule staminali) si è constatato che nel cervello adulto un esercizio fisico aerobico come la corsa blocca il processo di invecchiamento. Inoltre stimola la massiccia produzione di nuove cellule staminali nervose nell’ippocampo, aumentando le prestazioni mnemoniche.
Praticamente, la neurogenesi riparte quando, all’assenza di questo gene, si abbina l’attività fisica. Questa non solo inverte totalmente il processo di perdita di staminali, ma scatena un’iper-proliferazione cellulare con un effetto duraturo. Il raggiungimento di quest’obbiettivo però, non può prescindere dalla continuità dell’esercizio fisico e quindi, anche nella stagione fredda, la corsa deve rimanere uno dei pilastri dell’attività settimanale.
Stimola la produzione della vitamina D
Come per la camminata, un altro punto a favore della corsa a basse temperature è legato alla produzione della vitamina D, fondamentale alleata del rafforzamento del sistema immunitario e della struttura ossea, indispensabile per regolare il metabolismo del calcio e del fosforo e le funzioni intestinali. Fornita principalmente dai raggi ultravioletti del sole, la Vitamina D in inverno rischia di essere deficitaria a causa delle poche ore di luce e del poco tempo che trascorriamo all’aria aperta. Eppure, i raggi ultravioletti filtrano anche nelle giornate invernali nuvolose. Ben venga quindi una corsa anche d’inverno, magari nelle ore più calde, che normalmente coincidono con la pausa pranzo.
Combatte la depressione di stagione
La tendenza a restarsene al chiuso quando fa freddo è naturale ma non è una buona ricetta per sentirsi meglio, anche dal punto di vista dell’umore. Strettamente connessa al sole, alla luce e all’attività sportiva all’aria aperta, infatti, anche la SAD (Sindrome depressiva stagionale) ha nell’attività aerobica outdoor un fattore determinante: più ci si muove all’aperto e più resta latente.
Il dottor John Sharp è uno psichiatra e specialista del Disturbo Affettivo Stagionale’ al Beth-Israel Deaconess Center di Boston. La sindrome è al centro dei suoi studi. Tra i sintomi più diffusi si riscontrano mancanza di energia, maggiore sonnolenza e aumento del peso corporeo dovuto all’inattività e al crescere della fame, spesso di origine nervosa. Ne soffre una porzione di popolazione che oscilla tra il 2 e l’8 per cento, con picchi di concentrazione in Canada, Danimarca e Svezia dove l’assenza di luce nei mesi invernali è una costante. In Italia la situazione è meno drammatica che nei paesi nordici, ma la SAD è comunque presente anche da noi.
La corsa rappresenta un antidoto naturale a questa sindrome perché favorisce la produzione, sia durante che nel post allenamento, di alcuni speciali neurotrasmettitori cerebrali: sono la serotonina e la norepinefrina, gli ormoni del buonumore, fondamentali per alleviare i sintomi della depressione e dell’ansia. E se questo è vero 12 mesi l’anno, in inverno quando la SAD raggiunge i suoi picchi massimi, una corsa quasi giornaliera per scaricare la tensione s’impone. Oltretutto, rispetto all’allenamento estivo l’allenamento invernale sottopone il corpo a un minor carico di stress perché è molto più facile difendersi dal freddo rispetto a quanto sia possibile fare in estate, quando caldo e umidità spesso non danno tregua amplificando i loro effetti negativi.
Stimola il sistema propriocettivo
Per chi poi volesse partecipare a qualche gara di running o trail, anche non competitiva, e quindi punta a un allenamento serio e costante, è impensabile fermarsi in inverno, interrompendo così la programmazione annuale. L’allenamento all’aperto anche in questa stagione è irrinunciabile perché la corsa sul tapis roulant, pur essendo un ottimo simulatore del gesto atletico della corsa, non lo riproduce perfettamente. Dislivello, attrito dell’aria, postura del corpo, appoggio del piede su sentieri con diversi tipi di terra e sassi, rappresentano situazioni difficilmente riproducibili in palestra.
Infatti, correre all’esterno lungo un sentiero, che sia di campagna o in un parco cittadino, stimola il sistema propriocettivo: è una complessa struttura anatomica che si compone di centri e vie nervose e di strutture, come i muscoli, che rispondono ai comandi provenienti dal sistema nervoso. C’è un continuo scambio di messaggi tra l’ambiente esterno e quello interno, quasi una centrale telefonica che smista le informazioni tra muscoli, tendini e sistema nervoso centrale.
Questo particolare sistema dà vita a una sensibilità che si chiama propriocettività. In pratica, correndo all’aperto si stimolano le reazioni di “aggiustamento” di tutto il corpo (muscoli, articolazioni, strutture nervose) alle variazioni percepite dal piede di fronte a un appoggio che non sia costante e uniforme come è invece il tapis roulant. Di fronte a un terreno sconnesso, tutto il corpo si attiva per stimolare la muscolatura profonda e innescare una reazione a catena che coinvolge il senso dell’equilibrio, la prontezza di riflessi e la capacità di adattamento. In poche parole, camminando o correndo sullo sterrato alleniamo tutto il corpo a fronteggiare imprevisti e cadute, rinforziamo le strutture nervose e i riflessi, la nostra capacità di reazione e la muscolatura più profonda.