Buon compleanno, RisiKo!

Compie 40 anni il gioco di strategia cult. Dopo essere entrato nelle case di 10 milioni di italiani, adesso propone sfide su Internet, gare in piazza. E una nuova edizione “veloce” su misura per i millennials

Quarant’anni e non sentirli. RisiKo!, il gioco di strategia cult arrivato nel nostro Paese nel 1977, entra negli “anta”. Ma il suo successo non invecchia: presente nelle case di oltre 10 milioni di italiani, con 100.000 pezzi venduti ogni anno, festeggia il compleanno con un’edizione nuova di zecca su misura per i millennials (in uscita a settembre). «Oltre al restyling grafico, abbiamo introdotto una nuova regola, quella del “Time Attack”, che permette di stabilire in anticipo la durata di una partita» spiega Edgardo Di Meo, marketing manager della casa produttrice Spin Master/Editrice Giochi: «Una modalità di gioco veloce che consente di conciliare i tempi rapidi dello stile di vita di oggi con la passione per un gioco senza età». 

La partita più grande del mondo

Non c’è da stupirsi di tanta longevità: in questi anni RisiKo! ha superato i confini del tavolo per conquistare lo status di vero e proprio fenomeno. «Si va dalla versione online RisiKo! Digital, che conta oltre 500.000 utenti registrati, ai 30 RisiKo! Club ufficiali in Italia, dove si organizzano eventi e tornei, passando per le centinaia di giocatori si sfidano tutto l’anno per qualificarsi al Campionato nazionale» racconta Di Meo. L’ultima novità? Il “RisiKo! più grande del mondo”, in Abruzzo, sulle montagne di Sant’Eufemia a Maiella, dove in estate la piazza del borgo viene trasformata in una gigantesca plancia da gioco per una partita “live” con 100 partecipanti da tutto lo Stivale.

Il segreto dei carri armati colorati

Del gioco esistono anche versioni internazionali: all’estero si chiama Risk ed è distribuito in 32 Paesi. Il RisiKo! italiano, però, ha caratteristiche uniche. Un esempio? I mitici carri armati colorati: «Nelle edizioni in giro per il mondo non esistono e al loro posto ci sono semplici pedine» racconta Spartaco Albertarelli, responsabile dello sviluppo della linea RisiKo! dagli anni ’80. «Anche se i piccoli panzer hanno una funzione puramente estetica, rappresentano un elemento ludico fondamentale: ci sono persone che se non possono usare il loro colore preferito si disperano». Rientra tra le esclusive italiane anche la regola della “difesa a 3 dadi” per cui il difensore può mettere in campo 3 dadi, anziché i 2 delle versioni tradizionali, il che aumenta notevolmente il livello tattico del gioco.

«Proprio qui sta la forza di RisiKo!: è un gioco in perfetto equilibrio tra fortuna, che lo rende appetibile anche ai più inesperti, e intelligenza, che conquista gli appassionati» sostiene Andrea Ligabue, ludologo e direttore creativo di Play, la più importante fiera ludica in Italia: «Ti fa fare previsioni, ipotesi, ragionamenti. Non è un gioco di guerra: è un gioco che affratella, dove è necessario uno sguardo di insieme ma anche lo stare insieme, tra le battaglie combattute su territori di cartone. Questo, in fondo, è il cuore dei piccoli carri armati colorati».

I numeri

4: sono le varianti del gioco presenti sul mercato italiano. Le più originali? FutuRisiKo!, con tanto di sottomarini e aeroplani, e SPQRisiKo!, ambientata nell’antica Roma. 20 giorni, 3 ore e 28 minuti: è la durata della partita di RisiKo! più lunga della storia. L’hanno giocata 4 internauti (2 americani, un giapponese e un australiano) sul sito pogo.com. 1957: l’anno di nascita di La conquête du monde, il gioco a cui si ispira RisiKo! In origine, l’obiettivo era uno solo e uguale per tutti: l’occupazione totale dei territori sulla plancia. Un modo per aiutare i ragazzi a memorizzare i nomi degli Stati del mondo.

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