Eurispes: una donna su cinque vittima di molestie

Il rapporto Eurispes indica molestie sessuali in crescita. Nel 2022 ben 102 donne uccise in ambito familiare

Una ricerca condotta da Eurispes in collaborazione con il dipartimento della pubblica sicurezza e la direzione centrale della polizia criminale ha evidenziato un aumento del 10,9% delle violenze sessuali nel 2022. L’indagine “La criminalità: tra realtà e percezione” mette in luce altri dati preoccupanti sulle molestie subite dalle donne nel nostro Paese.

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Molestie sessuali: dove avvengono

Quasi una donna su cinque, in particolare il 18,9%, ha dichiarato di essere stata vittima di molestie di natura sessuale. La percentiuale è decisamente più bassa, il 3,4%, per gli uomini. Seconda l’indagine condotta da Eurispes le molestie avvengono in contesti eterogenei, da parte di figure diverse. In oltre un quarto dei casi il responsabile è un conoscente (21,4%), in un altro quarto uno sconosciuto (20,5%), ma sono numerosi anche i casi in cui si tratta di un parente (18,8%) o di un collega (17,9%). Seguono il datore di lavoro (7,7%), un vicino di casa (6,8%), un superiore (6%). L’ambiente di lavoro fa da scenario alle molestie sessuali, complessivamente, in almeno il 31,6% dei casi, quasi un terzo.

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Che tipo di molestie sessuali

Tra coloro che hanno subìto molestie, la larga maggioranza ha ricevuto battute, allusioni insistenti (75,2%). La maggioranza riferisce anche proposte sessuali esplicite (51,3%) e un po’ meno della metà molestie fisiche (43,6%). Meno frequenti, ma estremamente gravi, i casi di aggressione fisica (16,2%) e di ricatto sessuale (15,4%), mentre il 13,7% ha ricevuto foto/video a sfondo sessuale.

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+10,9% violenze sessuali nel 2022

Rispetto al 2021 l’aumento dei reati nel 2022 ha riguardato, i furti (+17,3%), le estorsioni (+14,4%), le rapine (+14,2%), le violenze sessuali (+10,9%), la ricettazione (+7,4%), i danneggiamenti (+2,9%) e le lesioni dolose (+1,4%); in diminuzione invece lo sfruttamento della prostituzione e della pornografia minorile (-24,7%), l’usura (-15,8%), il contrabbando (-10,4%), gli incendi (-3%) e i danneggiamenti seguiti da incendio (-2,3%). Prendendo in considerazione il quadriennio 2019-2022, si evidenzia che gli atti persecutori e i maltrattamenti contro familiari e conviventi mostrano un significativo decremento nel 2022. Le violenze sessuali, invece, a fronte di un decremento nel 2020 rispetto all’anno precedente, mostrano un andamento in costante incremento nel biennio successivo.

Violenze domestiche, il 24% delle vittime denuncia

Riguardo alle violenze domestiche, in più di un caso su dieci (11,6%) si registrano umiliazioni e insulti in ambito familiare; il 5,6% ha subìto minacce, il 4,5% è stato vittima di atti persecutori, il 3,8% di maltrattamenti in famiglia. Più del 3% ha subìto lesioni e percosse, l’1,8% segregazioni in casa, l’1,3% violenze sessuali. Rispetto alla violenza subìta, il 31,6% delle vittime si è difesa da sola; il 24,2% delle vittime non ha fatto nulla; il 19,5% ha chiesto aiuto a parenti, amici o colleghi. L’8,2% ha sporto denuncia presso un ufficio di polizia o carabinieri, il 6,1% ha contattato il numero di pubblica utilità 1522, il 5,6% si è rivolto invece a un centro antiviolenza, mentre il 4,8% delle vittime ha richiesto un intervento tramite il 112. Dunque solo il 24,7% si è rivolto alle autorità o specifici centri di aiuto.
Le vittime hanno dichiarato di aver subìto la violenza da parte del partner nel 20,6% dei casi, di un ex partner nel 30,3% dei casi, mostrando come più della metà degli abusi in ambito familiare sia strettamente legato al rapporto di coppia. Nel 49,1% dei casi, invece, la vittima ha subi’to violenza da parte di altro familiare. Al momento della violenza, 6 vittime su 10 si trovavano tra le mura domestiche, il 13,7% era per strada o comunque in altro luogo pubblico (12%). L’8% delle vittime ha subìto violenze mentre era sul posto di lavoro, il 5,7% sui mezzi pubblici. La violenza subita nella maggioranza dei casi non si è ripetuta (52,6%), mentre per il 47,4% delle vittime non si è trattato di un caso isolato. Una violenza su tre è avvenuta alla presenza di un minore (33,7%), ma nella maggioranza dei casi (66,3%) non erano presenti minori al momento dei fatti.

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102 donne uccise nel 2022 in ambito familiare

Nell’ultimo anno sono stati registrati 314 omicidi, con 124 vittime donne (+4% rispetto al 2021), di cui 102 uccise in ambito familiare/affettivo; di queste, 60 hanno trovato la morte per mano del partner/ex partner. Una diminuzione, invece, si rileva per i delitti commessi in ambito familiare/affettivo, che da 148 scendono a 139 (-6%). Rispetto all’anno precedente, nel 2022 risultano in flessione (-15%) sia il numero di omicidi commessi dal partner o ex partner, che da 78 scendono a 66, sia le relative vittime donne che da 69 diventano 60 (-12%). Operando il confronto tra i due estremi del quadriennio, cioè tra il 2019 e il 2022, si osserva un decremento degli eventi complessivi (-2%). Tale decremento è riconducibile alla riduzione delle vittime di sesso maschile (-5%), mentre per le vittime di genere femminile si registra un incremento del 4%.

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