Innamorarsi a 60 anni su Tinder

Sanno usare il digitale quanto basta e non vogliono passare il resto della vita davanti alla tv. I senior sono i nuovi protagonisti del dating online. E di 200.000 relazioni già nate sul web

«Ci siamo conosciuti su un sito di incontri per over 50. Mi ero iscritta soltanto per uscire qualche sabato sera e non stordirmi davanti alla televisione». Elena, due figli grandi che vivono all’estero e un ex marito, si è innamorata a 63 anni ed è (si sente un po’ buffa nel dirlo) “fidanzata”. Porta l’anello con un piccolo zaffiro blu che le ha regalato lui, ingegnere, vedovo, appena andato in pensione. Quando ha compilato il profilo online non ha usato nessuna malizia. «Ho messo una foto recente, è stato meno difficile di quanto pensassi. E in sei mesi ho totalizzato tre appuntamenti. Niente di che. Una cena, un aperitivo, un caffè e la promessa, non sincera, che ci saremmo rivisti. Poi è arrivato Mario. Ha quattro anni più di me, abbiamo frequentato lo stesso liceo a Milano e ci siamo ritrovati a ricordare il mitico professore di greco che faceva studiare a tutti i trimetri giambici. Abbiamo riso molto, prima in chat, poi in una chiamata Facetime, alla fine di persona. Forse ci siamo innamorati proprio perché non ci aspettavamo di trovare on line qualcuno con cui scambiare opinioni, passare un weekend, insomma andar ben oltre il sesso. Eppure è capitato. Se non avessi superato la diffidenza iniziale saremmo rimasti chiusi nelle nostre solitudini».

Nel 2018 un milione e mezzo di italiani over 50 è entrato almeno una volta in un sito di incontri

Oltre 200.000 relazioni tra senior sono nate sul web, 50.000 solo nell’ultimo anno. E in un caso su sette, come nella storia di Elena, la scintilla digitale si è trasformata in una fiamma stabile. Lo garantisce la ricerca di Singles50, una delle ultime piattaforme aperte in Italia. Ma ormai sono tante. Senior People Meet, OurTime, DatingSenior.Net, ContactSenior, DatingforSeniors, IncontriOver60.it promettono amicizie ma anche storie d’amore. Adesso ci si è messo anche Tinder, colosso del dating, con Lumen, app varata da poco e dedicata al pubblico senior. Perché molti sessantenni di oggi non saranno degli smanettoni ma sicuramente sono capaci di postare un selfie e per loro gli esperti hanno già coniato la nuova definizione di “adulti digitali”. «Il mercato del dating on line offre un prodotto perché si è reso conto che esiste una domanda» spiega Roberta Cacioppo, psicologa, psicoterapeuta e sessuologa clinica. «Dopo i 50-60 chi è single esce da storie lunghe, il che rende tutto più dif- ficile. Accostarsi a qualcuno attraverso un sito di incontri può rendere meno spaventosa l’idea di rimettersi in gioco, perché si possono gestire meglio i modi e i tempi di una nuova relazione».

«Inizialmente il nostro sito era aperto a tutte le età»

Interviene Paola Gambaro, country & marketing manager Italia di Club-50plus, piattaforma nata nel 2005 in Germania. «Con il tempo ci siamo resi conto di quanto fossero diversi gli interessi e i comportamenti. Ci siamo concentrati sugli over 50, ma abbiamo iscritti che superano i 70 e gli 80 anni e che cercano amici con cui condividere esperienze o passioni, per questo motivo abbiamo creato gruppi regionali. Se poi dalla frequentazione, e accade spesso, scaturisce qualcosa in più, è ben accetto». Un ambiente in cui ci si confronta con coetanei che parlano lo stesso linguaggio, non lo slang dei telefonini o delle chat, fa sentire le persone più sicure e a loro agio. «Le resistenze e le paure ci sono, e in un certo senso è bene. La prudenza aiuta a difendersi dai romantic scammer, i truffatori che frequentano i siti di incontri» continua Paola Gambaro. «Le donne rappresentano un buon 38% degli iscritti a questa piattaforma e sono 45.000 solo in Italia. Loro sono le più diffidenti e ci segnalano i profili sospetti che verifichiamo ed eventualmente blocchiamo».

Ma sono così a loro agio nel corteggiamento online?

«All’inizio è faticoso» ammette Elena «Internet non è il bar dove vai con le amiche. Hai davanti un tablet, il telefono o un computer, guardi la foto di uno sconosciuto e pensi: mi renderò ridicola? Quando ho compilato il profilo, non immaginavo che avrei avuto appuntamenti. Tutti cercano ragazze giovani e ce ne sono disponibili… Però quando ho visto Mario per la prima volta ho capito che gli interessavo. Era ancora un bell’uomo. Aveva una saggezza dolce, un disincanto così pieno di grazia, che avremmo anche potuto essere soltanto amici, darci un po’ di conforto. Mi ha raccontato il vuoto del tempo libero, la noia, la solitudine, il dispiacere di non aver avuto figli. Era reduce da un certo numero di incontri, tutti deludenti. È stato sincero: il problema non era fare sesso ma che cosa fare dopo il sesso, eventualmente. Ci siamo accordati per un altro appuntamento. Ed è stato come ricominciare a ballare: non dimentichi i passi (questa è una frase sua). Mi sono buttata».

«Chi riesce a mettersi in discussione ha di solito maggiore autostima e consapevolezza»

commenta la psicologa Roberta Cacioppo. «Oggi a sessant’anni si ha una prospettiva di vita buona, un futuro ancora possibile. Non sei solo una nonna. Da me in studio vengono tanti senior che si sentono disorientati, senza scopo e molti single cercano relazioni stabili e incontri romantici». Identikit delle over 60 che si tuffano nella rete? «Coraggiose, vivaci, anche se guardinghe all’inizio. Sono donne che hanno un rapporto consolidato con il proprio corpo e sono disposte a sperimentare. Alcune confessano di aver avuto un matrimonio noioso dal punto di vista sessuale e sono incuriosite dall’idea di scoprire qualcosa di eccitante. Le nuove coppie che nascono così spesso non convivono, passano insieme il weekend, mantengono spazi personali: è un mondo al quale guardare per capire come stiamo cambiando».

Per Elena è strano considerarsi un numero in una statistica, un puntino tra milioni di clic, di cuori, di ok

Semplicemente, si sente fortunata. «Io e Mario siamo usciti ogni sabato per un mese: cinema, un concerto, una cena. Con lui sono tornata a teatro, non ci andavo da cinque anni. Poi, una volta alla settimana non ci è bastata più: sono diventate due. Ho riscoperto il piacere di truccarmi e vestirmi. Ho avuto un lungo matrimonio, il divorzio è stato doloroso, non volevo nessuno, o almeno così credevo. Una sera, mentre mi riaccompagnava, si è fermato a un distributore di benzina e ci siamo baciati come due ragazzini. Allora l’ho invitato a salire nel mio appartamento dove non aspetto nessuno e nessuno mi aspetta. Abbiamo parlato tantissimo. Ci siamo abbracciati. Abbiamo dormito insieme, non ci siamo vergognati dei nostri corpi. Quasi non ricordavo la sensazione di svegliarmi accanto a qualcun altro, di non sentirmi “troppo vecchia per queste cose”. Ho cancellato il mio profilo sul sito di dating dopo aver postato un “grazie” che si sarà perso nell’immensità della Rete».

Divorziare dopo i sessant’anni

VEDI ANCHE

Divorziare dopo i sessant’anni

Riproduzione riservata