Illstrazione di Elisa Macellari

Illstrazione di Elisa Macellari

Non amo più mio marito. Ma non lo lascio per i nostri figli

  • 19 06 2019

Dal 2015 la scrittrice ha una rubrica su Donna Moderna dove si confronta con le lettrici sui problemi di coppia, sesso e relazioni affettive

Ogni settimana pubblichiamo le risposte di Chiara alle domande delle lettrici, sia online che sulla carta. Per scriverle, manda una mail a lapostadelcuore@mondadori.it

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Cara Chiara, ormai mi è chiaro da tempo di non essere più felice con mio marito. Negli ultimi anni ho ingoiato una serie continua di umiliazioni, cattiverie, manifestazioni di disprezzo da parte sua. Mi sento affogare e, per colpa sua, la vita non mi sorride più. Ma insieme abbiamo 2 figli ancora piccoli, di 5 e 6 anni. E soprattutto, benché mi ripeta che tutto andrà bene, non riesco a togliermi dalla testa che, se mi decidessi a lasciarlo, provocherei in loro un dolore enorme. Non mi rispondere, ti prego, che ai bambini non fa bene crescere in un clima di tensione e via dicendo, perché ti posso assicurare che sono brava a non far trasparire nulla e che i bambini sono allegri e sereni. Ecco perché mi domando: che madre sarei? Si dice che una mamma è pronta a gettarsi nel fuoco per i figli. E io non sono pronta a rinunciare alla mia felicità per la loro? Tra loro e me stessa, posso o potrò mai scegliere me?

Ivana

Cara Ivana, abbiamo ottenuto dei diritti, ma tu sei la prova di quanto la nostra società tenda a negarceli usando un’arma più sottile: il senso di colpa. E allora no, non ti parlerò di tensioni. Ti parlerò di doveri. Il tuo primo dovere, di donna e di madre, è la stabilità psicologica, se vuoi rendere stabili i tuoi figli. Il tuo primo dovere è dare un esempio di dignità, se vuoi che un domani rispettino e si facciano rispettare. È quello di essere felice, quello di amare ed essere amata, di essere libera, di essere viva. Compiere questo passaggio doloroso non è un sacrificio meno duro di quello della sopportazione muta, lo so, credimi. Ma è un sacrificio che può fare davvero il loro bene. Insegnerà loro a essere persone, e mostrerà loro una madre, non una vittima. È quello di cui hanno bisogno.

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