Smartphone e inquinamento

Anche il tuo cellulare inquina: come risparmiare

In occasione della Giornata del Risparmio energetico, ecco il decalogo con i consigli per ridurre l’inquinamento ambientale del digitale (smartphone, device, cloud, wi-fi) con semplici accorgimenti

Guardare una serie tv, scattare foto col proprio cellulare, scaricare una canzone: sono tutti gesti quotidiani ai quali non diamo importanza, almeno in termini di “inquinamento”, eppure anche queste azioni hanno un loro impatto ambientale.

La Giornata Internazionale del Risparmio energetico

A ricordarlo sono gli esperti, in occasione della Giornata del Risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili del 16 febbraio, promossa da Rai Radio2 e Rai per il Sociale, che precede la Giornata internazionale del Risparmio energetico, organizzata per il 18 febbraio.

Anche il cloud inquina

Due appuntamenti ai quali ha aderito anche la Fondazione per la Sostenibilità Digitale, che ha stilato un vero e proprio decalogo per un galateo energetico-digitale nel quale indica 5 cose da fare per inquinare meno con il digitale e altrettante che permettono invece di risparmiare, proprio grazie all’uso della tecnologia. «Ormai la tecnologia e il digitale in particolare sono parte integrante della nostra vita: li usiamo quotidianamente, ma non ci rendiamo conto che anche questi “inquinano”. Per esempio, se pensiamo al cloud, alla nuvola in cui archiviare foto e dati, la immaginiamo impalpabile e senza peso, ma qualsiasi azione noi compiamo con i nostri devices – che siano lo smartphone, il tablet o la tv digitale – ha un’impronta carbonica. Qualsiasi strumento digitale ha un peso, che è molto più alto di quanto si pensi», premette Stefano Epifani, presidente della Fondazione per la Sostenibilità Digitale.

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Quanto inquina guardare una serie tv in streaming

Per capire l’impatto del digitale in termini di inquinamento bastano un paio di esempi: «Ogni volta che guardiamo un’ora di una serie tv in streaming su una qualsiasi piattaforma, se sommiamo l’uso di tv, router, server e reti che si attivano, il consumo energetico è pari a quello di due frigoriferi accessi tutto il giorno e tutto l’anno», spiega Epifani, che aggiunge: «Un altro esempio, in termini di vita vissuta, è quello dell’uso del condizionatore. Supponiamo che decidiamo di spegnerlo per consumare meno di notte. Se non dormiamo per il caldo e decidiamo di guardare una puntata di una serie tv, ecco che consumiamo di più che se avessimo tenuto acceso il condizionatore». Questo fa capire quale sia l’impatto in termini di consumi e impronta ambientale che anche i device hanno e che spesso sottovalutiamo.

Perché anche il cellulare e le serie tv inquinano

Ma perché anche il digitale inquina? «Perché anche i device consumano energia e ne usiamo tanti. Ad esempio, se facciamo una chiamata WhatsApp di 10 minuti, abbiamo due smartphone che consumano batteria, collegati a un router e presumibilmente a un wi-fi, che a sua volta necessita di un trasformatore: basta toccarlo per sentirne il calore, indice di un’attività energetica – prosegue Epifani – Ma non basta: a livello più ampio, ricordiamo che la telefonata ha bisogno di connessioni in fibra ottica,  che vanno alimentate, e server che inviano informazioni anche a livello internazionale o intercontinentale, che a loro volta portano a computer e grandi server. Questi non solo consumano energia per funzionare, ma anche per essere raffreddati. Insomma, possono essere coinvolti da 5 a 10 o 15 o 20 dispositivi, tutti energivori».

Da qui l’appello a una maggiore consapevolezza nell’uso della tecnologia: «Di per sé non è negativa, anzi. Per tornare all’esempio della telefonata, ecco che può risparmiare un viaggio aereo in treno, come invece accadeva nel passato, quindi riducendo l’inquinamento da mezzi di trasporto. Ma occorre essere consapevoli per adottare comportamenti virtuosi: sono sufficienti piccoli accorgimenti», sottolinea il presidente della Fondazione per la Sostenibilità Digitale.

Attenzione a come usi i device: le 5 cose da non fare

Ecco le 5 azioni da fare per ridurre l’inquinamento da device:

Usa con parsimonia la banda internet. Evita allegati grandi o inutili, non lasciare video in streaming se non li stai guardando e spegni il video in una videoconferenza (se non serve): consente di ridurre le emissioni di CO2 dei server che fanno funzionare la rete.

Spegni i tuoi dispositivi quando non li servono. Computer, tablet e smartphone consumano energia anche quando sono in stand by. Tenerli spenti ne allunga la vita e fa bene all’ambiente.

Non sostituire i tuoi dispositivi ogni anno. Allungare la loro vita abbatte l’impatto ambientale! L’obsolescenza programmata è una pessima strategia commerciale che dobbiamo combattere.

Quando cambi un dispositivo ricordati di smaltirlo come RAEE. Gli oggetti “smart” sono pieni di materiali inquinanti che vanno trattati con grande attenzione. E molti sono anche preziosi e possono essere riciclati

Elimina i file ormai inutili dai tuoi account cloud. La spazzatura digitale, con il suo consumo energetico, inquina quanto quella materiale!

I consigli per risparmiare: le 5 cose da fare

Le tecnologia, però, non è sempre “negativa”, anzi: permette anche di risparmiare a livello energetico, per esempio nella gestione degli elettrodomestici. Ecco qui altri 5 consigli preziosi:

Installa uno smart meter per tenere sotto controllo i consumi elettrici. Consumare meno energia elettrica vuol dire risparmiare, ma anche avere un minor impatto ambientale!

Controlla il riscaldamento con una app. Le app per la programmazione intelligente del riscaldamento domestico fanno risparmiare e inquinare meno.

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Riduci gli spostamenti grazie alle app. Usa le app per fare pagamenti verso PA ed aziende senza recarti allo sportello, risparmierai tempo e ridurrai l’impatto ambientale.

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Usa le app per l’economia circolare. Che si tratti di cibo, moda o altri oggetti, scegli le app che permettono di dare una seconda vita ai prodotti.

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