La bellissima Scala dei Turchi in Sicilia (Agrigento)
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Bonus vacanze: arriva la app per richiederlo

Si chiama IO e permette di usufruire di un voucher fino a 500 euro : come funziona, chi può scaricarla

Era stato annunciato e poi previsto con il Decreto Rilancio: dal 1° luglio sarà possibile usufruire del Bonus Vacanze, secondo le modalità appena rese note dall’Agenzia delle Entrate. Pensato per aiutare con un contributo economico le famiglie che vogliano godersi qualche giorno di vacanza, ma anche per sostenere gli operatori del settore turistico, prevede un rimborso spese per prenotazioni presso strutture alberghiere e agrituristiche, B&B, campeggi o villaggi turistici, in Italia. Gli importi arrivano fino a 500 euro, a seconda del numero di componenti del nucleo familiare e non oltre i 40mila euro di Isee. Non è valido, però, tramite prenotazioni tramite piattaforme come Booking e Airbnb. Per attivarlo occorre poi scaricare la app IO.

Come funziona

Il voucher prevede uno “sconto” dell’80%, d’intesa con il fornitore (quindi con il gestore dell’hotel o della struttura turistica), mentre il restante 20% sarà sotto forma di detrazione d’imposta al momento della dichiarazione dei redditi. La domanda potrà essere presentata solo in forma digitale e per poterne usufruire occorre scaricare una app, di cui l’Agenzia delle Entrate ha appena comunicato nome e funzionamento. Si chiama IO e il download è disponibile gratuitamente per tutti gli smartphone.

Cos’è la app IO

L’applicazione, definita come la app dei servizi pubblici, è già stata resa disponibile da PagoPA sugli store di Google e Apple. È uno strumento che «permette di ricevere tutte le comunicazioni in arrivo dalle Amministrazioni Pubbliche». Consente di pagare tributi o multe tramite conto corrente o carte, ma anche (in modo più rapido) tramite QR code. Per poterla utilizzare, però, occorre avere un’identità digitale (SPID) o CIE (Carta d’Identità elettronica). Sulla app sono spiegate le finalità per ottenerla, con un’operazione che si può effettuare dal sito dell’Agenzia delle Entrate (clicca qui).

Una volta entrati nella app con la propria identità digitale, si potrà accedere alla domanda di bonus nella sezione Pagamenti. L’applicazione genererà un codice QR che indicherà il voucher assegnato a quel nucleo familiare e che si dovrà mostrare all’albergatore o titolare della struttura al momento del pagamento e della richiesta di sconto.

Quanto e quando vale

Gli importi del bonus dipendono dalla composizione del nucleo familiare: si va un minimo di 150 euro in caso di single a 300 euro per la famiglia di due componenti, fino a 500 euro per più di due persone. Si può fruire del contributo dal 1° luglio e fino al 31 dicembre 2020, quindi non necessariamente nel periodo estivo. Non è previsto uno stop in caso di esaurimento dei fondi, quindi se ne potrà godere anche se le ferie fossero programmate in autunno o persino a Natale.

I requisiti del voucher: fattura e Isee

È importante che l’importo del voucher sia esaurito in un’unica soluzione, quindi in occasione di una sola vacanza. Non sarà necessario stampare alcuna ricevuta di domanda, ma sarà sufficiente mostrare al gestore della struttura turistica il codice QR ottenuto dalla app IO sul proprio cellulare. Il codice servirà a effettuare una verifica digitale dei requisiti di chi fa domanda.È possibile anche utilizzare la funzione Condividi che permette di inoltrare una copia del QR code (sotto forma di immagine) ai componenti della famiglia che non hanno accesso alla app in quanto non titolari della domanda di voucher, che può essere chiesto solo da un membro della famiglia. È il caso, ad esempio, di una vacanza goduta solo dai figli o da uno dei componenti che non sia il richiedente.

Infine, un requisito indispensabile per ottenere il “rimborso” è il rilascio di un documento che comprovi la spesa (fattura, documento commerciale o scontrino/ricevuta fiscale) che riporti il codice fiscale di chi presenta la domanda di voucher. Ha diritto al bonus solo chi ha un ISEE al di sotto dei 40mila euro. Per il calcolo di quest’ultima è necessaria la dichiarazione sostitutiva unica (DSU), che contiene i dati anagrafici, reddituali e patrimoniali del nucleo familiare.

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