L’infarto nella donna: i sintomi

L'infarto nelle donne spesso ha conseguenze peggiori perché passa inosservato e non viene curato tempestivamente. La ragione principale? I sintomi vengono sottovalutati perché sono diversi e più sfumati 

Lo dicono gli ultimi studi: l'infarto nelle donne spesso ha conseguenze peggiori perché passa inosservato e non viene curato tempestivamente. La ragione principale? I sintomi vengono sottovalutati perché sono diversi e più sfumati rispetto all'uomo. Vediamo allora come riconoscere un infarto nelle donne con l'aiuto della dottoressa Serenella Castelvecchio, specialista in cardiologia e ricercatrice dell'Area cardiochirurgia del Policlinico San Donato di Milano.

Attenzione a questi 6 sintomi

Nelle donne in età fertile l'infarto è un evento raro perché c'è ancora la protezione degli estrogeni. Mentre dopo la menopausa, con il calo della produzione degli ormoni femminili, il rischio di avere un attacco di cuore è uguale a quello degli uomini. Con l'aggravante che è più difficile riconoscerlo per tempo, perché nella donna i disturbi sono lievi e diversi da quelli classici. Di solito, infatti, mancano il senso di oppressione e il dolore al torace che si estende al braccio.

Ecco quali sono i sintomi più frequenti nelle donne:

1) una stanchezza improvvisa e ingiustificata che non compare dopo una giornata faticosa o una malattia come un'influenza.

2) Mancanza di respiro e affanno senza aver fatto sforzi, come una corsa, aver salito le scale o portato dei pesi.

3) Un leggero dolore nella parte centrale della schiena che può irradiarsi verso il collo e le spalle. Non si tratta di fitte o contratture ma di un senso di indolenzimento.

4) Un dolore sordo alla mandibola.

5) Un senso di malessere allo stomaco accompagnato da nausea e a volte da vomito.

6) Capogiri, vertigini e sudori freddi.

Se uno o più di questi disturbi si manifestano all'improvviso e nel giro di 4, 5 ore non passano o, addirittura, si intensificano bisogna chiamare il 112 o andare al pronto soccorso. Prima si interviene e più alte sono le probabilità di limitare i danni al cuore.

Quando il rischio è più alto

La probabilità che, in presenza di uno o tutti e 6 i sintomi sopracitati, si tratti di un infarto aumenta dopo i 40-45 anni e se ci sono altri fattori di rischio per il cuore come:

- il sovrappeso

- il vizio del fumo

- l'ipertensione

- la familiarità, cioè se qualcuno in famiglia ha avuto problemi di cuore.

Il pericolo che si tratti di un infarto è più alto anche in questi casi:

- se i sintomi si manifestano al mattino presto: si è visto, infatti, che in molti casi l'infarto colpisce al risveglio.

- Se i malesseri compaiono dopo un forte emozione, un'arrabbiatura o un dispiacere. Nelle persone predisposte, lo stress può essere un fattore scatenante.

Riproduzione riservata